Dopo la grande emozione per il grave incidente subito dalla giovane promessa dell’Amatori Rugby Parma, Rebecca Braglia, nel reparto di rianimazione dellospedale Bufalini di Cesena dopo un durissimo colpo al capo, arrivano nuove notizie sulle sue condizioni di salute. Le ultime prima della nottata e prima di un nuovo bollettino medico che sarà presumibilmente rilasciato nella giornata di domani. Rebecca resta in prognosi riservata, ma è comunque in condizioni stabili, come affermato dai medici. Sarà importante soprattutto valutare come la giovane giocatrice di rugby reagirà all’intervento chirurgico subito. L’operazione è stata necessaria a causa del colpo alla testa subita dopo il placcaggio ricevuto in una gara di Coppa Italia. (agg. di Fabio Belli)



TANTI MESSAGGI PER REBECCA

Mentre Rebecca Braglia continua la sua battaglia in ospedale, il mondo del rugby si è mobilitato per questa ragazza di soli 18 anni ricoverata in gravi condizioni dopo un contrasto di gioco in una partita di ieri mattino. Fra i tantissimi messaggi arrivati per Rebecca, dalle istituzioni, dagli addetti ai lavori e da semplici appassionati, scegliamo quello de “Le Pellerossa Rugby Rimini”, che hanno scritto a Rebecca: “Il rugby è uno sport di impatto e siamo abituate agli scontri ed agli infortuni. Siamo anche abituate a sdrammatizzare tutto con una bella presa per in giro. Chi di noi non ha preso in giro una compagna di squadra per un crociato rotto? Non siamo abituate però a questi infortuni gravi che non dovrebbero succedere. Usiamo il condizionale, perché una cosa simile non dovrebbe mai succedere eppure la vita è fatta di imprevisti, anche molto dolorosi ed ingiusti. Siamo sicuramente vicini all’ Amatori Parma Rugby perché il rugby è famiglia e sostegno. Lo scopo del terzo tempo è proprio quello, di stare insieme alla famiglia anche dopo le botte. Questa è sicuramente una botta grossa, enorme. Adesso è il momento di stare ancora più vicine. Quindi ora serve un cerchio ben stretto, forte, di quelli da serrarci forte. Rebecca siamo tutte con te”.



GIOCATRICE DI RUGBY RICOVERATA IN GRAVI CONDIZIONI

Una giovane giocatrice di rugby, di soli 18 anni, Rebecca Braglia è ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dellospedale Bufalini di Cesena, a causa di quello che sembrava un normale contrasto di gioco, come tanti se ne vedono sui cambi da rugby. Questa volta tuttavia il placcaggio tra due giocatrici ha avuto conseguenze drammatiche per la 18enne di Reggio Emilia che milita nella formazione degli Amatori Parma, impegnata ieri mattina a Ravenna sul campo di via Dismano in una gara di Coppa Italia della categoria seniores femminile. La Braglia sarebbe caduta allindietro, battendo violentemente la nuca sul terreno di gioco, e ieri sera era ancora ricoverata in prognosi riservata. La Federugby regionale si è subito attivata per accertare laccaduto e il presidente Giovanni Poggiali è in contatto con la dirigenza della società parmense. In serata è arrivata la decisione di sospendere il campionato. Nel campo di via Dismano era in corso il cosiddetto concentramento, otto squadre da tutta la regione impegnate nelle eliminatorie in due gironi da quattro. Lincidente si è verificato intorno alle 11.30. Sul campo è atterrato lelicottero, che ha trasportato la giovane a Cesena.



PARLA IL PRESIDENTE FEDERALE REGIONALE

Queste le parole del presidente regionale Poggiali, riportata da Il Resto del Carlino: Attendo di avere una ricostruzione precisa di quanto accaduto. Da quanto mi è stato riferito in 15 secondi il medico di campo è intervenuto e ha capito subito la gravità della situazione, anche lambulanza e lelimedica sono arrivate in tempi rapidi. Dai primi riscontri si sarebbe trattato di un normale placcaggio, una situazione di uno contro uno dalla quale è uscita la palla e lazione si è conclusa con una meta. Larbitro ha seguito lazione, quando si è voltato il medico era già in campo. Drammi di questo tipo nel rugby, fa capire il presidente federale, sono molto rari. Gli atleti possono proteggersi con caschetti morbidi o fasciature, come previsto dal regolamento, ma senza obbligo. Il movimento femminile ha numeri limitati ma è in crescita, come dimostrano i buoni risultati recenti nel Sei Nazioni (due vittorie questanno), inoltre si cerca di sviluppare il campionato seven, nel formato che è anche olimpico.