un momento delicatissimo in casa Milan, con l’UEFA che potrebbe decidere di estromettere i rossoneri dalle competizioni europee dopo la grande fatica fatta per raggiungere un posto in Europa League. Della situazione ha parlato anche Andrea Di Biase, senior partner di Calcio e Finanza, ai microfoni di MilanNews. Esperto appunto di finanza è riuscito a tracciare un profilo abbastanza preciso di quello che sta accadendo. Questi ha sottolineato: “Non mi aspettavo che accadesse tutto questo. Credevo che la UEFA concedesse il settlement alla società. Il fatto che Elliott avesse preso impegno scritto nell’aiutare il Milan mi faceva pensare potessero esserci condizioni giuste per una risposta positiva. I contenuti di questo accordo si sapeva potessero essere severi, ma il resto non è andato secondo quanto stabilito”. Le prossime ore potrebbero essere davvero importanti per il futuro del Milan e sarà decisamente importante capire anche quali saranno le ripercussioni immediate. Andrea Di Biase specifica: “Ora Mr. Li deve dare delle spiegazioni”. (agg. di Matteo Fantozzi)



IPOTESI RIFINANZIAMENTO DEL DEBITO IN TEMPO RECORD?

La doccia fredda del rinvio a giudizio da parte dellUEFA, le incognite sul mercato, le offerte a Donnarumma e Suso che andranno valutate non solamente dal punto di vista tecnico ma anche dei conti: sono giorni frenetici per il Milan e per il suo ad, Marco Fassone, che, dopo essersi detto amareggiato per la decisione della massima istituzione calcistica europea, e le possibili sanzioni comminate alla società di Via Aldo Rossi, ora cerca di uscire da questo cul de sac, incalzato anche dai suoi stessi tifosi. Ieri, in conferenza stampa, le sue parole avevano fatto pensare a qualcuno che il Milan avrebbe fatto causa allUEFA ma così non sarà, e non sarebbe nemmeno una strategia saggia: Fassone ha tirato in ballo i legali per capire se ci siano ancora margini di trattativa prima del giudizio, che dovrebbe arrivare intorno a metà giugno, e come ipotizzano oggi alcuni quotidiani la strada potrebbe essere quella di un rifinanziamento a tempo di record che faccia cambiare idea ai giudici del Tas o che comunque porti a pene più lievi. In questo mese, infatti, Yonghong Li dovrebbe cercare un modo di rifinanziare il prestito del fondo Elliott, ma avrebbe bisogno di circa 500 milioni e pare che vi siano anche delle offerte sul tavolo dellad rossonero che andrebbero accettate in tempi velocissimi per poi ripresentarsi dalla camera giudicante a giugno con una situazione di maggiore stabilità. (agg. di R. G. Flore)



MISTERI SULLE GARANZIE DEL FONDO ELLIOTT

E un Milan quasi tramortito quello che si è svegliato il giorno dopo lavviso dellUefa. La Federazione ha respinto il settlement agreement dopo aver detto no al volutary agreement, ed ora in via Aldo Rossi attendono di capire di che morte devono morire. Molti sono gli addetti ai lavori che hanno storto il naso di fronte a tale decisione della Federazione, apparsa forse un po troppo severa, a cominciare dallamministratore delegato rossonero, Marco Fassone (le cui parole potete trovarle più in basso), arrivando fino alle dichiarazioni di Xavier Jacobelli, stimato giornalista sportivo, nonché direttore del quotidiano Tuttosport. Attraverso le colonne del proprio giornale ha rivolto una serie di domande allUefa, interpretando di fatto il volere di molti tifosi rossoneri: «Elliott è uno dei fondi più ricchi del mondo: lUefa dica chiaramente perché le garanzie non le bastano. E perché, in materia di fair play finanziario, sembra di essere nella fattoria degli animali dove tutti sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri. Decisamente legittime le due domande, soprattutto la seconda, con un chiaro riferimento ai vari Manchester City e Paris Saint Germain, squadre che sembrano avulse da ogni regola in materia di fair play finanziario. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PROSSIMA STAGIONE GIA’ COMPROMESSA?

Non poteva esserci notizia peggiore per il Milan e per i suoi tifosi. Nelle scorse ore è giunta la comunicazione ufficiale dellUEFA, circa la bocciatura del settlement agreement richiesto dai rossoneri, e che ora valuterà eventuali sanzioni. Diversi gli scenari, da un avviso, ad una pena pecuniaria, passando per una limitazione della rosa in Coppa, fino al blocco del mercato per due sessioni e allesclusione dallEuropa. Scenari che vanno dal poco preoccupante allinquietante, in particolare, le ultime due opzioni. Il blocco del mercato sarebbe infatti molto deleterio per la compagine di via Aldo Rossi, squadra che appare ancora un cantiere aperto. Se è vero che durante il calciomercato della scorsa estate il Milan ha acquistato molti giocatori, è vero anche che a Gattuso servirebbe come il pane un centravanti macina-gol, viste le possibili partenze di Kalinic e André Silva. Inoltre, lundici titolare è ancora carente sulle due corsie, a cominciare dalla fascia sinistra, con Ricardo Rodriguez che non ha convinto, senza dimenticarsi che Conti viene da una stagione praticamente di inutilizzo, e dovrà quindi essere testato. Tante incognite, che vanno ad aggiungersi ad un morale che sta scivolando sempre più in basso: Gattuso avrà un bel da fare anche lanno prossimo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FASSONE: “AMAREZZA E SORPRESA”

Sorpresa ed amarezza, queste le parole usate dallamministratore delegato del Milan, Marco Fassone, nel commentare la decisione dellUefa, che dopo il voluntary agreement ha bocciato anche il settlement agreement, e ora minaccia di far fuori dallEuropa la stessa società rossonera. «Cè sorpresa e amarezza perché mi attendevo che la Uefa ci offrisse un settlement agreement le parole del numero due di via Aldo Rossi – perché da quando cè il financial fairplay cè sempre stata la concessione del settlment, c’è stato un solo caso in passato con una società russa, non di primissimo livello, che è stata rimandata. LUefa ha rigettato il settlement perché non è stato rifinanziato il debito con Elliot, rendendo il futuro societario molto incerto, «Ma questa ipotesi prosegue Fassone – non tiene conto della nostra proposta di sentire il nostro finanziatore che è Elliott che ha garantito anche per scritto una continuità dellazienda, ma anche ai continui adempimenti della proprietà del Milan. Fassone ammette di esserci rimasto male, e di aver passato tutto nelle mani dei legali, «Averci deferito rappresenta un danno importante sotto il profilo dellimmagine, valuteremo con grandissima attenzione. Lad conclude sottolineando il fatto che le sanzioni che il Milan dovrà pagare, riguardano violazioni «che vanno dal 2014 al 2017 quindi la proprietà era assolutamente diversa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FIORENTINA IN EUROPA?

Il deferimento del Milan alla camera giudicante del CFCB dell’UEFA per la mancata approvazione del settlement agreement potrebbe avere conseguenze importanti anche per le prossime Coppe Europee. Nel caso in cui l’UEFA usasse il pugno di ferro contro i rossoneri, a beneficiarne sarebbe la Fiorentina: con la squadra di Gattuso fuori dalle competizioni europee, i viola subentrerebbero partendo dai turni preliminari (sarebbero tre) in Europa League. A trarne vantaggio sarebbe anche l’Atalanta, chiamata al momento proprio ad affrontare la fase preliminare della competizione. Col Milan escluso dalle Coppe, i bergamaschi inizierebbero la competizione dalla fase a gironi, esattamente come fatto quest’anno. (agg. di Fabio Belli)

CLUB DEFERITO ALLA CAMERA ARBITRALE

Arriva anche il comunicato ufficiale dellUefa, circa la decisione della stessa federazione europea di rimandare al mittente il settlement agreement presentato dal club di via Aldo Rossi nelle scorse settimane. Come si legge, il Milan è stato deferito «alla camera giudicante del CFCB per la violazione delle norme del fair play finanziario ed in particolare per la violazione della regola del pareggio di bilancio, la cosiddetta break-even rule. Grave quindi lo zero mancante fra le entrate e le uscite, cosa che lUefa non può ignorare. A far storcere il naso alla camera di investigazione, dopo «un attento esame di tutta la documentazione e delle spiegazioni fornite dalla società, vi sarebbero in particolare i molti dubbi legati alle «incertezze sul rifinanziamento del prestito e sul rimborso delle obbligazioni, che il Milan deve portare a termine entro il prossimo ottobre del 2018. La camera giudicante prenderà una decisione in merito alla sanzione a cui la società di via Aldo Rossi sarà sottoposta, e quindi la comunicherà a tempo debito alla stessa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

BOCCIATO IL SETTLEMENT AGREEMENT

Milan fuori dalle Coppe? Tensione in casa rossonera, la UEFA ha bocciato il settlement agreement: dopo aver escluso la possibilità di voluntary agreement, lorganismo europeo ha rispedito al mittente anche il patteggiamento proposto dalla dirigenza rossonera. E ora sono guai, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: il Milan andrà a processo e rischia pesanti sanzioni. Dallo stop al mercato alle limitazioni della rosa, passando per una pesante multa e, addirittura, lesclusione dallEuropa League. La decisione definitiva arriverà a metà giugno e lo scenario richiama in causa anche Atalanta e Fiorentina, che trarrebbero vantaggio dalleventuale esclusione dalle Coppe del Diavolo. Il club meneghino è stato informato nel tardo pomeriggio, con la UEFA che ha tentato in ogni modo di prolungare i tempi per ricevere delle garanzie su rifinanziamento, proprietà e ricavi futuri. Il termine ultimo però è definitivamente scaduto

MILAN FUORI DALLE COPPE?

Sono tre le motivazioni che hanno spinto la Uefa al rinvio a giudizio del Milan: in primis, sottolinea La Gazzetta dello Sport, le troppe incertezze sul rifinanziamento che non si è concluso e che non si sa ancora se verrà concluso. In secondo luogo, le troppe incertezze sullazionista di riferimento: parliamo del famoso mister Li, coinvolto in numerosi scandali negli ultimi tempi, ma anche di Elliot, che potrebbe subentrare ma ancora non si conosce bene con che ruolo. Infine, le troppe incertezze riguardo i ricavi futuri: nel mirino in particolare i ricavi cinesi, con la Uefa che ha sottolineato che il piano del Milan fa riferimento a entrate che non hanno conferma, soprattutto dal momento che il mercato cinese non è ancora partito. Sono diversi gli scenari che potrebbero riguardare il club di Milano: dalla sanzione soft (limitazioni della rosa o una multa) a quelle un po più problematiche (stop al mercato), fino a quella da evitare, ovvero lesclusione dalle Coppe. Questultimo sarebbe un enorme danno di immagine ed economico pr il Milan