Non può che essere triste alla fine della partita Milan Benevento il dirigiente rossonero Massimiliano Mirabelli. I meneghini sono usciti clamorosamente sconfitti dalla gara contro il fanalinl di coda che tra l’altro non aveva ancora mai vinto in trasferta nella massima categoria. Mirabelli sottolinea in merito al percorso di 4 punti nelle ultime 5 partite: “Questa sconfitta non è come i quattro punti presi nelle ultime partite, qui c’è da chiedere scusa. Con tutto rispetto per il Benevento che aveva fatto il primo punto con noi all’andata e che ora vince per la prima volta in trasferta. Il Milan doveva fare qualcosa di diverso e ci assumiamo le nostre responsabilità. Paghiamo un po’ di stanchezza più del dovuto e un calo di concentrazione visto che la corsa ci vedeva per l’obiettivo più importante, quindi ci può sfuggire quello che dobbiamo difendere. Non va bene così. Non è una questione di moduo, ma è mancata l’anima a questa squadra”. Clicca qui per l’intervista a Masssimiliano Mirabelli a Premium Sport. (agg. di Matteo Fantozzi)
GATTUSO: “CI METTO LA FACCIA”
Grande amarezza nella parole di Gattuso al triplice fischio finale di Milan-Benevento. La squadra rossonera ha perso in casa contro lultima classifica con il risultato di una rete a zero, e a Ringhio non è affatto piaciuto latteggiamento dei suoi: «Una prestazione senza anima, ci hanno messo in grandissima difficoltà, cè uninvoluzione che si tocca con mano, non possiamo pensare di finire la stagione in questo modo, dobbiamo trovare la cattiveria agonistica e la voglia di poco fa, oggi non mi è piaciuta per nulla linterpretazione. Sono preoccupato per il sesto posto e il responsabile più grande di questa situazione sono io, ed è per questo che sono molto deluso e arrabbiato, abbiamo fatto cose senza senso, e queste cose le paghi: ci mettiamo il faccione e ci assumiamo la responsabilità. Cè sicuramente un po di stanchezza, ma ci vuole voglia, passione e unanima, e noi spesso diamo la sensazione di fare le cose tanto per farle. Clicca qui per il video con le parole di Gattuso alla Rai (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VIDEO MILAN-BENEVENTO, GOL E HIGHLIGHTS
un vero peccato che i frutti del lavoro di Roberto De Zerbi siano arrivati solamente a poche giornate dalla fine del campionato: la retrocessione è ormai inevitabile ma il sistema di gioco del Benevento non ha molto da invidiare a quello delle medio-grandi della Serie A. Di sicuro tra le squadre che occupano la parte destra della classifica quella sannita gioca il miglior calcio, più propositivo e votato all’attacco, un atteggiamento che comunque non ha pagato sul piano dei risultati. Le troppe sconfitte, ben 27, hanno condannato gli stregoni al ritorno immediato in Serie B (basta che il Crotone faccia risultato contro l’Udinese rispedire il Benevento tra i cadetti) ma i 13 punti raccolti nel girone di ritorno (16 considerando la vittoria ottenuta contro il Chievo nell’ultima giornata d’andata) possono rappresentare una buona base di partenza per la prossima stagione. Per il Milan si tratta invece della decima battuta d’arresto in campionato: probabilmente, anzi, certamente, gli uomini di Gattuso stanno pagando pegno per gli enormi sforzi compiuti nei primi mesi dell’anno quando i rossoneri parevano rientrare addirittura in corsa per un posto in Champions League. La lunga rincorsa si è fermata proprio sul più bello e nelle ultime quattro giornate che restano ancora da disputare il Milan farebbe meglio a guardarsi le spalle e ad alzare lo sguardo verso le prime posizioni della classifica: Atalanta e Sampdoria hanno una grossa opportunità per reinserirsi nei discorsi riguardanti la qualificazione diretta ai gironi della prossima Europa League e non se la lasceranno di certo sfuggire. La sconfitta col Benevento ha minato gli equilibri che Gattuso aveva stabilito con fatica e grazie al duro lavoro, purtroppo il calo fisico degli uomini chiave come Biglia, Bonaventura e Suso e le assenze di elementi nevralgici come Romagnoli e Calhanoglu hanno fatto perdere la bussola ai rossoneri che ora si ritrovano nuovamente a distanze siderali dal quarto posto. La coppa dalle grandi orecchie è destinata a rimanere un miraggio.
LE DICHIARAZIONI
Le dichiarazioni flash di Christian Puggioni, portiere del Benevento, ai microfoni di Sky Sport: “Notte d’orgoglio, questo è lo spirito che ha contraddistinto la squadra oggi in campo, pur non avendo grandi giocatori sulla carta abbiamo dimostrato che anche le cenerentole possono fare dei dispetti alle big della Serie A. Volevamo regalare al nostro presidente la prima storica vittoria in trasferta, è stato bello fosse presente con noi nonostante gli acciacchi fisici dovuti all’età, siamo in crescita, anche contro l’Inter avevamo disputato una grande partita, esattamente come contro la Juve. Oggi finalmente raccogliamo quanto seminato finora, peccato che i punti siano arrivati troppo tardi, ora ci godiamo la serata e da domani cominceremo a pensare al futuro”.
Le parole di Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ai microfoni di Sky Sport: “Non basta saper giocare tecnicamente a calcio, quando mancano l’anima e la voglia puoi perdere con chiunque, dopo il pari contro il Napoli tutti ci hanno fatto i complimenti, oggi ci meritiamo le critiche. C’è stata una chiara involuzione da parte di tutta la squadra, il problema non sono le due punte, è che mancano la determinazione e l’umiltà di tenere il campo, e il responsabile principale di questa sconfitta sono io che durante la settimana non ho saputo cogliere i segnali negativi. La mancanza di intensità fisica rispetto a qualche mese fa è un dato di frutto, alla vigilia avevo detto di temere il Benevento perché non ha più nulla da perdere e avrebbe fatto di tutto per mandarci di traverso la serata, cosa che è puntualmente avvenuta. Dobbiamo giocare con una grande organizzazione tecnico-tattica e non possiamo permetterci di improvvisare durante la gara, sembravamo una banda musicale. Io ci metto la faccia e vi assicuro che da domani ci rimboccheremo le maniche e torneremo a lavorare a testa bassa. Siamo stanchi ma anche le altre squadre vengono da una stagione massacrante”.
Il commento di Roberto De Zerbi, tecnico del Benevento, che si gode il momento: “Sono emozionato, vincere a San Siro è una cosa che rimarrà nella storia del club anchhe se non servirà a niente in chiave classifica. un risultato che ci teniamo strettissimo, a gennaio sono arrivati giocatori importanti come Sandro, Sagna, Guilherme (che oggi era infortunato), Tosca e Puggioni che ci hanno dato una grossa mano e con loro fin dalla prima giornata ci saremmo giocati la salvezza fino all’ultimo. Il ricordo dei play-off di Lega Pro? Ogni partita fa storia a sé, a Gattuso ho fatto i complimenti prima della gara per l’ottimo lavoro che sta svolgendo a Milano, questa vittoria non cancellerà comunque quella grandissima delusione. Con Vigorito ho un rapporto bellissimo, è una persona che si incontra raramente nel mondo del calcio, ha investito parecchio in questa società, e ha creduto nel progetto anche quando eravamo la barzelletta d’Italia”.