In occasione della finale di Champions League fra il Real Madrid e il Liverpool, giocatasi ieri sera a Kiev, è venuto meno uno dei grandi protagonisti annunciati, probabilmente il calciatore più atteso: Mohamed Salah. Lesterno dattacco dei Reds ha vissuto una stagione senza dubbio sensazionale, e la difesa delle Merengues lo aveva catalogato come pericolo numero uno. Peccato però che lo stesso giocatore abbia dovuto lasciare il rettangolo di gioco dopo circa mezzora di match, complice un infortunio alla spalla: fino a quel momento la prova del nazionale egiziano era stata positiva, con i soliti guizzi e inserimenti, ma il colpo subito da Sergio Ramos non gli ha lasciato scampo. Ed ora ci si interroga se lo stesso Salah prenderà parte o meno ai mondiali in Russia che inizieranno il prossimo mese, proprio per via del problema alla spalla. Nelle ore successive linfortunio filtrava un certo pessimismo, ma le notizie più fresche spingono invece verso la direzione opposta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VARANE DOMINA
Nelle pagelle di Real Madrid Liverpool spicca la grande prestazione di Raphael Varane: il centrale francese ha dominato la finale di Champions League e si merita un 7 pieno, voto più alto anche del suo compagno di reparto Sergio Ramos. La difesa arcigna dei blancos è stata fondamentale: Roberto Firmino, affidato anche alle cure di Casemiro non appena arretrava per prendere palla, non ha avuto un minimo di respiro e così i Reds non hanno quasi mai avuto spazi centrali per agire e provare a liberare gli esterni. Certamente luscita di Mohamed Salah dopo mezzora ha contribuito a semplificare il compito ma Varane, sul quale ci sono stati dubbi circa il suo effettivo status, ha dato una risposta a tutti facendo vedere di poter essere un grande protagonista nella squadra che ha vinto tre Champions League consecutive, e non solo lo sparring partner di un Sergio Ramos che ieri sera è entrato nelle cronache della finale di Kiev soprattutto per lazione che ha portato appunto allinfortunio di Salah. (agg. di Claudio Franceschini)
HENDERSON DELUDE
Sarebbe dovuto essere il trascinatore dei Reds, ma nelle pagelle di Real Madrid Liverpool è un 5 il voto che merita Jordan Henderson. Una finale di Champions League amara per il capitano: costantemente soverchiato dal grande ritmo imposto da Toni Kroos e Luka Modric, sempre in ritardo e mai capace di imporsi con personalità, Henderson di fatto si è annullato da solo non riuscendo a venir fuori come giocatore di qualità, quasi intimorito dalla presenza di avversari con altro palmarès rispetto al suo. Casemiro si è potuto tranquillamente occupare di bloccare Roberto Firmino, e questa è stata certamente unaltra chiave nella partita; Henderson non ha saputo aiutare i compagni di squadra e dare sviluppo e ampiezza alla manovra, che non a caso è passata quasi sempre dai piedi di Milner o degli esterni. La speranza è che avrà altre occasioni per rifarsi, sabato sera ha capito anche lui cosa voglia dire giocare contro il Real Madrid. (agg. di Claudio Franceschini)
BENZEMA ANCORA DECISIVO
Il suo gol sarà anche stato frutto della fortuna e della clamorosa svista di Karius, ma ancora una volta Karim Benzema brilla tra le fila del Real Madrid, decidendo o comunque indirizzando la finale di Champions League. Il francese si merita un 7 nelle nostre pagelle della partita, anche e soprattutto per come ha lottato in ogni zona del campo, togliendo pressione ai compagni di reparto con i suoi movimenti; Benzema era stato determinante anche nella semifinale di ritorno, quando aveva segnato una doppietta contro il Bayern Monaco che era passato in vantaggio. Curiosità: anche in quel frangente il numero 9 del Real Madrid aveva approfittato della svista di un portiere, in quel caso Sven Ulreich che di istinto era andato a raccogliere con le mani un retropassaggio e poi, resosi conto dellerrore, aveva provato a rimediare lasciando però scorrere il pallone verso la porta. Benzema aveva ringraziato e infilato, e ieri sera a Kiev gli è andata anche meglio; sia come sia, alla fine sono tre gol nelle ultime due partite di Champions League ed è questo ciò che conta, ovvero che ancora una volta lattaccante francese sia stato determinante con le sue reti. (agg. di Claudio Franceschini)
BALE SUGLI SCUDI
Chiamatelo luomo delle finali. Stiamo parlando precisamente di Gareth Bale, esterno dattacco del Real Madrid, che ieri ha deciso la Champions League praticamente da solo. Inizia la partita con il broncio, accomodandosi in panchina, per poi scatenare tutte le proprie enormei qualità (che forse qualcuno si era dimenticato), dal 62esimo minuto di gioco, quando entra in campo al posto di un appannato Isco. Gli bastano tre minuti per mettere la propria firma, indelebile, sul match di Kiev: solito cross al bacio di Marcelo, e gol in rovesciata dellesterno scozzese, con Karius che può solo stare a guardare. Bale ne segnerà un altro, con la grande complicità del portiere dei Reds, chiudendo la partita, e permettendo al Real Madrid di mettere in bacheca la sua terza Champions League consecutiva, record assoluto. Bale si conferma specialista delle finali, visto che dopo le reti nella finale di Coppa del Re col Barcellona (2014), nella finalissima di Champions con lAtletico dello stesso anno, e infine, sempre nellannata, nel Mondiale per Club contro il San Lorenzo, gonfia nuovamente la rete: come dire, quando il gioco si fa duro (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCUBO KARIUS
Voto 3 in pagella per Karius che sicuramente è in negativo il protagonista assoluto della finale di Champions League Real Madrid-Liverpool. Non potevano che essere impietosi i giudizi nei suoi confronti, visto che il ragazzo ha davvero commesso degli errori imperdonabili. Il gol del 3-1 di Gareth Bale arriva per una svista del portiere tedesco che calcola male la traiettoria, mette le mani aperte per bloccare il pallone che gli sfugge e si infila in rete. Errore tecnico che alla fine ci può anche stare seppur grave, soprattutto se paragonato a quanto il portiere ha fatto in apertura di partita. Il ragazzo infatti è stato protagonista di una papera che stavolta non può avere spiegazione. Dopo aver bloccato un lancio troppo lungo in profondità infatti Karius ha rimesso la palla con le mani, dandola praticamente a Karim Benzema che a porta vuota non poteva proprio sbagliare. Una serata da incubo che rischia di costare a Karius la carriera, anche se alla fine le lacrime sotto la Kop dimostrano quanto questo calciatore sia uomo. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA PARTITA
Per il terzo anno consecutivo il Real Madrid si aggiudica la Champions League: all’Olimpiyskiy di Kiev la squadra di Zidane si impone sul Liverpool per 3 a 1 grazie al gol di Benzema e alla doppietta di Bale (autore di una rovesciata capolavoro già entrata di prepotenza nella storia del calcio) che rendono utile solamente alle statistiche il momentaneo pari di Mané. Grande protagonista in negativo della serata il portiere dei reds, Loris Karius, che con un paio di papere serve agli avversari la coppa dalle grandi orecchie su un vassoio d’argento: con un rinvio disastroso regala a Benzema l’assist per il gol dell’1 a 0, successivamente non riesce a bloccare un cross innocuo di Bale facendosi bucare le mani dal centravanti gallese, entrato in corso d’opera al posto di Isco che in precedenza aveva anche scheggiato una traversa. Il Liverpool ha pagato anche e soprattutto l’infortunio di Mohamed Salah, messo KO da un intervento duro e intimidatorio di Sergio Ramos: l’attaccante egiziano è caduto male sulla spalla sinistra, slogandosela, un dolore lancinante che gli ha impedito di continuare la partita e lo ha costretto ad abbandonare il campo in lacrime. Alla fine la maggiore esperienza dei giocatori del Real Madrid rispetto a quelli del Liverpool ha fatto la differenza, a questi livelli gli errori si pagano a caro prezzo e Klopp aggiunge un’altra finale persa alla collezione.
VOTO REAL MADRID 7,5 – Con un cinismo invidiabile i blancos conquistano la tredicesima Champions League/Coppa dei Campioni, approfittando delle papere di Karius e del gioiello di Bale.
VOTO LIVERPOOL 5,5 – L’infortunio di Salah e gli errori clamorosi di Karius tagliano le gambe ai reds, sfortunatissimi considerando il palo colpito da Mané sull’1-2.
VOTO ARBITRO MAZIC 7 – Direzione quasi impeccabile da parte del fischietto serbo che annulla giustamente un gol a Benzema per il fuorigioco di Cristiano Ronaldo. Forse meritava almeno il giallo l’intervento killer di Ramos su Salah.
I VOTI DEI BLANCOS
NAVAS 6 – Blocca la conclusione potente ma centrale di Alexander-Arnold, in carriera il costaricano ha effettuato parate ben più difficili di questa. Le uscite rimangono il suo punto debole e difatti viene scavalcato dall’incornata di Mané.
CARVAJAL 6 – Alterna giocate difensive da manuale a errori grossolani da principiante come non stoppare il pallone su un retropassaggio. Nel tentativo di agganciare un pallone allunga troppo la gamba e il muscolo cede, la sua finale dura 35 minuti. Mondiali seriamente a rischio per lui. (NACHO 6 – Scuote l’esterno della rete e si propone nelle manovre offensive con qualche cross interessante)
VARANE 7 – Sceglie i tempi giusti per anticipare Mané, arriva sul pallone sempre prima degli altri scongiurando i pericoli sul nascere.
SERGIO RAMOS 6,5 – Ci vuole tutta la sua tecnica, la sua classe, la sua esperienza e la sua malizia per tenere a bada il temibile tridente d’attacco formato da Salah, Firmino e Mané. Provoca l’infortunio e l’uscita di scena dell’egiziano, per questo motivo viene beccato dal pubblico che lo fischia pesantemente ogni volta che tocca palla.
MARCELO 6,5 – Non spaventa Karius col sinistro, l’assist per il gol capolavoro di Bale è suo: un cross che il gallese arpiona e trasforma in una magnifica e spettacolare rovesciata. Una furia quando avanza per vie laterali.
MODRIC 6,5 – Semplicemente impeccabile il croato in fase difensiva, pulisce più volte la sua area di rigore spazzando via palloni in quantità e facendo guadagnare tempo prezioso ai suoi.
CASEMIRO 5,5 – Dodici mesi fa a Cardiff era stato tra i grandi protagonisti del trionfo del Real sulla Juventus, oggi non ha di certo lasciato il segno e la sua gestione del pallone ha lasciato a desiderare.
KROOS 5,5 – Va in seria difficoltà ogni volta che deve contrastare Mané, sbaglia diverse aperture banali e per poco non innesca le ripartenze degli avversari, noti per essere spietati e micidiali in contropiede.
ISCO 6,5 – Vince il ballottaggio con Bale, scelta che si rivela quasi vincente perché al 48′ sarà proprio il numero 22 a scheggiare la traversa. (BALE 8,5 – Allora Zidane decide di giocarsi la carta del gallese che dal nulla si inventa un magnifico gol in rovesciata che non ha nulla da invidiare a quello di Zizou nella finale del 2002. Non pago del capolavoro, Gareth trova anche la doppietta personale bucando le mani a Karius con un traversone apparentemente innocuo)
BENZEMA 7 – Sblocca la finale di Champions League nella maniera più fortunosa e rocambolesca, grazie al rinvio disastroso di Karius che gli regala praticamente il pallone, al francese non resta altro che depositarlo comodamente in rete. Successivamente è lo stesso Karius a negargli la doppietta. (ASENSIO SV)
CRISTIANO RONALDO 6 – Primo acuto del portoghese al quarto d’ora con un destro che sorvola la traversa, ma si tratterà soltanto di un fuoco di paglia: Lovren, Robertson e Van Dijk gli impediscono di far danni in area (anche perché a quello ci pensa già Karius), nel finale è un invasore a negargli la gioia del gol, interrompendo l’azione quando stava per liberare il tiro.
ALL. ZIDANE 7 – Tre finali vinte su tre per il tecnico francese la cui scelta di preferire Isco a Bale fa discutere, e in effetti i dubbi aumentano quando il gallese entra e conquista da solo la Champions. Per il resto nulla da rimproverargli, ha a disposizione una squadra che non lo tradisce mai nelle occasioni che contano davvero.
I VOTI DEI REDS
KARIUS 3 – Un’uscita coraggiosa su Isco, una parata importante su Ronaldo (che comunque era in fuorigioco e dunque a gioco fermo) e un’altra su Benzema. Ma quando ti copri di ridicolo durante una finale di Champions League, davanti a miliardi di telespettatori radunati in tutto il mondo, il giudizio non può che essere impietoso.
ALEXANDER-ARNOLD 6 – Cerca la porta con un tiro potente ma non abbastanza angolato. Se contro la Roma era andato in tilt, stasera se la cava abbastanza bene, peccato che siano i suoi compagni a sbagliare tutto.
LOVREN 6,5 – Contiene Marcelo che aveva provato ad accentrarsi, nel finale nega la tripletta a Bale ed evita che il passivo diventi ancora più pesante e severo.
VAN DIJK 6,5 – Non riesce ad approfittare dell’uscita non impeccabile di Navas mandando la palla sul fondo di testa. Successivamente impedisce a Cristiano Ronaldo di concludere a rete, del resto ci sarà un motivo se il Liverpool lo ha pagato 84 milioni di euro.
ROBERTSON 6 – Strappa la sufficienza fermando Cristiano Ronaldo lanciatissimo verso la porta di Karius, un gesto che impedisce al portoghese di gonfiare la rete.
MILNER 6 – Soprattutto nel primo tempo spende un mucchio di energie che gli vengono poi a mancare nella seconda parte di gara. (EMRE CAN SV – Ultimi minuti con la maglia del Liverpool per il turco, promesso sposo alla Juve e che ammireremo la prossima stagione nel campionato italiano)
HENDERSON 5 – Un’unghia incarnita di Gerrard ha molta più personalità di lui, oggi il capitano del Liverpool non vince un duello a centrocampo e non rappresenta un valido punto di riferimento per i compagni.
WIJNALDUM 5,5 – A inizio gara prova ad accendersi e a fare sfracelli come nella semifinale d’andata contro la Roma, i blancos gli prendono presto le misure e lo neutralizzano.
SALAH 6 – Doveva essere la serata della consacrazione definitiva per l’egiziano che invece abbandona il campo alla mezz’ora, in lacrime, dopo essere stato messo KO da un intervento duro e intimidatorio di Sergio Ramos che lo trascina a terra. Cade male sulla spalla sinistra che gli impedisce di proseguire. (LALLANA 5,5 – Con un liscio clamoroso per poco non regala l’assist a Isco che lo grazia scheggiando la traversa, la lunga inattività dovuta all’infortunio ha restituito un giocatore che è un lontano parente di quello ammirato qualche anno fa)
FIRMINO 6 – Assieme a Salah cerca con insistenza Mané, poi prova a mettersi in proprio senza successo, c’è sempre qualcuno che arriva sul pallone prima di lui.
MANE’ 7 – Si presenta spesso in zona tiro ma non è facile abbattere il muro eretto dalla retroguardia del Real, ci riesce con un colpo di testa su calcio d’angolo al 55′. Va anche vicino alla doppietta, è il palo a negarglielo.
ALL. KLOPP 5 – Le finali non fanno proprio per lui: dal 2013 a oggi ne ha perse tre, due di Champions e una di Europa League. Ancora non si capisce perché abbia sacrificato Mignolet per consegnare Karius alla storia del calcio come il peggior portiere in una finale di Champions League. L’infortunio di Salah gli rovina sicuramente i piani ma almeno i supplementari erano alla portata.
I VOTI DEL PRIMO TEMPO
Allo stadio Olimpico di Kiev è in corso l’ultimo atto dell’edizione 2017-18 di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, le due squadre sono rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 0-0: ecco i voti del primo tempo che purtroppo non rimarrà alla storia per un gol di pregevole fattura o per una giocata di alta classe, ma per l’infortundio di Mohamed Salah (6,5). Intorno alla mezz’ora l’attaccante egiziano lascia il campo in lacrime per le conseguenze del duro contrasto con Sergio Ramos (6,5), si teme un infortunio serio alla spalla sinistra visto che Salah è caduto male non riuscendo a mettere le mani avanti per limitare i danni. Se Klopp piange, Zidane non ride: anche Carvajal (6) è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare nel tentativo di agganciare un pallone. Per quanto riguarda le occasioni da rete, Cristiano Ronaldo (6) non è riuscito a impensierire Karius (7) col destro, il portoghese prima dell’intervallo ci ha riprovato di testa trovando l’opposizione dell’estremo difensore avversario mentre Nacho (6) è riuscito soltanto a scuotere l’esterno della rete. Dall’altra parte Alexander-Arnold non ha saputo impensierire Navas (6), incerto come al solito nelle uscite ma un’autentica garanzia in mezzo ai pali.
VOTO REAL MADRID 6 – Pur lasciando l’iniziativa agli avversari, gli uomini di Zidane creano qualche palla gol in più.
MIGLIORE REAL MADRID: VARANE 7 – Grazie a lui Mané non ha ancora trovato il modo di far male alle merengues.
PEGGIORE REAL MADRID: KROOS 5,5 – Spende più volte il fallo per fermare Mané, inoltre sbaglia diverse aperture facili, non da lui.
VOTO LIVERPOOL 6 – Solita partenza arrembante per gli uomini di Klopp che poi accusano il contraccolpo psicologico per l’infortunio di Salah.
MIGLIORE LIVERPOOL: KARIUS 7 – Finora sempre attento e reattivo in mezzo ai pali, non sarà facile per i blancos violare la sua porta.
PEGGIORE LIVERPOOL: HENDERSON 5,5 – In serate come questa un Gerrard avrebbe fatto davvero comodo: il numero 14 dei reds non ci mette abbastanza personalità in mezzo al campo.