Successo dello spagnolo Mikel Nieve nella penultima tappa del Giro d’Italia 2018 che ha consegnato la Corsa Rosa a Chris Froome. Nieve è alla terza vittoria in carriera al Giro d’Italia e l’ha ottenuta proprio nel giorno del suo compleanno. La Susa-Cervinia è stata una tappa ancora una volta incredibile che ha visto la crisi di Thibaut Pinot, fino a ieri terzo nella generale. Per il resto è rimasto tutto sostanzialmente inalterato e questo Giro 101 che terminerà domani con la tappa a Roma si appresta a celebrare il trionfo di Chris Froome. Per il corridore britannico, quattro volte vincitore al Tour, è il primo successo al Giro. Un Giro vinto con la stupenda tappa di ieri e un acuto da fuoriclasse del ciclismo. Froome ha ora un vantaggio di 46 secondi su Tom Dumoulin, 4’57” sul colombiano Miguel Angel Lopez, 5’44” sul corridore ecuadoriano Richard Carapaz e 8’03” su Domenico Pozzovivo, primo dei corridori italiani. Per commentare questa centunesima edizione del Giro d’Italia e la vittoria di Chris Froome abbiamo sentito Francesco Casagrande, che nella sua carriera è stato secondo al Giro d’Italia nel 2000. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Per Froome un Giro vinto alla grande, sono stati rispettati i pronostici? Direi di sì, Froome era il favorito di questo Giro e l’ha vinto alla grande. Ha faticato all’inizio della corsa rosa, poi sono venuti fuori tutto il suo talento e la sua classe.
Molte tappe difficili, poi il successo allo Zoncolan e infine la grande impresa di ieri: come descrive il Giro di Froome? All’inizio del Giro non aveva una grande condizione di forma rispetto ad esempio a Pozzovivo e Yates, poi a poco a poco è riuscito a carburare e ha messo in fila tutti i suoi avversari.
Cambio di tattica Sky, che al Giro ha corso in modo diverso rispetto al Tour… Si è puntato molto sulla creatività, sull’invenzione come nella tappa di ieri, dove c’è stata la grande impresa di Froome.
Cosa dire della prova di Dumoulin, si aspettava qualcosa di più o comunque va promosso in un Giro meno adatto a lui rispetto a quello del 2017? Magari poteva fare meglio nella cronometro ma Dumoulin ha corso bene, è da promuovere sicuramente.
Cosa ha sbagliato ieri nell’inseguimento a Froome? Niente, ha corso secondo il suo passo, ha fatto quello che poteva di fronte alla grande azione di Froome.
Lopez Moreno sul podio e Carapaz le sorprese della corsa rosa, cosa potranno fare in futuro? Hanno fatto tutti e due un ottimo Giro, sono giovani e certamente potranno migliorare nel futuro.
Cosa è mancato a Yates, crollato nel finale? È giovane, sono cose che possono succedere, potrà sicuramente rifarsi!
Anche Pinot è crollato, è stato un Giro molto difficile? Pinot era già in forma al Giro del Trentino, ha in programma una stagione lunga. Non potrà da francese che correre il Tour. Ha speso tante energie e ha pagato…
Cosa pensa del Giro di Aru? Questo Giro di Aru è stato un enigma. Non è stato l’Aru che ci aspettavamo, che abbiamo visto altre volte. Secondo me per non buttare via la stagione sarebbe meglio che si preparasse per fare il Tour o la Vuelta e rifarsi.
Come giudica Pozzovivo e Formolo? Hanno disputato un ottimo Giro. Di Pozzovivo conosciamo ormai il suo valore. Formolo poteva fare anche di più magari, se non fosse caduto sull’Etna. È ancora giovane e avrà davanti un futuro importante.
Domani a Roma, Viviani per la cinquina? Penso proprio di sì, sarà anche una grande festa del ciclismo in una cornice affascinante e suggestiva come quella della Città Eterna… (Franco Vittadini)