La diciottesima tappa da Abbiategrasso a Prato Nevoso ha visto il successo del tedesco Maximilan Schachmann, che ha preceduto Ruben Plaza di 10 secondi e Mattia Cattaneo di 16, suoi compagni di una fuga cominciata all’inizio di questa frazione del Giro d’Italia 2018. La vera notizia però è che la maglia rosa Simon Yates per la prima volta è andato in difficoltà e ha pagato nel finale 28 secondi rispetto a Tom Dumoulin, Domenico Pozzovivo e Chris Froome. In classifica Yates ha ora 28” di vantaggio su Dumoulin, 2’43” su Pozzovivo e 3’22” su Froome. Domani il tappone con arrivo a Bardonecchia, poi quello di Cervinia, due tappe che decideranno il Giro. Vedremo se Yates resisterà ai probabili attacchi dei suoi avversari. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito l’ex corridore Gianni Motta. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Come giudica questa tappa? Molto interessante, una tappa che ha riaperto il Giro.

Cosa pensa della crisi di Yates? Una cosa che può capitare, in fondo ha perso solo 28 secondi. Non mi sembra una cosa da sottolineare tantissimo nell’economia generale del Giro. E’ sempre lui il favorito.

Dumoulin è sempre il principale rivale del corridore inglese? Direi proprio di sì, mi sembra quello in grado di metterlo più in difficoltà. La vittoria finale del Giro sarà un duello tra lui e Yates.

Cosa potranno fare Froome e Pozzovivo nei prossimi giorni? Froome a questo punto vorrà giocarsi le sue chance. Pozzovivo sta correndo molto bene, è da ammirare. Sarebbe bello se lottasse per il successo finale, ma non credo che questa cosa sia possibile. Non penso proprio poi che ci possa essere un’alleanza tra i big.

Sky domani potrebbe fare corsa dura già dall’inizio della tappa? Penso proprio che la Sky lo farà, per favorire Froome e aiutarlo a recuperare in classifica. Sarà questa la tattica di una grande squadra come Sky in una tappa difficile come quella di Bardonecchia, che potrebbe essere molto importante senza trascurare però la tappa di Cervinia.

Per Schachmann successo meritato, grande prova la sua? Una bella vittoria, ma c’è da dire che l’hanno lasciato andare. Era fuori classifica e il gruppo dei migliori non ha inseguito la fuga. Bravi anche Cattaaneo e Plaza, hanno fatto una bella tappa ma pure per loro vale lo stesso discorso fatto per Schachmann.

Cosa pensa infine di Aru? Mi dispiace veramente per Aru, non è proprio il suo Giro. A questo punto non lo vedo in grado di fare grandi cose nelle prossime due tappe di montagna. Penso che debba rivedere i suoi programmi per questa stagione. Sarebbe ideale fare il Tour, prepararsi per la corsa francese per fare bene. Altrimenti sarebbe un’annata persa per Aru. (Franco Vittadini)