Con lo scudetto vinto ieri sera, Massimiliano Allegri diventa il terzo allenatore più vincente nella storia della Juventus: il livornese si è laureato campione dItalia per la quarta volta (consecutiva) agganciando il mito Carlo Carcano, artefice dei primi quattro titoli del quinquennio negli anni Trenta. Un Allegri che al momento ha il 100% di realizzazione e si piazza alle spalle dei soli Marcello Lippi (5 scudetti) e Giovanni Trapattoni (6), e che continua a ridurre le distanze dalla seconda piazza occupata dal viareggino per trofei messi in bacheca. Allegri ne ha 9, per Lippi sono 13; comanda ancora Trapattoni con 9, ma va detto che il tecnico di Cusano Milanino ha allenato la Juventus in unepoca in cui la Supercoppa Italiana non esisteva ancora, e visti i 6 tricolori qualcosa in più avrebbe potuto vincere. Adesso resta da capire se Allegri resterà al timone dei bianconeri anche nella prossima stagione; con questo ritmo arriverebbe in due campionati a superare Lippi per vittorie ottenute in Serie A (ne ha 113 contro le 158 del viareggino, comanda sempre Trapattoni con 213). In più, a questo allenatore capace di riscrivere la storia del club mancherebbe la Champions League, dettaglio non secondario (agg. di Claudio Franceschini)



ALLEGRI ESALTA PINSOGLIO

Roma Juventus è terminata col risultato di 0-0, ma questo è bastato ai bianconeri per vincere il settimo Scudetto consecutivo. I bianconeri sono ancora una volta campioni d’Italia ed è fondamentale il messaggio mandato da Massimiliano Allegri, in grado di esaltare un gruppo che aveva bisogno sicuramente di vivere un’altra serata come questa. Il tecnico bianconero alla fine della gara ha parlato a Premium Sport, sottolineando anche l’importanza del gruppo: “Devo fare un nome? Non mi piace dare voti ai singoli, ma voglio dire che sono molto soddisfatto di Carlo Pinsoglio. Arrivava da due stagioni un po’ complicate ed è stato fondamentale nello spogliatoio”. Queste poche parole del tecnico bianconero fanno capire come siano fondamentali i particolari in un ambiente abituato a vincere e che per l’ennesima volta porta a casa un titolo meritatissimo. I bianconeri hanno scritto la storia con il settimo Scudetto consecutivo, una cosa che difficilmente qualcuno riuscirà a rifare. (agg. di Matteo Fantozzi)



FESTA PER I BIANCONERI

La Juventus festeggia con una giornata di anticipo il settimo scudetto consecutivo. Nel secondo tempo calano i ritmi anche a Marassi, anche se il Napoli resta pericoloso: una combinazione tra Mertens e Lorenzo Insigne porta al tiro ravvicinato lo scugnizzo di Frattamaggiore, bravissimo Belec a parare. Intorno alla mezzora le cose cambiano: allOlimpico Radja Nainggolan si fa espellere con due ammonizioni a distanza di pochi minuti, a Genova però Arkadiusz Milik appena entrato trova il sinistro giusto per battere finalmente Belec e portare il vantaggio il Napoli. Sbloccata la partita, i partenopei attendono notizie interessanti da Roma dove la Juventus cerca di abbassare i ritmi, avendo la superiorità numerica, e limitare così i rischi per condurre in porto quel pareggio che già stasera le darebbe lo scudetto, senza dover aspettare la matematica. Il tempo scorre, al Ferraris anche qualche intemperanza dei tifosi con il presidente Ferrero che deve andare sotto la gradinata Sud per cercare di placare gli animi; a Roma invece continua a succedere molto poco, girandola di cambi ma anche alla Roma il pareggio sta benissimo e dunque i giallorossi non affondano, con il tempo che scorre. Le emozioni sono solo a Napoli, dove Insigne impegna Belec; anche i partenopei però abbassano il baricentro avendo fatto il loro dovere, e sapendo che a meno di una goleada improbabile anche la sconfitta della Juventus non sposterebbe nulla. Tuttavia al minuto 80 arriva il raddoppio di Raul Albiol con la specialità della casa, il colpo di testa su angolo di Mario Rui. Non basta nemmeno questo: allOlimpico finisce pari, la Juventus vince lo scudetto. (agg. di Claudio Franceschini)



INTERVALLO: ANCORA 0-0

In questo momento, cioè allintervallo delle due partite, la Juventus avrebbe vinto lo scudetto: il doppio 0-0 sancisce il punto che serve ai bianconeri per uffcializzare già questa sera il settimo titolo consecutivo, ma la Juventus potrebbe anche perdere perchè il Napoli non sta battendo la Sampdoria. Tante emozioni a Marassi, decisamente meno a Roma: la Juventus sta per il momento contenendo il ritmo e lascia sfogare una Roma che si sta dimostrando superiore, ma che non ha ancora creato grandissime occasioni dalle parti dellex Szczesny. Partita che rischia di diventare spigolosa (bravo Tagliavento nel gestire i cartellini), mentre al Ferraris cè un discusso gol annullato a Mertens per fuorigioco (il Var non ha sciolto le riserve, e dunque è rimasta la decisione originaria) e una traversa di Gian Marco Ferrari. Se le partite dovessero finire in questo modo, la Juventus avrebbe lo scudetto con una settimana di anticipo ma mancano ancora 45 minuti su entrambi i campi, dunque non resta che aspettare (agg. di Claudio Franceschini)

INIZIANO LE DUE PARTITE

Siamo pronti a vivere una serata di Serie A che potrebbe consegnare lo scudetto alla Juventus, e con il Napoli che spera quantomeno di tenere aperto il discorso fino allultima giornata. Come detto le due squadre giocano in contemporanea: lultima volta che è successo era un turno infrasettimanale, la 33^ giornata. La Juventus pareggiava clamorosamente a Crotone, ripresa da una rovesciata di Simy; nel frattempo il Napoli andava sotto due volte al San Paolo contro lUdinese, ma trovava la grande reazione e vinceva 4-2. La Juventus scendeva a 4 punti di vantaggio, ma quattro giorni più tardi perdeva in casa contro i partenopei e sembrava consegnare loro lo scudetto. Non è andata in questo modo per quanto abbiamo già descritto; va allora ricordato quanto detto da Maurizio Sarri e Marek Hamsik, che hanno sottolineato la mentalità. Dopo aver battuto la Juventus, il Napoli ha fatto un punto nelle due giornate seguenti: vero che ha giocato dopo i bianconeri ed è rimasto deluso dai risultati degli avversari (soprattutto quello di San Siro), ma avrebbe comunque potuto vincere entrambe l gare. Oggi avrebbe un punto di ritardo, e la Juventus non potrebbe permettersi nemmeno di pareggiare sul campo della Roma. Sarà dunque questa domenica il giorno dello scudetto bianconero? Vedremo: adesso la parola passa ai campi, perchè finalmente si gioca! (agg. di Claudio Franceschini)

LA SVOLTA DELLA STAGIONE

La Juventus che si trova a +6 sul Napoli ed è ad un passo dal settimo scudetto consecutivo si è trovata solo 15 giorni fa sullorlo del baratro. Il punto di svolta nella stagione dei bianconeri è arrivato a San Siro, tra 87 e 89 minuto: una Juventus in superiorità numerica e in vantaggio sullInter si era fatta rimontare nel secondo tempo ed era sotto 2-1, incapace di reagire e visibilmente in crisi mentale dopo aver perso allAllianz Stadium lo scontro diretto che avrebbe invece potuto chiudere i giochi. Lì però è successo qualcosa: forse davvero luscita dal campo di Mauro Icardi ha permesso ai bianconeri di prendere fiducia e alzare il baricentro, forse lInter ha avuto paura o forse è stato tutto casuale. Fatto sta che nel giro di due minuti la Juventus ha vinto la partita: prima unaccelerazione di Juan Cuadrado che ha causato lautorete di Milan Skriniar, poi il colpo di testa di Gonzalo Higuain sulla punizione di Dybala. Da 2-1 a 2-3 in due giri di lancette: la squadra di Massimiliano Allegri è passata da un potenziale sorpasso del Napoli a un +4 confermato anche lindomani, perchè i partenopei affondati nel morale (lo ha confidato anche Maurizio Sarri, raccontando di come la squadra abbia guardato la partita dallhotel di Firenze) hanno perso 3-0 contro la Fiorentina, mollando una presa persa ancor più con il 2-2 interno contro il Torino della settimana seguente. (agg. di Claudio Franceschini)

JUVENTUS VICINA ALLO SCUDETTO: LO VINCE SE…

La Juventus è ad un passo dal settimo scudetto consecutivo, il numero 34 della sua storia (naturalmente non si contano quelli revocati): ormai manca davvero solo la matematica per consegnare il titolo alla squadra bianconera, facendola entrare ancor più nella leggenda. Partiamo con il dire che finalmente Juventus e Napoli giocano in contemporanea, come poche volte è successo questanno (lultima la ricorderemo in seguito, ma non è troppo lontana nel tempo anche se rimane uneccezione rispetto ad un calendario che, a causa degli impegni in Europa, ha sempre allontanato temporalmente le due grandi rivali): alle ore 20:45 di domenica 13 maggio i campioni dItalia affrontano la super sfida dello stadio Olimpico contro la Roma, mentre i partenopei sono di stanza a Marassi contro la Sampdoria. La Juventus dunque è rimasta nella capitale dopo aver vinto (4-0 contro il Milan) la quarta Coppa Italia consecutiva mercoledì sera; quattro giorni più tardi può fare il bis, mettendo a referto quello che sarebbe il quarto double in fila e con . A conti fatti, alla squadra di Massimiliano Allegri non manca nemmeno un punto per festeggiare: al momento la situazione vede la Juventus in testa con 91 punti e sei lunghezze di vantaggio sul Napoli che ha 85 punti. Sappiamo che il doppio confronto è in totale parità, perchè ognuna ha vinto 1-0 sul campo dellaltra; a questo punto entra in gioco la differenza reti. Il paradosso è proprio questo: la Juventus tecnicamente avrebbe già vinto lo scudetto, ma non lo può ancora celebrare ufficialmente e deve in ogni caso aspettare.

IL DOPPIO VANTAGGIO DELLA JUVENTUS: CAMPIONE DITALIA SE

Differenza reti che è nettamente a favore della Juventus: la quale ha segnato 84 gol (record assoluto per la società nei campionati a 18 squadre) e ne ha subiti 23 per un +61 che supera il +45 del Napoli (73 gol fatti, 28 subiti). Siccome il secondo criterio per assegnare lo scudetto in caso di parità di punti è la differenza reti, i bianconeri hanno un doppio vantaggio non indifferente: potrebbero anche venire agganciati dal Napoli (cioè perdere due partite con due vittorie partenopee) e festeggiare comunque lo scudetto, perchè lunico modo che la squadra di Maurizio Sarri avrebbe per finire davanti sarebbe quello di girare a proprio favore il computo dei gol segnati e incassati. Chiaramente le combinazioni sono diverse, ma facendo una media possiamo dire che la Juventus dovrebbe sempre perdere 4-0 mentre il Napoli dovrebbe vincere una partita 4-0 e laltra 5-0, visto che con differenza reti pari gli azzurri avrebbero anche la necessità di segnare più gol della Juventus. Dunque se possiamo anche pensare ipoteticamente a una sconfitta netta contro la Roma e a una goleada del Napoli a Genova, lultima giornata vede la Juventus impegnata in casa contro il Verona: già è complicato immaginare che perda, figuriamoci incassando quattro o cinque gol. Tuttavia nel calcio mai dire mai, ed è il motivo per cui giustamente i bianconeri non hanno festeggiato domenica scorsa, quando pure tutti questi fattori le hanno cucito quasi tutto lo scudetto sulle maglie.