Antonio Conte sulle prime pagine dei giornali: non solo per l’ormai probabile addio al Chelsea, ma pure per il qui pro quo ben interpretato dal geniale Maurizio Crozza rispetto all’indicazione a prossimo premier del professor Giuseppe Conte da parte di Movimento 5 Stelle e Lega. L’occasione è andata in scena a Che fuori tempo che fa, da Fabio Fazio, dove Crozza nei panni di Antonio Conte ha sguazzato in quello che altro non è se non un equivoco bello e buono, sentendosi incaricato dell’ingrato compito – è il caso di dirlo! – di guidare il prossimo governo. “Io, Antonio Conte, tecnico-tattico-motivazionale”, ha esordito il comico, “che ho appena finito la Premier League…mi vogliono fare Premier con la Lega Nord. Io ho pauraaaa! E’ agghiancianteeee!!!”. Dinanzi alle proteste di Fazio, che gli ricordava che il vero premier in pectore era un giurista, Crozza-Conte ha replicato:”E’ una vergogna: mi si accusa di essere un tronista. E non sono ancora arrivato a Palazzo Gigi (e non Chigi, ndr). Comunque devo ancora parlare di soldi con il presidente della Figc, Mattarello!”. Cliccate qui per il video dell’imitazione! (agg. di Dario D’Angelo)
CONTE, CHELSEA VERSO L’ADDIO
Ancora 48 ore e conosceremo il futuro di Antonio Conte che, molto probabilmente, non sarà al Chelsea. Dopo due anni di successi con i Blues l’esperienza a Londra dell’ex allenatore della Juventus e della Nazionale sembra essere arrivata ai titoli di coda. Non sono bastati due trofei in due stagioni (una Premier League e una FA Cup) a ritrovare un feeling con la società andato smarrito nel corso della sessione di mercato estiva dello scorso anno. Come riporta La Repubblica, è stato già fissato per un incontro tra Conte e il Chelsea per stabilire i dettagli di un addio che sembra ormai scontato. Sul piatto ballano 10 milioni di euro, cioè l’ingaggio che Conte percepirebbe restando in panchina fino al 2019 come da contratto, più quelli della clausola che lo tutelava in caso di divorzio anticipato. Al momento l’ipotesi più credibile per il futuro di Conte pare essere quella di un anno sabbatico in attesa che si liberi una panchina di un top club europeo. Ma quanto a lungo resisterà Antonio senza pallone? (agg. di Dario D’Angelo)
ANTONIO CONTE E IL CHELSEA VERSO L’ADDIO
Antonio Conte e il Chelsea, una storia damore che può terminare dopo due stagioni. Arrivato nellestate 2016 dopo la più che positiva esperienza sulla panchina della Nazionale italiana, il tecnico italiano ha riportato alla vittoria i Blues: trionfo in Premier League 2016-2017 al termine di una cavalcata straordinaria dopo un avvio di stagione non entusiasmante (si parlò anche di esonero dopo cinque giornate, ndr). In questa stagione però il Chelsea non si è ripetuto: fuori dalla qualificazione in Champions League con il quinto posto, 70 punti in 38 partite. Una stagione che può comunque essere considerata positiva per il tecnico, che ha condotto la formazione londinese alla vittoria in FA Cup contro il Manchester United del rivale storico Josè Mourinho. Nonostante ciò però il Chelsea e lallenatore hanno intenzione di divorziare
QUALE FUTURO PER ANTONIO CONTE?
“Se resto? La mia posizione non cambia, rimane la stessa. Non ho voluto ascoltare proposte perché da gennaio la mia decisione di rispettare col Chelsea il contratto è stata chiara. Rimango su questa posizione, in due anni ho dimostrato di essere un vincitore seriale, nonostante le difficolta”, queste le parole di Antonio Conte riportate da tuttomercatoweb.com. Il tecnico rivendica i suoi meriti, ma apre inevitabilmente all’addio: un addio da vincente, come è nel suo stile. Se il Chelsea sembra intenzionato a puntare su Maurizio Sarri, tecnico vicino alla separazione con il Napoli, il futuro di Conte resta ancora enigmatico. Accostato ad un ritorno sulla panchina della Nazionale italiana, poi occupata da Roberto Mancini, il nome di Conte potrebbe tornare di moda per due squadre: il Napoli, che però sembra orientato su Carlo Ancelotti, e il Milan. I rossoneri hanno cercato in diverse occasioni di portare a Milano l’ex tecnico della Juventus e non è da escludere che Fassone e Mirabelli ci provino nonostante il recente rinnovo di Gennaro Gattuso…