Roberto Mancini è pronto a prendersi sulle spalle la Nazionale azzurra dopo che è stato nominato commissario tecnico dell’Italia. L’allenatore oggi in allenamento ha utilizzato al centro del tridente Mario Balotelli, al momento in scadenza di contratto col Nizza deve essere assolutamente rilanciato perché può considerarsi un’arma importante per gli azzurri. Supermario non veste la maglia della nazionale da quattro anni, senza aver mai ricevuto un’occasione né nella gestione di Antonio Conte né in quella di Gian Piero Ventura. E se l’avventura al Mondiale 2014 in Brasile era stata un fallimento come per tutti gli azzurri, nonostante Mario Balotelli avesse segnato il gol della vittoria contro l’Inghilterra unico successo in quella competizione, all’Europeo 2012 invece aveva trascinato gli azzurri allora di Cesare Prandelli alla finale poi persa contro la Spagna. Roberto Mancini ha dato nuova fiducia a Mario Balotelli che ora a 28 anni ha capito che è giunto il momento di prendersi davvero una maglia da titolare nella nazionale azzurra. (agg. di Matteo Fantozzi)
“DE ROSSI COME BUFFON”
Roberto Mancini ha diretto il suo primo allenatore da commissario tecnico della nazionale. Ovviamente le domande dei giornalisti sono state indirizzate tutte sui grandi big che sembrano ormai aver detto addio alla maglia azzurra. Se Mancio ha tenuto le porte aperte a Gigi Buffon altrettanto ha fatto per Daniele De Rossi: “Per lui vale lo stesso discorso fatto da Gigi Buffon. Tutti quelli che potranno dare una mano a questa Nazionale saranno convocati, la porta non è chiusa per nessuno. Magari fra otto mesi ci sarà una partita importante e perché non dovrei chiamare chi starà bene? E’ chiaro che dobbiamo lavorare pensando a quello che servirà fra due anni dopo l’Europeo”. Parole importanti quelle di Roberto Mancini che fa capire come guarderà al futuro, ma che se avrà bisogno dei grandi campioni ormai prossimi al ritiro dal calcio giocato ricorrerà a loro senza problemi. Starà poi a Daniele De Rossi, Gigi Buffon e gli altri decidere se accettare o meno l’eventuale convocazione.
“RESTO FIDUCIOSO”
Roberto Mancini ha tenuto il suo primo allenamento con la nazionale italiana, nel classico centro sportivo di Coverciano, alle porte di Firenze. Dopo la seduta, conferenza stampa di rito, durante la quale lo jesino ha guardato al futuro con ottimismo: «Resto fiducioso ha ammesso – penso che questi giocatori possano diventare bravi e darci tanto, molti di quelli che sono qui sono giovani, non hanno giocato molto in Europa, ma faranno esperienza. La cosa certa è che gli azzurri devono tornare ad occupare il prima possibile il ruolo che gli spetta, e bisognerà tornare a vincere fin dalle amichevoli in programma in queste settimane: «Dobbiamo vincere, siamo l’Italia e nonostante le difficoltà bisogna vincere. Non conta che siano amichevoli, fare sempre del nostro meglio e vincere sempre.
BUFFON PUO ESSERE CONVOCATO
Fra i tanti giocatori che potrebbero tornare in pianta stabile in Nazionale, vi sarebbe anche Mario Balotelli, giocatore che Mancini conosce molto bene. A riguardo il ct ha spiegato: «Ci siamo solo salutati, ci sarà tempo per parlarsi e confrontarsi. Di sicuro ora è un po’ più grande e più maturo, ha due bimbi. Questo aiuta. Mario Balotelli è un giocatore particolare ha proseguito – era già da giovane un grande, poi non ha mantenuto. Dipenderà da lui perché sta facendo bene. Deve comportarsi bene, questo sarà importante. Infine un commento su Gigi Buffon, che negli scorsi giorni ha detto chiaramente di aver chiuso con la nazionale per non essere dipeso. Mancini sembra però pensarla diversamente: «Ci ho parlato al telefono, mi ha spiegato le sue intenzioni. Vuole continuare a giocare e chi gioca e sarà tra i migliori può essere chiamato in Nazionale.