Una settimana da sogno per Marco Cecchinato, o forse sarebbe meglio dire da favola: perché la vittoria del torneo ATP Budapest 250 altro non è che il lieto fine che il tennista palermitano aveva sempre accarezzato nel corso di una carriera fino ad oggi sempre al di sotto del suo talento, in termini di risultati. Che questa fosse una settimana fortunata, però, lo si era capito fin da subito, quando era stato ripescato come “lucky loser” dopo essere stato eliminato all’ultimo turno di qualificazione al tabellone principale dal modesto estone Jurgen Zopp. Entrato nel main draw, però, Cecchinato il debito con la buona sorte lo ha ripagato con gli interessi: uno dopo l’altro ha sconfitto Basici, Dzumhur e Struff, arrivando fino alla semifinale. Questa forse la partita più complicata del suo torneo, quella con il connazionale Andreas Seppi, per larghi tratti in vantaggio, al quale Cecchinato ha anche annullato match point prima di venire a capo dell’incontro al terzo set. Oggi la finale contro l’australiano Millman, non un terraiolo vecchio stampo, ma un regolarista che in questo torneo ha piegato giocatori di livello come Pouille e Bedene. Ma all’appuntamento col suo lieto fine stavolta no, Cecchinato non poteva mancare.
LA FINALE E IL BEST RANKING
Cecchinato si è aggiudicato l’ATP Budapest 250, primo torneo vinto dal palermitano nel circuito maggiore, con il punteggio di 7-5/6-4. Per l’ex allievo di Massimo Sartori, oggi catechizzato da Simone Vagnozzi, questo risultato oltre a rappresentare una grande soddisfazione è la prova che Cecchinato ha i mezzi tecnici e mentali per competere non soltanto a livello Challenger, ma anche nei tornei più importanti, come già aveva dimostrato nel 1000 a Montecarlo arrendendosi soltanto a Milos Raonic. Ma nell’immediato in cosa si tradurrà questa vittoria in Ungheria? Principalmente in un balzo non da poco nel ranking ATP. A partire da domani, quando le classifiche verranno aggiornate, Cecchinato passerà dalla 92esima alla 59esima posizione del ranking mondiale: terzo italiano dietro soltanto a Fabio Fognini e Andreas Seppi. E chissà che per lui il prossimo obiettivo non possa essere una convocazione in Coppa Davis…