Serena Williams non avrà un seeding al Roland Garros 2018: la notizia, che era comunque nell’ aria, è arrivata quando la Federtennis francese ha confermato che le teste di serie (negli Slam sono 32) saranno formate ancora una volta tenendo conto dellattuale ranking Wta, e dunque della classifica che si è creata da lunedì in seguito agli Internazionali dItalia. Serena Williams a oggi è la numero 454: evidentemente dunque non potrà fare parte del seeding, anche se per entrare nel tabellone potrà usufruire della speciale regola di protezione del ranking. La quale, molto brevemente, stabilisce che una giocatrice possa far valere, ad almeno un anno dallo stop e per un massimo di due Slam e due Premier Mandatory (Indian Wells, Miami, Madrid e Pechino) la classifica che aveva al momento delluscita dal circuito, dovuta a infortunio (in questo caso maternità) e di almeno sei mesi. Poichè Serena era la numero 1 al mondo allepoca, è ampiamente allinterno dei requisiti; potrà dunque contare su questa regola per partecipare al Roland Garros, ma il sorteggio del tabellone potrà piazzarla anche al primo turno contro una testa di serie, anche una delle primissime (per esempio la numero 1 Simona Halep o Garbine Muguruza, che lha battuta in finale due anni fa).
LA POLEMICA SUL RANKING
Il ranking protetto non è certo discussione delle ultime ore: se ne era parlato nella circostanza straordinaria dellaccoltellamento in campo subito da Monica Seles, quando la Wta aveva pensato di congelare la sua prima posizione mondiale. Praticamente tutte le giocatrici – ad eccezione di Gabriela Sabatini – si erano dichiarate contrarie, ma nonostante questo per un certo periodo la jugoslava (naturalizzata americana) aveva comunque condiviso la prima posizione della classifica con Steffi Graf. Questa volta invece le avversarie di Serena Williams hanno mostrato solidarietà: da Simona Halep a Elina Svitolina passando per Maria Sharapova – una delle maggiori rivali dellamericana – il coro a favore di un seeding in caso di rientro dalla maternità ha trovato supporto a volte anche esagerato (appare fuori luogo la polemica di Nancy Armour, giornalista di USA Today, che ha parlato di una punizione per la scelta di avere un bambino). Tuttavia, la Federazione francese ha risposto in maniera negativa: forse meglio così, nel senso che se la decisione fosse stata diversa si sarebbe aperto il contenzioso su quale testa di serie assegnare alla Williams, e dunque quale (o quali) giocatrice punire. Dopo tutto, se il seeding deve rispecchiare la parola del campo nellultimo periodo, Serena non gioca da oltre un anno e, per quanto fosse numero 1 allepoca, oggi non può di certo esserlo.
IL RITORNO DI SERENA WILLIAMS
Mentre va detto che una modifica al regolamento è in fase di studio ma non potrà entrare in vigore prima del 2019, Serena Williams ha twittato la notizia del test andidoping effettuato lunedì: sono orgogliosa di contribuire a tenere lo sport pulito, anche se mi controllano da numero 454 del mondo ha scritto. Il Roland Garros non sarà il primo tentativo di rientro per la 23 volte campionessa Slam: ferma da gennaio 2017 – a settembre ha dato alla luce Alexis Olympia – a febbraio ha giocato il doppio (ovviamente con la sorella Venus) nei quarti di Fed Cup contro lOlanda, perdendo 6-2 6-3. Da allora non si è più vista, tanto che il suo storico coach (ed ex fidanzato) Pat Mouratoglou ha ammesso come lamericana sia tornata in campo troppo presto. Ad ogni modo la Williams ha tutto per tornare a vincere: le manca uno Slam per eguagliare il record di 24 che appartiene a Margaret Court, e può consolarsi con il pensiero che Kim Clijsters, dopo la maternità, ha vinto ben tre Major (due Us Open e un Australian Open). Sicuramente contro lamericana gioca letà: rientrare a quasi 37 anni non è facile per nessuno, nemmeno per una leggenda del tennis come lei abituata a dominare sempre e comunque in vari periodi.