Pep Guardiola ha aspettato un po’ di tempo prima di rispondere a Mino Raiola, ma poi ha deciso di lanciare la polemica. In conferenza stampa oggi è tornato sulle parole di fine marzo che l’agente gli aveva rivolto e ha spiegato: “Deve essere più rispettoso nei confronti dei cani. Due mesi fa questa persona infatti mi ha offerto prima Mkhitaryan e poi Pogba per farli venire a giocare da noi. Perché me l’ha chiesto? Non sono quel tipo di persona che deve proteggere i suoi giocatori, non può portare a una persona come me i giocatori come farebbe un cane”. Mino Raiola però non ha aspettato molto per rispondere e alla Bbc ha spiegato: “Mai parlato con Pep Guardiola. Non avrei mai discusso di calciatori con lui, ma magari col Manchester City che è un grande club con un grande manager”. La situazione sicuramente si fa pesante e potrebbero arrivare ancora parole da una parte e dall’altra.
“PEP UN CANE, UN VIGLIACCO”
Mino Raiola non ha mai nascosto i suoi pensieri, anche se si trattava di veri e propri attacchi. Sono diverse le uscite che l’hanno portato a puntare il dito su diversi personaggi dello sport in passato e non molto tempo fa ha attaccato l’allenatore del Manchester City Pep Guardiola. Mino Raiola ha parlato ai microfoni di Quote, magazine olandese, sottolineando: “Come allenatore Pep Guardiola è fantastico, ma come persona vale zero. un vigliacco, un cane, il classico prete: fai come ti dico ma non fare quello che faccio. Dopo la finale di Champions League giocata Wembley nel 2011 tra Barcellona e Manchester United sono andato a cercarlo negli spogliatoi, Adriano Galliani mi ha fermato per fortuna di Guardiola. Disse a Zlatan Ibrahimovic di andare da lui se avesse avuto problemi o lamentele, ma poi io ho semplicemente ignorato e non lo facevo giocare. Non lo ha nemmeno salutato quando è andato al Milan. Fece poi lo stesso anche con Maxwell, che è un ragazzo adorabile“.