Va a un eccezionale Peter Sagan la vittoria della Parigi Roubaix 2018: il campione del mondo in carica va trionfare in una delle grandi classiche, trovando anche il record, è lui il quinto ciclista nella storia a vincere questa gara da campione del mondo. La prova del ceco è qualcosa di eccezionale: partito in fuga ben lontano dal traguardo il rischio era che il corridore della Bora Hansgrohe non ne avrebbe avuto abbastanza: eppure al traguardo finale della Velodormo di Roubaix è tutta sua la vittoria. Non ha quindi potuto fare molto Dillier, il campione nazionale svizzero che solo, era riuscito a stare alla ruota di Sagan nella sua fuga finale. Arrivato al Velodromo però il ciclista rossocrociato, pur essendo un discreto Pistard non ce la fatta neppure a mettersi al fianco dello stesso Sagan. A podio questa edizione della Parigi Roubaix va anche Terpsra, con Van Avermat e Stuyven e Vanmarcke a chiudere la serie dei primi arrivati al traguardo. (agg Michela Colombo)



VERSO IL GRAN FINALE

Ecco il gran finale della Parigi Roubaix 2018: mancano infatti circa 35 km al traguardo finale ed è quindi il momento che i vari team come i protagonisti di questa classica scoprano definitivamente le carte ecco infatti che qualche km fa sia Van Avermeat che Sagan hanno tentato di staccarsi dal gruppone: solo il campione del mondo in carica però è riuscito ad aggiungere agilmente i battistrada, Davanti alla corsa quindi resistono oltre a Sagan anche Wallays della Lotto soudal e Dillier dellag2r La mondiale ma il loro distacco sugli inseguitori è di appena un minuto abbondante. Nel frattempo alle loro spalle proseguono gli attacchi e il groppone si sta spezzando in tronconi più o meno elastici. Che succederà al traguardo della Parigi Roubaix 2018? (agg Michela Colombo)

SOLER E STYBAR AVANTI

Ci avviciniamo a grandi passi al gran finale di questa edizione della Parigi Roubaix e la corsa ha ormai attraversato anche la Foresta di Arenberg. Al momento in testa alla corsa vediamo Marc Soler della Movistar, che ha provato a staccare la compagine di fuggitivi: ora solo Stubar riesce a stare a ruota, ma presto molto potrebbe cambiare, visto che siamo al settore numero 15 di pave per i battistrada. alle loro spalle il gruppo appare frazionato in vari tronconi con Burghard e Gilbert grandi protagonista del tratto della Parigi Roubaix 2018 previsto nella foresta. Va però segnalato che anche in questa edizione 2018 non sono mancati problemi e forature: proprio vittima di una caduta di gruppo anche il nostro Matteo Trentin, poi costretto al ritiro. (agg Michela Colombo)

NOVE IN FUGA

Mancano circa un centinaio di km abbondanti al traguardo finale di questa prestigiosa ed emozionante edizione della Parigi Roubaix, dove non sono mancare le sorprese in questultima ora. Proprio in questi ultimi km dobbiamo segnalare il problema meccanico di Groenewegen come la formatura di Degenkolb, costretto quindi a fermarsi allingresso del settore di pace numero 21. Considerando ora landamento della corsa va ricordato che in testa rimane ben fitto il gruppo di fuggitivi: in testa ecco quindi 9 corridori per la Parigi Roubaix 2018 e quindi Jelle Wallays (Lotto Soudal), Marc Soler (Movistar), Silvan Dillier (Ag2r La Mondiale), Sven Erik Bystrom (UAE Team Emirates), Geoffrey Soupe (Cofidis), Robert Jay Thomson (Dimension Data), Gatis Smukulis (Delko, Ludovic Robeet e Jimmy Duquennoy entrambi dellAquaProtect. Ora però ci aspetta un nuovo tratto emozionante: il ritmo sta aumentando e ora il ritardo tra i fuggitivi e il gruppo è sceso sui 2 minuti e 30. (agg Michela Colombo)

DOULL FORA

Siamo arrivati al tratto di circuito costituito da pietre alla Parigi Roubaix di ciclismo. Brutto inconveniente per Doull del Team Sky che fora una ruota ed è costretto a fermarsi. In testa c’è il gruppone che continua a lottare per andare in fuga e si sta appunto per avventurare nel tratto dove troverà difficoltà a causa delle piete. Intanto si è alzato un leggero vento laterale che sta complicando la corsa ai protagonisti di giornata, con il rischio davvero che si possa complicare una giornata che sembrava tranquilla. Il ritmo in questo momento preciso è stato abbassato, ma non manca molto al tratto in cui si deciderà di alzarlo decisamente per riuscire a trovare un risultato importante. Servirà grande attenzione e anche un po’ di intelligenza perché chi ha gestito la forza fisica potrà arrivare a centrare un risultato davvero molto importante. (agg. di Matteo Fantozzi)

SEI DAVANTI AL GRUPPO

La Parigi Roubaix di ciclismo ci sta dando sicuramente risultati molto interessanti e vedremo se i pronostici della vigilia, che davano Peter Sagan per vincente, saranno rispettati. Dopo 40 km di percorso ora al comando ci sono Marco Soler della Movistar, Jelle Wallays della Lotto Soudal, Silvan Dillier dell’AG2R-La Mondiale, Jimmy Duquennoy della WB Veranclassic e Ludovic Robeet della Wb Veranclassic. Manca ancora molto all’arrivo al traguardo e staremo a vedere chi riuscirà ad ottenere un grandissimo risultato. Di certo le condizioni climatiche in questo momento stanno premiando e non poco gli atleti pronti a dimostrare la loro grande preparazione in vista del rush finale. Proprio per questo i nomi dati vanno considerati indicativi perché i top come Peter Sagan solo a un certo punto della gara dopo aver finito la fase di mantenimento decideranno di mettersi in evidenza per provare il rush finale che speriamo ci regali grandissime emozioni. (agg. di Matteo Fantozzi)

IN STRADA!

La Parigi-Roubaix ha preso finalemte il via: la corsa ha scritto pagine di grande storia del ciclismo e occorre ora dare uno sguardo più approfondito allalbo d’oro della Roubaix. Abbiamo già detto che i due corridori con più vittorie sono i belgi Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975 e 1977) e Tom Boonen (2005, 2008, 2009 e 2012), con quattro successi a testa. Ben sette corridori hanno invece vinto tre volte la Parigi Roubaix: i belgi sono sempre grandi protagonisti, dal momento che fra loro ci sono Gaston Rebry, Rik Van Looy, limmancabile Eddy Merckx e la stella degli anni Novanta Johan Museeuw, oltre al francese Octave Lapize, al nostro Francesco Moser e allo svizzero Fabian Cancellara. Aver citato Moser ci permette di ricordare le 13 vittorie italiane: le prime due risalgono addirittura al 1897 e al 1898, quando fece doppietta il valdostano Maurice Garin, che nel 1903 avrebbe vinto anche la prima edizione del Tour de France (ma nel frattempo aveva preso la cittadinanza francese). Ecco poi la vittoria di Jules Rossi nel 1937, quella di Serse Coppi nel 1949 ex-aequo con il francese André Mahé su decisione della giuria, lanno dopo il successo del più celebre dei fratelli Coppi, cioè naturalmente Fausto e nel 1951 laffermazione di Antonio Bevilacqua a chiudere una tripletta italiana. Si passa poi al 1966, quando vinse Felice Gimondi; nel 1978, 1979 e 1980 ecco naturalmente la tripletta di Moser, poi abbiamo le due vittorie del compianto Franco Ballerini nel 1995 e 1998, infine la vittoria di Andrea Tafi nel 1999, che purtroppo è diventata maggiorenne ma resta lultimo successo italiano nella Roubaix. Diamo allora la parola alla strada (aggiornamento di Mauro Mantegazza)

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA PARIGI ROUBAIX 2018

Per seguire la Parigi-Roubaix 2018 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 11.30 su Rai Sport + HD (canale numero 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky), per una diretta che sarà dunque integrale con la telecronaca di Francesco Pancani e il commento tecnico di Silvio Martinello, anche se alle ore 16.30 per il gran finale ci sarà il passaggio su Rai Tre. Diretta disponibile a partire dalle ore 11.00 anche su Eurosport, il canale visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire la Parigi-Roubaix in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.raiplay.it) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Paris-Roubaix e il profilo Twitter ufficiale @Paris_Roubaix.

IL FAVORITO

Tra poco partirà la Parigi-Roubaix 2018 di ciclismo. Ricordiamo che la gara sarà trasmessa fino alle ore 15.30 su Rai Sport con il rush finale del pomeriggio che invece si trasferirà su Rai 3.  Il favorito rimane in assoluto Peter Sagan che viene quotato attorno ai 4.5 dai bookmaker, attenzione però anche a Niki Terpstra che viene dal grandissimo successo nel Giro delle Fiandre. Infine andiamo a vedere quello che ci offre il meteo per capire bene quali saranno le condizioni della gara in questione. Il sole sarà protagonista nonostante le nubi sparse, non dovrebbe piovere e questo sicuramente è un vantaggio. Con l’arrivo della Primavera le temperature sono in netta salita e davvero quella di oggi potrebbe essere una gara da correre nelle migliori condizioni ambientali possibili. C’è grande attesa con una grande presenza di pubblico schierato anche ai bordi della pista. (agg. di Matteo Fantozzi)

GRANDE CLASSICA FRANCESE DI CICLISMO

Oggi si disputa la Parigi-Roubaix 2018, edizione numero 116 della grande classica francese di ciclismo. Oggi dunque è il giorno del cosiddetto Inferno del Nord: il soprannome della Parigi-Roubaix è già di per sé molto eloquente; pur essendo interamente pianeggiante, la presenza di numerosi tratti di strada in pavé la rendono una corsa molto impegnativa – soprattutto in caso di pioggia – tanto che negli ultimi anni, nel ciclismo sempre più specializzato di oggi, si è creata una ristretta cerchia di specialisti che possono ambire alla vittoria di questa grande classica. Fra loro non cè più Tom Boonen, fresco di ritiro, che con le sue quattro vittorie (2005, 2008, 2009 e 2012) è il più vittorioso di sempre nell’albo d’oro della Roubaix a pari merito con il leggendario connazionale Roger De Vlaeminck (1972, 1974, 1975 e 1977). Siamo in Francia ma è come se fossimo nel vicino Belgio, che ha vinto per ben 56 volte la corsa che finisce a breve distanza dal confine franco-belga.

PERCORSO PARIGI ROUBAIX 2018

I corridori dovranno affrontare un percorso di 257 km caratterizzati da ben 29 tratti in pavé, tanto che il totale dei chilometri di pavé sarà di 54,5. Andiamo con ordine e cominciamo dalla partenza che avrà luogo, come ormai da molti anni, non più dalla capitale francese bensì da Compiègne alle ore 11.20. Per circa 100 km niente da segnalare, poi ecco i 29 tratti lastricati che sono tutti racchiusi negli ultimi 160 km, dei quali appunto ben 55 sono in pavé. La citazione è dobbligo per tre settori, i più significativi. Il primo è naturalmente la leggendaria Foresta di Arenberg: siamo a 95 km dal traguardo, eppure siamo già in una fase decisiva della corsa perché chi resta indietro qui sa che recuperare in seguito è di fatto impossibile. Nella Foresta dunque non si vince la Roubaix, ma molti la perderanno. Poi gli altri due tratti a cinque stelle (i più difficili): Mons en Pévèle a poco meno di 50 km dal traguardo e infine il Carrefour de l’Arbre, quando ormai saremo a meno di 20 km da Roubaix e dunque potrebbe essere davvero il momento chiave, anche se nel finale ogni tratto di pavé potrà risultare decisivo. Infine il momento più atteso: l’ingresso al velodromo di Roubaix dove è posto l’arrivo agognato da tutti, dal primo all’ultimo, perché portare a termine una Parigi-Roubaix è impresa non da poco e raggiungere il velodromo ha un valore speciale per chiunque si presenti alla partenza dell’Inferno del Nord.

PARIGI ROUBAIX 2018: I PROTAGONISTI ATTESI

Tra i protagonisti vanno messi naturalmente in prima fila i corridori che almeno una volta hanno già vinto la Parigi-Roubaix. Parliamo del tedesco John Degenkolb, dellaustraliano Mathew Hayman, del belga Greg Van Avermaet e dellolandese Niki Terpstra: cominciamo proprio da quest’ultimo, anche se il successo di Terpstra alla Roubaix risale al 2014, perché lolandese una settimana fa ha vinto il Giro delle Fiandre completando la doppietta più ambita dagli uomini da classiche del Nord e perché la sua squadra è la fortissima Quick-Step Floors, che può contare fra gli altri su gente come Zdenek Stybar e Philippe Gilbert. Van Avermaet è il vincitore dellanno scorso e sarà naturalmente il capitano della Bmc, mentre Hayman firmò nel 2016 un colpaccio a sorpresa e proverà a ripetersi, anche se la Mitchelton-Scott può puntare anche sul nostro Matteo Trentin; Degenkolb sarà invece luomo di punta del Team Sunweb. Poi cè chi a Roubaix non ha mai vinto e vuole colmare questa lacuna: il riferimento è innanzitutto a Peter Sagan, ma anche per diversi altri specialisti di questo genere di corse quali ad esempio Sep Vanmarcke, Alexander Kristoff e magari pure il nostro Gianni Moscon, lanno scorso splendido quinto, che potrebbe di conseguenza anche essere il capitano del Team Sky.