A dieci giorni dal via del Giro d’Italia 2018 il ciclone Lance Armstrong funesta il clima di festa che da sempre caratterizza la Corsa Rosa, ancora di più in un’edizione significativa come quella che vedrà la sua partenza da Israele. L’ex corridore texano, che pochi giorni fa ha deciso di patteggiare una pena di 5 milioni di dollari per risolvere le sue beghe con il governo federale statuniense, ha infatti annunciato di fare il suo ritorno in grande stile nel mondo del ciclismo in qualità di commentatore. Peccato che dopo aver ammesso usato doping per anni nel programma di Oprah Winfrey, Armstrong venga visto nel mondo del ciclismo come una sorta di appestato. Ecco perché questo annuncio, dato nel suo podcast “Stage”, non è stato preso per niente bene dagli amanti delle due ruote:”Una grande partenza di questo livello in un paese così lontano dallEuropa è unopportunità unica. La possibilità di andare in un Paese come Israele, per raccontare un evento come il Giro dItalia, non ha precedenti. Ci aspettano tre giorni di grande spettacolo: il prologo a Gerusalemme, la seconda tappa a Tel-Aviv e la terza tappa al sud. Unoccasione molto bella, sono contento di andarci”.
LA REPLICA DI RCS
Chiaramente nessuno può impedire a Lance Armstrong di presentarsi in Israele, ma Rcs Sport, la società che organizza il Giro d’Italia per conto della Gazzetta dello Sport, ha comunque tenuto a precisare che il Cowboy è tutto meno che un ospite gradito per la Corsa Rosa. Il direttore generale, Paolo Bellino, è andato giù pesante:”Lance Armstrong non è stato invitato dagli organizzatori del Giro dItalia. E squalificato a vita dallUci e quindi non può avere ruoli in eventi di questo genere. Per questo non può ricevere un accredito dallorganizzazione. E stato quello che è stato, di fatto per il ciclismo non esiste più. Non fa più parte del nostro mondo”. Bisogna inoltre sottolineare che da corridore Lance Armstrong non è mai stato un grande estimatore del Giro d’Italia: il texano ha sempre preferito concentrarsi sul Tour de France, riservandosi di correre sulle nostre strade soltanto nel 2009 (arrivò 9 nella classifica generale) quando la sua carriera andava ormai verso il tramonto.