Considerando quanto accaduto nei 180 minuti, forse il Bayern Monaco avrebbe meritato la qualificazione più del Real Madrid, ma nel calcio vince chi fa più gol e mai come quest’anno la squadra di Zidane ha dimostrato di saper essere una squadra cinica e concreta nei momenti in cui bisogna portare il fieno in cascina. Al di là degli episodi arbitrali – anche oggi l’arbitro ha dato una mano non indifferente alle merengues non concedendo un calcio di rigore ai bavaresi per un fallo di mano di Marcelo dentro l’area – il Real ha sfruttato nel migliore dei modi gli errori degli avversari, in particolare la papera colossale di Ulreich che non è riuscito a raccogliere il pallone sul banalissimo retropassaggio di Tolisso. Il sostituto di Neuer litiga con se stesso e inciampa maldestramente, per Benzema diventa un gioco da ragazzi ribadire il pallone in rete con i giocatori del Bayern allibiti di fronte al grossolano errore del loro estremo difensore che di fatto ha consegnato la qualificazione ai rivali. Per il terzo anno di fila il Real Madrid disputerà la finale di Champions League e andrà a caccia di una clamorosa tripletta, l’ultimo ostacolo verso la conquista della coppa dalle grandi orecchie sarà una tra Roma e Liverpool che si daranno battaglia allo Stadio Olimpico. Per le squadre di Di Francesco e Klopp si tratterà di un’occasione unica e forse irripetibile, visto che mai come quest’anno i blancos sono apparsi così vulnerabili e battibili. Del resto in Spagna la Liga non ha mai avuto storia con il Barcellona che ha dominato dalla prima all’ultima giornata, e già agli ottavi di Champions le merengues hanno rischiato contro il PSG, per non parlare di quanto accaduto ai quarti con la Juventus che ha sfiorato i supplementari e la grande impresa al Bernabeu. A 73 anni Jupp Heynckes non riesce a bissare il triplete del 2013 e in Champions si ferma a un passo da Kiev dopo aver trionfato in Bundesliga, il tecnico tedesco avrebbe meritato comunque un’uscita di scena più gloriosa.
LE DICHIARAZIONI
Le parole di Zinedine Zidane, allenatore del Real Madrid, nel dopo-gara: “Possiamo essere soddisfatti del risultato raggiunto anche se in alcune fasi abbiamo sofferto troppo, ma è proprio questo il bello del calcio, senza pathos sarebbe uno sport tristissimo. Venivamo dal 2 a 1 dell’andata in trasferta, purtroppo quando subisci un gol a inizio gara tutto diventa più difficile, in particolare quando devi affrontare una grande squadra come il Bayern Monaco, esattamente come erano grandi squadre Juventus e PSG. Dobbiamo essere orgogliosi di noi, siamo arrivati in finale al termine di un percorso difficilissimo, nessun’altra squadra ha avuto un commino complicato come il nostro. Sono contento per la doppietta di Benzema e per le parate di Navas che hanno salvato il risultato. Adesso penseremo a riposarci per la finale”.
In casa Bayern Monaco prende la parola Mats Hummels: “Abbiamo letteralmente regalato due gol a una squadra come il Real Madrid davanti agli occhi di tutto il mondo, visto che una semifinale di Champions League è seguita da centinaia di milioni di persone. Errori che abbiamo pagato a carissimo prezzo e che non ci volevano, abbiamo giocato meglio degli avversari sia all’andata che al ritorno e meritavamo di passare, purtroppo non siamo riusciti a capitalizzare le occasioni create a differenza dei blancos che ci hanno punito ogni volta che ne hanno avuto la possibilità. A questi livelli non puoi permetterti di sbagliare, anche la più piccola sbavatura può impedirti di primeggiare in Europa”.
REAL MADRID BAYERN MONACO, GOL E HIGHLIGHTS: IL VIDEO DELLA PARTITA