Un’impresa d’altri tempi, degna dei fuoriclasse della storia del ciclismo, quella che ha fatto oggi Chris Froome al Giro d’Italia nella Venaria Reale–Bardonecchia. Il ciclista britannico, aiutato anche dalla sua squadra che ha tirato dall’inizio della tappa, è partito a oltre 80 chilometri sul Colle delle Finestre ed è arrivato tutto solo al traguardo sullo Jafferau, lasciando Richard Carapaz a 3 minuti, Thibaut Pinot a 3’07”, Miguel Angel Lopez a 3’12”, soprattutto Tom Dumoulin a 3’23”. Domenico Pozzovivo è arrivato a 8’29” e abbandona i sogni di gloria, ma soprattutto il grande sconfitto di giornata è l’ex maglia rosa Simon Yates, arrivato a 38’51”, mentre Fabio Aru ha alzato bandiera bianca. Per domani si aspetta l’attacco di Dumoulin a Froome: la classifica parla chiaro, Froome ora ha 40 secondi di vantaggio su Dumoulin e 4’17” su Pinot. Il corridore olandese sembra l’unico in grado di mettere in discussione verso Cervinia il successo al Giro di Froome. Per commentare la tappa di oggi abbiamo sentito Gianni Bugno. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Si aspettava questa impresa di Chris Froome? Sinceramente no, ha fatto veramente qualcosa di sensazionale, una cosa da fuoriclasse.
Come collocarla nella storia del ciclismo? È la migliore impresa di Froome, in passato non è mai stato costretto ad attaccare a questi livelli. Stavolta doveva recuperare uno svantaggio molto grande e ha fatto questa impresa!
Quale aggettivo per descriverlo in una parola? Eccezionale!
Quanto è contata la sua squadra in questo successo? Diciamo che l’ha aiutato perché ha tirato molto all’inizio della tappa, facendo subito corsa dura. Froome ha approfittato di questo per lanciare la sua fuga, ma poi ha fatto una selezione da brividi.
Come giudica la prestazione di Dumoulin e cosa potrà fare domani? Ha fatto la sua corsa, domani potrebbe provare ad attaccare, in fondo avrà solo quaranta secondi da recuperare. Ci sarà un dislivello di 4000 metri, Dumoulin potrebbe anche riprendersi la maglia rosa attaccando magari semplicemente negli ultimi 5-6 chilometri della tappa. Il Giro è ancora tutto aperto…
Pinot, Lopez e Carapaz hanno fatto il massimo o potevano aiutare di più? Loro puntano ai piazzamenti, hanno fatto semplicemente la loro corsa!
Yates è crollato: quali i motivi? Ha speso troppo in questo Giro d’Italia, non c’è da stupirsi di quello che è successo.
Cosa dire della crisi di Pozzovivo? Può succedere, è solo una crisi di una tappa. Può capitare nell’economia di una grande corsa a tappe.
Per Aru invece un Giro da dimenticare… Non è stato certamente un bel Giro il suo, avrà qualcosa da rivedere.
Chi vede favorito adesso? Chiaramente Froome, ma è ancora tutto da definire.
Cosa si aspetta dalla tappa di domani da Susa a Cervinia? Dumoulin ovviamente proverà ad attaccare per prendere la maglia rosa. Dovrebbe essere un’altra giornata di ciclismo molto bella, molto interessante. (Franco Vittadini)