E davvero un grande Simon Yates: il britannico ha vinto brillantemente la 9^ tappa a Campo Imperatore e ha messo quindi in sicurezza la propria maglia rosa, simbolo del leader della classifica generale. Ecco quindi che lalfiere della Mitchelton Scott non può che essere soddisfatto di quanto raccolto oggi: Oggi è stata una tappa molto difficile. Era una tappa molto lunga ed è stata una corsa molto dura, in particolare quando la Astana nel finale ha fatto un grandissimo ritmo, accelerando a 13-14 chilometri dalla conclusione. Su i suoi obbiettivi per questa 101^ edizione del Giro dItalia 2018 Yates ha poi affermato: Sin dallinizio son venuto qui per vincere. Inizialmente non potevamo sapere come stavamo, ma devo dire che ogni giorno sta andando sempre meglio. Al momento le cose stanno andando davvero bene, non possiamo che essere felici di come stanno andando le cose. (agg Michela Colombo)
SIMON YATES VINCE LA TAPPA
La maglia rosa Simon Yates vince la nona tappa del Giro d’Italia 2018. La fuga di Fausto Masnada è stata ripresa a circa 3 chilometri dal traguardo. Da quel momento in poi sono stati Yates, Pozzovivo, Pinot, Chaves e Carapaz a contendersi la vittoria di tappa. Chiude al secondo posto Pinot, seguito da Chaves. A 4 secondi invece Pozzovivo e Carapaz. Dopo di loro Formolo, Bennett, Dumoulin, Lopez e Ciccone. Sempre in testa alla classifica generale dunque Simon Yates. Chaves insegue a 32 secondi, Dumoulin a 38 e Pinot a 45. Quinto posto per Pozzovivo (57 secondi). La top ten è completata da Carapaz, Bennett (entrambi sotto i 2 minuti), Dennis, Lopez e Woods. Altra giornata negativa invece per Froome e Aru. Il britannico del Team Sky perde terreno scivolando in undicesima posizione generale a 2 minuti e 27 secondi. Per il sardo il distacco dalla rosa è invece di 2 minuti e 36.
SCATTO DI MASNADA
Mancano solo 4 chilometri all’arrivo della nona tappa del Giro d’Italia 2018. Negli ultimi minuti Fausto Masnada ha staccato gli altri 5 fuggitivi: Brambilla, Visconti, Boaro, Cherel e Carty. Boaro sta provando a riprenderlo ma non sembra essere in condizione per colmare il gap: la mossa di Masnada potrebbe risultare decisiva in chiave vittoria. Il vantaggio sul gruppo maglia rosa, sempre guidato dall’Astana è ora di poco meno di 2 minuti. Si mantengono sempre molto indietro Aru e Pozzovivo. Per il sardo è unaltra giornata in difesa. Siamo ora nel punto più duro dell’ascesa. La battaglia ha inizio.
IL GRUPPO DI TESTA SI RIDUCE A 6 UNITA’
Sono 15 i chilometri che separano i corridori dall’arrivo della nona tappa del Giro d’Italia 2018. Sono rimasti in sei davanti: Masnada, Brambilla, Visconti, Boaro, Cherel e Carty. Il vantaggio sul gruppo maglia rosa guidato da una super Astana è di 2 minuti e 50 secondi: è lotta tra fuga e gruppo. Siamo sullascesa che porta a Campo Imperatore, in pieno Gran Sasso. Tra gli uomini in fuga ci sono scalatori di valore come Brambilla e Masnada, ma anche Visconti sa difendersi bene. Il finale, con 7 km al 9% di pendenza media e punte del 13%, sembra però favorire il rientro del gruppo maglia rosa. Nelle prime posizioni anche Froome e Dumoulin, mentre restano troppo indietro Aru e Pozzovivo. Impressiona intanto la facilità di pedalata della maglia rosa Simon Yates, che piazza i suoi uomini davanti a tirare. Il britannico anche oggi può fare la differenza.
I BATTISTRADA NON COLLABORANO
Restano 22 chilometri alla fine della nona tappa del Giro d’Italia 2018. L’Astana ha rotto gli indugi e ha alzato il ritmo. Sei uomini più Lopez hanno dato vita a un’azione che ha allungato il plotone: il vantaggio dei fuggitivi è ora sceso a 3 minuti e 30. Passa per primo Masnada intanto sul GPM, battuto il transalpino Cherel. Punti importanti per lazzurro dellAndroni. Il ritmo dell’Astana è impressionante. Per quanto riguarda il gruppo al comando inizia a esserci tensione e la comunicazione sembra essersi complicata. Sono volate anche parole grosse tra i battistrada, incapaci di collaborare in maniera proficua. Dunque i giochi potrebbero clamorosamente riaprirsi.
L’ASTANA PUNTA I FUGGITIVI
Mancano 30 chilometri alla fine della nona tappa del Giro d’Italia 2018. L’Astana ha rotto gli indugi e ha alzato il ritmo. Sei uomini più Lopez e subito un minuto recuperato ai fuggitivi. Lazione dellAstana ha allungato il plotone, il vantaggio dei fuggitivi in poco tempo è sceso sotto i 6 minuti con Gianluca Brambilla che a breve non sarà più Maglia Rosa virtuale. Foratura per il belga Ben Hermans. Il plotone nel frattempo perde subito tante unità, Davide Villella si inserisce in testa al gruppo. Simon Yates resta a centro gruppo in solitaria, lAstana prosegue con la sua azione. Il ritmo dell’Astana è impressionante. Per quanto riguarda il gruppo al comando è Ballerini a fare landatura in testa al gruppo dei fuggitivi in favore di Masnada, ma si fa davvero dura per gli attaccanti se dovesse continuare il forcing dellAstana.
VITTORIA DI TAPPA A UNO DEI FUGGITIVI?
Mancano 40 chilometri alla chiusura della nona tappa del Giro d’Italia 2018. In testa alla corsa ci sono sempre 14 atleti, ovvero Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). In questo momento il vantaggio è di 8 minuti e 10 secondi. Gianluca Brambilla sempre Maglia Rosa virtuale. Simon Yates in rosa oggi è in mezzo al gruppo e sembra essere molto rilassato e tranquillo. Tra poco inizia la parte decisiva della gara: due GPM sul finale, ci saranno sicuramente degli attacchi, anche se saranno vani in chiave vittoria di tappa. Il successo odierno, con ogni probabilità, sarà un affare tra i fuggitivi.
BALLERINI PRIMO AL TV
Mancano 60 chilometri al traguardo della nona tappa del Giro d’Italia 2018. Poco fa è arrivata una brutta notizia: Masnada è stato declassato al GPM. La giuria ha ritenuto scorretta la spinta del compagno e quindi il GPM viene vinto da Natnael Berhane (Dimension Data). I 14 battistrada hanno aumentato il loro vantaggio sul resto del gruppo, ora distante 8 minuti. In testa a dettare l’andatura c’è sempre la Mitchelton-Scott. Nel frattempo i corridori sono in Abruzzo. Ballerini poco fa ha vinto il traguardo volante di Popoli davanti a Belkov e Turrin.
MASNADA DECLASSATO, IL GPM SE LO AGGIUDICA BERHANE
Mancano 85 chilometri al traguardo della nona tappa del Giro d’Italia 2018. Poco fa è arrivata una brutta notizia: Masnada è stato declassato al GPM. La giuria ha ritenuto scorretta la spinta del compagno e quindi il GPM viene vinto da Natnael Berhane (Dimension Data). Al comando della gara troviamo sempre i soliti 14: Ballerini e Masnada (Androni-Sidermec), Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain Merida), Simone Andreetta (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe), Tim Wellens (Lotto FixAll), Hugh Carthy (EF- Drapac), Maxim Belkov (Katusha Alpecin), Gianluca Brambilla e Laurent Didier (Trek Segafredo) e Alex Turrin (Wilier Selle Italia). Il loro vantaggio sul resto del gruppo è di oltre 7 minuti.
MASNADA PRIMO AL GPM
Fausto Masnada ha vinto il primo Gpm della nona tappa del Giro d’Italia 2018. Il ciclista della Androni-Sidermec. Dietro di lui Natnael Berhane (Dimension Data) e Davide Ballerini (Androni Sidermec). Poco prima della linea del Gpm Masnada ha avuto un problema ed è stato aiutato dal compagno di squadra Ballerini che l’ha spinto. Bel gesto. Oltre a loro in testa alla corsa ci sono Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain Merida), Simone Andreetta (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe), Tim Wellens (Lotto FixAll), Hugh Carthy (EF- Drapac), Maxim Belkov (Katusha Alpecin), Gianluca Brambilla e Laurent Didier (Trek Segafredo) e Alex Turrin (Wilier Selle Italia). Il loro vantaggio sul resto del gruppo è di oltre 7 minuti. Ora i corridori stanno percorrendo un tratto in falsopiano prima della lunga discesa verso Popoli.
SI SCATTA VERSO LO SCOLLINAMENTO
Mancano 120 chilometri alla chiusura della nona tappa del Giro d’Italia 2018. In testa alla corsa ci sono sempre 14 atleti, ovvero Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il loro vantaggio sul gruppo resta sempre di 7 minuti. I corridori stanno ora affrontando il Gpm e ci sono i primi scatti dopo un paio d’ore di stasi. C’è stato intanto un ritiro: si tratta di Mareczko, che non potrà quindi più giocarsi le sue carte nelle prossime volate.
CORRIDORI A ROCCARASO
Mancano 120 chilometri alla chiusura della nona tappa del Giro d’Italia 2018. In testa alla corsa ci sono sempre 14 atleti, ovvero Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il loro vantaggio sul gruppo resta sempre di 7 minuti. Dopo due ore di gara la media corsa è di 42,700 Km/h.
ECCO IL PRIMO GPM
Mancano 130 chilometri alla chiusura della nona tappa del Giro d’Italia 2018. In questo momento i corridori stanno affrontando il Gpm di Roccaraso (seconda categoria). Sono sempre 14 i battistrada: tra di loro troviamo due uomini importanti per la Bahrain-Merida come Giovanni Visconti e Manuele Boaro. Sarà fondamentale capire la tattica in favore di Domenico Pozzovivo, tra i più attesi oggi. Il loro vantaggio sul gruppo è arrivato ormai a 7 minuti. In testa al gruppo troviamo sempre la Mitchelton-SCOTT. Brambilla sempre Maglia Rosa virtuale. Adesso i corridori sono in salita verso lo Svincolo Rionero Sannitico, poi breve discesa e si va verso Roccaraso.
SIAMO NEI PRESSI D’ISERNIA
La nona tappa del Giro d’Italia 2018 è iniziata da circa un paio d’ore. La situazione non è cambiata: sono sempre 14 gli atleti in testa alla gara. Il gruppo è composto da: Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il loro vantaggio sul gruppo è arrivato a 7 minuti. In testa al gruppo troviamo sempre la Mitchelton-SCOTT. Brambilla sempre Maglia Rosa virtuale.
BRAMBILLA VIRTUALMENTE MAGLIA ROSA
La nona tappa del Giro d’Italia 2018 è in terra sannita. Subita una fuga riuscita e da circa un’ora ci sono 14 atleti in testa alla gara. Il gruppo è composto da: Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il loro vantaggio sul gruppo è ora di 6 minuti e 40 secondi. Velocità molto alta nella prima ora di gara, percorsa a 45,2 km/h di media. In questo momento Gianluca Brambilla è maglia rosa virtuale.
SUBITO UNA FUGA
E’ iniziata da circa un’ora la nona tappa del Giro d’Italia 2018. In questo momento al comando troviamo un gruppo di 14 uomini, composto da Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), gli italiani Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni Sidermec), gli italiani Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), litaliano Simone Andreetta (Bardiani-Csf), litaliano Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), il belga Tim Wellens (Lotto Fix All), leritreo Natnael Berhane (Dimension Data), il britannico Hugh Carthy (EF-Drapac), il russo Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), litaliano Gianluca Brambilla e il lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo) e litaliano Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il loro vantaggio sul gruppo è di 4 minuti. Difficile, ora come ora, dire se gli attaccanti possono arrivare al traguardo. Gli ultimi 50 chilometri sono massacranti e dovranno arrivarci con un vantaggio davvero cospicuo.
TUTTO PRONTO
Sta per avere inizio la tanto attesa 9^ tappa del Giro dItalia 2018: tutto è pronto quindi al via di Pesco Sannita e i corridori sono impazienti di vivere questo complicato percorso lungo ben 225 km fino al traguardo finale del Gran Sasso dItalia. Dando un occhio più da vicino la tracciato previsto vediamo bene che lil banco di prova oggi non sarà affatto semplice, ma dopo quanto accaduto sullEtna pochi giorni fa non possiamo che attendici grandi sorprese dalla Mitchelton Scott. Dopo la doppia vittorie di Chaves e di Yates facile quindi immaginare per oggi una gara dattacco per la squadra australiana, che oggi non dovrà quindi solo difendere il britannico in maglia rosa. Di certo dopo una settimana del genere le gambe di molti saranno abbastanza stanche, benchè non siamo ancora nel vivo del Giro ditalia 2018 sulle montagne. In ogni caso il traguardo di oggi al Gran sasso potrebbe rivelarsi davvero decisivo alla fine di questa 101 edizione. Diamo la parola alla strada, si parte! 9agg Michela Colombo)
I FAVORITI
La nona tappa del Giro d’Italia 2018 potrebbe avere un italiano in prima pagina con Pozzovivo che cerca di ottenere un risultato importante. Questo è notoriamente uno scalatore e secondo la planimetria del percorso potrebbe essere protagonista di una grande riscossa. Attenzione però ai tanti velocisti che potrebbero trovare spazio nelle fughe tra cui Polanc e Gesink. Attenzione poi a Chris Froome e Fabio Aru che fino a questo momento non hanno centrato le attese e potrebbero provare a regalare una sorpresa. Sicuramente la planimetria del tracciato ci fa capire come potrebbero esserci delle sorprese, con tantissime insidie che si potrebbero trovare dietro l’angolo. Non va sottovalutato nemmeno il fattore climatico, visto che di certo in questi giorni al Giro d’Italia la pioggia è stata protagonista, come ieri quando sicuramente ha condizionato la gara mettendo in difficoltà non pochi ciclisti. (agg. di Matteo Fantozzi)
UNA DELLE PROVE PI DURE
Oggi la nona tappa Pesco Sannita-Gran Sasso (Campo Imperatore) di 225 km sarà una delle più dure del Giro dItalia 2018. Potremmo parlare di tappone appenninico, sicuramente sarà la più difficile frazione di montagna fuori dalle Alpi e larrivo in salita, oltre ad essere il terzo nello spazio di soli quattro giorni, sarà anche decisamente impegnativo. Altra difficoltà sarà costituita dal notevole chilometraggio per questa tappa che attraverserà le regioni Campania, Molise ed Abruzzo e ben cinque province (Benevento, Campobasso, Isernia, LAquila e Pescara), con arrivo a Campo Imperatore, laltopiano nel cuore del massiccio del Gran Sasso dItalia che è sede perfetta per larrivo di una tappa che certamente richiamerà alla memoria di tutti gli appassionati una delle più belle imprese di Marco Pantani, che il 22 maggio 1999 arrivò da solo in una giornata molto difficile dal punto di vista climatico ma il cui pensiero ancora scalda il cuore di chi ha amato il Pirata.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME SEGUIRE LA 9^ TAPPA
Per seguire il Giro dItalia 2018 in diretta tv, ci sarà una amplissima copertura live sulla Rai: i canali di riferimento sono come di consueto Rai Due e Rai Sport + HD. I collegamenti per la nona tappa Pesco Sannita-Gran Sasso (Campo Imperatore) avranno inizio già alle ore 11.50 sul canale tematico, ma naturalmente sarà al pomeriggio il cuore della giornata, con la cronaca a partire dalle ore 15.00 su Rai Due, incentrata sulla telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello, ma non solo. In chiusura il Processo alla Tappa, mentre per le rubriche e la replica serale si tornerà su Rai Sport + HD. Il Giro dItalia sarà però visibile anche su Eurosport, canale disponibile sia per gli abbonati Sky sia per quelli di Mediaset Premium: appuntamento oggi a partire dalle ore 13.00. Per chi invece non potesse mettersi davanti al televisore, ecco pure la possibilità garantita dalla diretta streaming video, gratuita per tutti sul sito raiplay.it, per gli abbonati tramite Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine ricordiamo i riferimenti ufficiali della Corsa Rosa: il sito www.giroditalia.it, la pagina Facebook Giro d’Italia e il profilo Twitter @giroditalia.
GIRO DITALIA 2018: PERCORSO PESCO SANNITA GRAN SASSO (CAMPO IMPERATORE)
La partenza della frazione odierna è in programma alle ore 11.00 da Pesco Sannita. La tappa partirà dunque piuttosto presto, è normale dal momento che si tratterà di una giornata molto lunga e faticosa. Già la prima parte nel Sannio sarà movimentata da diversi saliscendi. Dopo circa un centinaio di chilometri, superata Castel di Sangro, ci sarà la prima salita importante della giornata, il Gpm di seconda categoria che porterà la corsa a Roccaraso al km 108,1 al termine di circa 7 km di ascesa con punte di pendenza massima fino al 12%, alternati però a tratti più semplici. A seguire ci sarà un lungo falsopiano fino al Pian delle Cinquemiglia, poi comincerà la lunga discesa che ci porterà nel fondovalle e ai due traguardi volanti che saranno collocati in rapida successione, il primo a Popoli al km 161,2 e il secondo a Bussi sul Trino al km 167,6. Poco dopo comincerà la lunghissima salita finale: infatti gli ultimi 45 km saranno quasi tutti a salire, anche se intervallati da un tratto centrale piuttosto semplice tanto che sono stati identificati ben due Gran Premi della Montagna. Il primo sarà collocato a Calascio al km 192,9 della corsa e sarà di seconda categoria, al termine di un tratto già decisamente lungo ma piuttosto regolare, sia pure con una punta di pendenza massima fino al 10%. Dopo il Gpm niente discesa, un breve falsopiano e al massimo qualche contropendenza e poi si attaccherà lascesa finale verso il Gran Sasso e larrivo a Campo Imperatore, naturalmente di prima categoria. Questultima parte dell’ascesa sarà a dire il vero irregolare, ma negli ultimi 7 km il gioco si farà duro, con numerosi tratti oltre il 10% e punte fino al 13%, senza dimenticare che si arriverà a 2135 metri di quota, per cui per la prima volta in questo Giro dItalia anche laltitudine potrà giocare un ruolo importante. Un finale dunque durissimo, negli ultimi chilometri sarà grande spettacolo!