Non è un momento facile per Daniele Orsato, l’arbitro di Inter-Juventus travolto dalle polemiche per la sua condotta arbitrale durante il big match del Meazza che di fatto ha deciso un pezzo di scudetto. Dopo il triplice fischio il direttore di gara si è dovuto isolare dal resto del mondo, ignorando le accuse dei tifosi nerazzurri per l’espulsione di Vecino e il mancato doppio giallo a Pjanic che avrebbe ristabilito la parità numerica sul terreno di gioco. Il fischietto di Schio è magari abituato agli insulti e alla pressione, In questi giorni Orsato si è rifugiato nella sua Recoaro, dove vive assieme alla moglie e i figli, eppure anche nel piccolo comune della Provincia di Vicenza l’allerta è massima, c’è il timore che qualche pazzo invasato possa infiltrarsi e mettere a repentaglio l’incolumità dell’arbitro e dei suoi più stretti parenti. Nicola Rizzoli gli ha espressamente raccomandato di rilasciare dichiarazioni, almeno per il momento, quindi ogni sforzo per estorcere una parola di più a Orsato si rivelerà soltanto una fatica sprecata. (agg. di Stefano Belli)
MANCATO ROSSO A PJANIC, GLI ULTIMI RETROSCENA
Sono passati ormai tre giorni da quell’Inter-Juventus che potrebbe aver deciso il campionato in favore dei bianconeri, sempre più vicini al settimo titolo consecutivo. Ma non si placano le polemiche per la direzione dell’arbitro Orsato, accusato dai tifosi nerazzurri di aver azzoppato la Beneamata con l’espulsione diretta di Vecino e con il mancato secondo giallo a Miralem Pjanic: il bosniaco, già ammonito, per due volte è entrato duramente su Rafinha mancando il pallone e rischiando grosso, salvo poi essere graziato dal fischietto di Schio. Nelle ultime ore sarebbe emerso un’ulteriore retroscena su quanto accaduto in quei momenti, in particolare sui dialoghi tra lo stesso Orsato e il VAR Valeri. All’interno della sala dove gli arbitri visionano quanto accade sul terreno di gioco, il contatto Pjanic-Rafinha è stato ovviamente valutato nel dettaglio e giudicato.
IL MALINTESO TRA ORSATO E VAR
Valeri e Giallatini avrebbero richiamato l’attenzione di Orsato, facendogli notare che l’intervento del centrocampista bianconero non era comunque da rosso diretto. Il che, comunque, non esclude a priori che si trattasse di un fallo punibile con un cartellino giallo, e siccome Pjanic era già stato ammonito in precedenza, diventa facilissimo fare 1+1. Ecco il motivo per cui i supporter interisti hanno più che mai il dente avvelenato nei confronti della classe arbitrale, colpevole – a loro dire – di aver favorito ancora una volta la vecchia Signora. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato in persona della società meneghina, Alessandro Antonello, ha messo sulla graticola Orsato la cui colpa sarebbe stata quella di fraintendere la comunicazione ricevuta dal VAR, interpretando il messaggio “Fallo non da rosso” in “Fallo da non sanzionare”. Un episodio che ha riaperto la ferita del 1998, quando l’arbitro Ceccarini non assegnò un calcio di rigore all’Inter per il contatto in area tra Iuliano e Ronaldo, indicando prontamente il dischetto sul capovolgimento di fronte successivo quando Del Piero venne steso da West.