Allo Stadio Luigi Ferraris il Genoa supera nel finale il Cagliari per 2 a 1. Salvo il calcio di rigore negato dal VAR a Rosi per un presunto fallo di Lykogiannis ravvisato erroneamente dal direttore di gara al 31′, succede praticamente tutto nel corso del secondo tempo. E’ infatti ad inizio ripresa, precisamente al 53′, che Lapadula sblocca la situazione grazie ad un colpo di testa su assist di Hiljemark dalla destra. I sardi non rimangono a guardare e pareggiano al 62′ per merito di Barella, bravo a trasformare il calcio di rigore concesso per fallo di Zukanovic su Faragò. Il palo impedisce all’ex di turno Pavoletti di completare la possibile rimonta al 79′ e, al 90′, Medeiros lascia partire un perfetto tiro piazzato da fuori area mettendo così a segno la sua prima rete con la maglia del Grifone. I 3 punti conquistati permettono al Genoa, portandosi a quota 34, di allungare in classifica proprio sui diretti rivali di giornata del Cagliari, fermi a 29 punti.
LE STATISTICHE
Analizzando le statistiche dell’incontro, nonostante il possesso palla equamente diviso al 50%, si può dedurre che il Cagliari avrebbe forse meritato qualcosa in più rispetto a quanto raccolto. Gli isolani hanno fatto la loro partita recuperando più palloni, 27 a 13 con 6 di Andreolli, e perdendone di meno rispetto agli avversari, 25 a 34 con 6 a testa per Medeiros, Lapadula e Faragò, oltre ad esser stati migliori pure in fase offensiva per quanto riguarda il computo delle conclusioni, 7 a 6 i tiri totali con 2 per Pavoletti e 5 a 2 quelli nello specchio della porta, ma non per occasioni da goal, 4 a 3 delle quali 3 a firma Lapadula. Infine, sotto l’aspetto disciplinare, il Cagliari è stato leggermente più falloso del Genoa a fronte del 17 a 16 negli interventi irregolari commessi e l’arbitro Maresca della sezione di Napoli ha estratto il cartellino giallo 7 volte ammonendo rispettivamente Pereira, Medeiros e Biraschi da un lato, Sau, Ceppitelli, Andreolli e Castan dall’altro.