La decima tappa del Giro d’Italia 2018, da Penne a Gualdo Tadino per 239 chilometri, è stata vinta dallo sloveno Matej Mohoric davanti al tedesco Nico Denz al termine di una volata e di una bella fuga, portata avanti dallo stesso Motoric. Soprattutto però c’è stata la crisi di Esteban Chaves, che è crollato completamente: il corridore colombiano, secondo fino a oggi nella classifica generale, ha vissuto una giornata no e ora dovrà abbandonare le sue ambizioni di vittoria finale. Per iil resto Simon Yates rimane in maglia rosa, secondo Tom Dumoulin che ha anche forato ma si è ripreso alla grande, terzo Thibout Pinot e quarto Domenico Pozzovivo che ha guadagnato una posizione in classifica generale, quinto la sorpresa di questo Giro, il corridore ecuadoregno Richard Carapaz. Per commentare la tappa IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva niente meno che Francesco Moser.



Successo dello sloveno Mohoric al Giro, una vittoria meritata? Ha fatto lui la tappa, diciamo che ha meritato di vincerlo vincendo anche in volata questa frazione del Giro. Bravo anche il tedesco Denz, un secondo posto di valore. Un secondo posto di valore, sia lui che Mohoric sono giovani e avranno tempo di migliorare ancora.



Si aspettava una tappa così importante per il Giro? Come si spiega questo crollo di Chaves? In effetti è stata una tappa importante con Chaves che ha ceduto letteralmente. Ha detto che non ha trovato la forza, ha trovato la giornata no, non ha resistito agli attacchi che gli hanno portato i suoi avversari e ha preso questo ritardo così importante dai suoi avversari.

Yates sembra essere sempre più il padrone della corsa rosa, sarà difficile superarlo? E’ forte, sta attraversando un grande momento di forma, oggi ha preso anche l’abbuono. E’ un momento molto positivo per lui.



Dumoulin è stato sfortunato ma è sempre lì a 41 secondi… Sì, è rientrato nel gruppo dei migliori ed è pronto a giocarsela per la conquista del Giro.

Pinot e Pozzovivo intanto tengono, cosa potranno fare? Bisognerà vedere cosa succederà sabato sullo Zoncolan che potrebbe dire molto a proposito sul futuro del Giro.

Carapaz potrà essere la sorpresa del Giro? Aspettiamo a vedere cosa potrà fare nelle prossime giornate. E’ giovane, potrebbe vincere una tappa o magari anche più di uno.

Che dire invece di Chris Froome? Oggi ha provato anche ad attaccare; ha detto di essere pronto a giocarsi le sue chances nel finale del Gir, avrà anche tante occasioni favorevoli a lui, come la cronometro di Rovereto. 

Se la giocherà anche Fabio Aru? Per il momento non è partito benissimo, ma ha detto che è pronto a venire fuori nel finale. E’ vero che l’anno scorso al Tour perse terreno nella parte conclusiva della corsa francese… Quest’anno al Giro potrebbe essere il contrario, con un grande Aru che potrebbe venire fuori nelle ultime giornate della corsa rosa!

(Franco Vittadini)