Quella che sta volgendo al termine non è stata senz’altro la miglior stagione in carriera per Radja Nainggolan, quando Luciano Spalletti allenava la Roma aveva saputo esaltare meglio di chiunque altro le doti e le qualità del centrocampista belga che aveva dato il meglio di sé in una posizione più avanzata e in un ruolo offensivo, quello di trequartista dietro all’unica punta Edin Dzeko. Quest’anno il nuovo tecnico dei giallorossi, Eusebio Di Francesco, lo ha fatto arretrare nella linea mediana e in questa maniera il Ninja ha avuto meno possibilità di trovare la via del gol e gonfiare la rete. Tuttavia, anche giocando sulla linea di porta, Nainggolan farebbe valere tutta la sua grinta e tutta la sua personalità in mezzo al campo, l’ultima riprova l’abbiamo avuta una settimana fa ad Anfield, quando sullo 0-5 inventò dal nulla l’assist per Dzeko e si procurò un calcio di rigore che ha consentito al club capitolino di riaprire i discorsi per la qualificazione. Domani all’Olimpico un suo acuto, oltre a mandare in visibilio i 70 mila spettatori attesi sugli spalti, potrebbe contribuire al coronamento di un’impresa che spalancherebbe le porte per la finalissima di Kiev. (agg. di Stefano Belli)



“DA PICCOLO RUBAVO PER MANGIARE”

Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan nell’intervista al Times ha voluto raccontare anche alcune cose della sua vita personale. Il centrocampista della Roma si confessa: “Mio padre è tornato in Indonesia e io l’ho incontrato nel 2013 lì. Era solo una questione di soldi però e i contatti si sono nuovamente interrotti. Gli ho dato un’altra chance, ma lui l’ha sprecata e per me ora è finita. C’era solo mia madre quando ero piccolo ed era difficile per lei. Lavorava duro e aveva tre lavori per pagare tutto, non era facile crescere così. Per lo più sono cresciuto in strada. Avevamo una casa, ma ero sempre in strada fino a tardi sempre in giro. Non ero concentrato sullo studio e ho fatto qualche errore. Ho rubato per mangiare, ma piccole cose quando avevo fame. Non potevo permettermi nulla”. Un periodo brutto della gioventù di Radja Nainggolan vissuto provando brutte sensazioni come la fame. Grazie al suo talento però è riuscito a uscirne fuori e per questo deve dire grazie soprattutto alla madre.



LA RIMONTA IMPOSSIBILE, MA…

Un 5-2 all’andata inchioderebbe qualsiasi squadra, ma non la Roma che con il cuore è già riuscita a ribaltare un passivo così pesante. La squadra di Eusebio Di Francesco è alla vigilia della partita più importante della sua stagione, domani allo Stadio Olimpico arriva il Liverpool di Jurgen Klopp per il ritorno della semifinale di Champions League. Servirà veder giocare al massimo tutti i calciatori tra cui ovviamente anche Radja Nainggolan uno dei leader emotivi. Il centrocampista belga in una lunga intervista al Times ha sottolineato: “Sono un vero combattente. Devo dire che ovviamente è difficile rimontare, ma non impossibile. Sono molto veloci davanti e abbiamo avuto molte difficoltà all’andata. Sono aggressivi e pressano tutti alti, correndo come animali. Però ce l’abbiamo già fatta contro Messi e Suarez col Barcellona, gli abbiamo fatto fare solo un tiro. Proveremo a scrivere un’altra pagina storica“.

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