DIRETTA REAL MADRID-LIVERPOOL (RISULTATO FINALE 3-1): I BLANCOS VINCONO LA CHAMPIONS

Per il terzo anno consecutivo il Real Madrid conquista la Champions League, all’Olimpiyskiy di Kiev è arrivato il triplice fischio dell’arbitro Mazic che ha decretato la fine delle ostilità: la squadra di Zidane batte il Liverpool per 3 a 1 e ancora una volta saranno i blancos ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. Altra finale amara per il tecnico tedesco, punito dagli errori imbarazzanti di Karius che all’83’ non riesce a trattenere un innocuo cross di Bale che trova in maniera inaspettata la doppietta personale bucando le mani al portiere tedesco. Le merengues calano il tris e sfiorano il poker ancora con Bale, fermato dall’intervento provvidenziale di Lovren che toglie le castagne dal fuoco a Karius ormai in bambola. Nel recupero non accade praticamente nulla, fatta eccezione per l’invasione di campo da parte di un fanatico che disturba Cristiano Ronaldo, impegnato nella ricerca del gol personale che non arriva. Poco male per il Real Madrid che allo scadere del 93′ può dare il via alla festa, mentre i reds si lasciano andare alla disperazione più totale. [agg. di Stefano Belli] REAL MADRID LIVERPOOL, DIRETTA LIVE – STREAMING VIDEO MEDIASET



GOL BELLISSIMO DI BALE!

Quando mancano non più di dieci minuti al novantesimo è nuovamente cambiato il parziale all’Olimpiyskiy di Kiev dove il Real Madrid sta battendo il Liverpool per 2 a 1. Dopo essere stati raggiunti da Mané i blancos tornano ad attaccare con tutti gli effettivi, al 60′ Nacho serve Isco che va alla conclusione da distanza ravvicinata, Karius questa volta fa la cosa giusta rifugiandosi in calcio d’angolo. Zidane getta nella mischia Bale, il centravanti gallese al 64′ si inventa un gol bellissimo raccogliendo il cross di Marcelo con una rovesciata monumentale che lascia di stucco tutti quanti, a cominciare da Karius scavalcato dalla traiettoria del pallone che si infila sotto l’incrocio: Real di nuovo in vantaggio, questa volta meritatamente e con un capolavoro già entrato di diritto nella storia del calcio. Il Liverpool accusa il colpo ma reagisce colpendo un palo con Mané al 70′, reds davvero sfortunatissimi. Cristiano Ronaldo potrebbe dar loro il colpo di grazia ma un attimo prima del tiro viene rimontato da Robertson che salva letteralmente la situazione e tiene ancora a galla i suoi. [agg. di Stefano Belli] 



MANE’ RISPONDE A BENZEMA

All’Olimpiyskiy di Kiev è ricominciata dopo l’intervallo la finalissima di Champions League 2017-18 tra Real Madrid e Liverpool, al quarto d’ora del secondo tempo il punteggio vede le due squadre sull’1-1. A inizio ripresa i blancos scheggiano la traversa con Isco che al 48′ prova ad approfittare del liscio di Lallana per punire i reds, pallonetto che scavalca Karius ma va a sbattere sul legno che tiene ancora in vita gli uomini di Klopp. Al 51′ errore incredibile di Karisus che sbaglia il rinvio e regala il pallone a Benzema, l’attaccante francese trova in maniera fortunosa per usare un eufemismo il gol che sblocca la contesa. Il vantaggio della formazione di Zidane dura appena 4 minuti, nel momento più difficile del match il Liverpool pareggia i conti con l’incornata vincente di Mané che al 55′ sugli sviluppi di un corner anticipa tutti e batte Navas. Giusto così, il Liverpool dopo aver perso Salah per infortunio non meritava di perdere, almeno non in questa maniera grottesca. [agg. di Stefano Belli] 



ESTERNO DELLA RETE PER NACHO

Intervallo all’Olimpiyskiy di Kiev dove si è appena concluso il primo tempo della finalissima di Champions League 2017-18 tra Liverpool e Real Madrid che tornano negli spogliatoi sullo 0-0. Con il forfait di Salah, Klopp è costretto a spendere il primo cambio inserendo Lallana, reduce da un lungo infortunio che ne ha pesantemente condizionato il rendimento in questa stagione. Il bollettino medico si aggrava al 35′ quando Carvajal allunga troppo la gamba e stramazza a terra dolorante e in lacrime, si teme un serio problema muscolare per il numero 2 dei blancos che è costretto a lasciare il campo, il suo posto viene rilevato da Nacho. A causa delle interruzzioni dovute a questi due infortuni (non a caso sono tre i minuti di extra-time) la partita perde quella verve che aveva caratterizzato la prima parte di gara, ritmi più bassi e squadre incapaci di finalizzare le azioni d’attacco. Prima dell’intervallo Karius con una gran parata nega il gol a Cristiano Ronaldo, Benzema ribadisce il pallone in rete con un tap-in ma arriva la segnalazione del guardalinee: fuorigioco del portoghese. A ridosso del quarantacinquesimo Nacho scuote l’esterno della rete, Karius era comunque sulla traiettoria; nel recupero Benzema cerca la porta, Lovren si rifugia in corner. [agg. di Stefano Belli] 

SALAH MESSO KO DA RAMOS!

Alla mezz’ora del primo tempo Real Madrid e Liverpool restano sullo 0-0. I reds continuano ad aggredire gli avversari nella loro trequarti, il tridente d’attacco formato da Salah, Firmino e Mané semina il panico tra i difensori dei blancos che in qualche modo riescono a neutralizzare i tentativi degli uomini di Klopp. La formazione di Zidane attacca in contropiede al 15′ con Cristiano Ronaldo che accende il turbo sulla corsia di destra e fa partire un tiro che si spegne sopra la traversa. Tre minuti più tardi Carvajal non stoppa un retropassaggio e concede un calcio d’angolo al Liverpool, sugli sviluppi del corner uscita non impeccabile di Navas, Van Dijk non sa approfittarne. Al 23′ primo vero pericolo nell’area di rigore del Real, Ramos mura Firmino mentre Alexander-Arnold calcia fortissimo ma addosso a Navas che in carriera ha effettuato parate con un coefficiente di difficoltà ben più elevato. Nel frattempo intervento intimidatorio di Ramos su Salah che cade male sulla spalla sinistra, l’attaccante egiziano si rialza dolorante ma prova a tenere duro per poi accasciarsi nuovamente a terra, a malincuore e in lacrime il trascinatore dei reds esce dal campo, la finalissima di Kiev perde uno dei grandi protagonisti annunciati. [agg. di Stefano Belli] 

INIZIO ARREMBANTE DEI REDS

All’Olimpiyskiy di Kiev l’arbitro serbo Milorad Mazic ha dato il via alla finalissima di Champions League 2017-18 tra Real Madrid e Liverpool, quando sono trascorsi circa dieci minuti dal fischio d’inizio il parziale è fermo sullo 0-0. Squadre molto lunghe in mezzo al campo sin dalle battute iniziali del match, sia i reds che i blancos si propongono in avanti alla ricerca del gol che sblocchi rapidamente la contesa, al 2′ Karius con un’uscita coraggiosa anticipa Isco lanciato a rete (anche se pizzicato in fuorigioco dall’assistente di Mazic), dall’altra parte Varane disinnesca Mané cercato con insistenza da Salah e Firmino che provano a rendersi uomini assist per il loro terminale offensivo di riferimento. [agg. di Stefano Belli] 

FORMAZIONI UFFICIALI!

Ci siamo: Real Madrid Liverpool sta per cominciare. E’ impressionante notare come il Real Madrid non perda una finale europea dal 1983: eravamo a Goteborg e l’Aberdeen di un certo Alex Ferguson, non ancora Sir, batteva i blancos di Alfredo Di Stefano ai tempi supplementari, grazie ai gol di Eric Black e John Hewitt che facevano meglio del rigore di Juanito. Due anni prima come detto il Real aveva perso proprio contro il Liverpool la finale di Coppa dei Campioni a Parigi; da quel 1983 però nessuna défaillance. Ci sono i sei trionfi in Champions League e i due in Coppa Uefa, ottenuti consecutivamente contro il Videoton (1985) e il Colonia (1986), con in panchina Luis Molowny e in campo Emilio Butragueno, Hugo Sanchez, Michel e Jorge Valdano. Attenzione però: nel corso della sua storia il Real Madrid ha sì vinto 15 finali nelle tre principali competizioni europee, ma tre delle cinque che ha perso sono arrivate contro squadre britanniche (c’è anche quella di Coppa delle Coppe nel 1971, contro il Chelsea dopo una ripetizione) e l’incrocio tra blancos e rappresentanti del Regno Unito nelle finali recita 0-3. Basteranno le statistiche ai Reds? Chissà: ecco le formazioni ufficiali di Real Madrid Liverpool, la parola passa al campo! REAL MADRID (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Cristiano Ronaldo, Benzema. A disposizione: Casilla, Nacho, Bale, Theo Hernandez, Lucas Vazquez, Asensio, Kovacic. Allenatore: Zinedine Zidane. LIVERPOOL (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Wijnaldum; Salah, Firmino, Mané. A disposizione: Mignolet, Clyne, Klavan, Moreno, Lallana, Emre Can, Solanke. Allenatore: Jurgen Klopp. (agg. di Claudio Franceschini)

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA

Real Madrid Liverpool viene trasmessa in diretta tv in chiaro per tutti: dovrete andare su Canale 5 per gustare la finale di Champions League, e ovviamente visitando Video Mediaset potrete assistere alla partita di Kiev anche in mobilità. Gli abbonati al digitale terrestre a pagamento avranno a disposizione anche il consueto canale Premium Sport (disponibile anche in alta definizione) e, attivando l’applicazione Premium Play, anche l’occasione di vedere la finale in diretta streaming video, avendo chiaramente a disposizione dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.

LE STATISTICHE

Andiamo a vedere quali sono le statistiche entrando in Real Madrid Liverpool, la finale di Champions League. Si tratta di squadre che segnano tantissimo: i blancos hanno trovato un’avversaria che può rivaleggiare con loro in quanto a bontà e qualità del reparto offensivo. Basta leggere i numeri: i Reds hanno segnato 40 gol nelle 12 partite giocate fino a qui, il Real Madrid risponde con 30. C’è una bella differenza, anche se quello che conta alla fine è vincere le gare e i trofei; possiamo anche dire che la difesa spagnola ha incassato 15 reti mentre quella inglese, spesso e volentieri indicata come poco competitiva, si è “limitata” a 13 e dunque anche qui ha fatto meglio. Il Liverpool ha vinto le sue partite sempre e comunque con l’attacco: 17 gol tra ottavi, quarti e semifinali. Il Real in questi tre turni ad eliminazione diretta ne ha messi a segno 13; Cristiano Ronaldo, sempre in gol nelle prime 10 partite della Champions League, è rimasto a secco in semifinale e non segna su azione dalla favolosa rovesciata dell’Allianz Stadium, contro la Juventus (andata dei quarti). Il tridente Salah-Firmino-Mané ha realizzato 29 dei 40 gol del Liverpool in questo torneo; Cristiano Ronaldo (15) ha il 50% del fatturato della sua squadra mentre James Milner (9) ha timbrato il nuovo record di assist in singola edizione, Roberto Firmino è secondo in classifica con 7 mentre non ci sono giocatori del Real Madrid nei primi 15 della graduatoria. (agg. di Claudio Franceschini)

IL GRANDE PRECEDENTE

Real Madrid Liverpool conta cinque precedenti a livello ufficiale: non ci sono pareggi, le prime tre partite le hanno vinte i Reds senza subire gol mentre i due incroci del 2014, in una fase a gironi di Champions League, sono andati ai blancos che hanno tenuto a loro volta la porta inviolata. Il Liverpool ha segnato 6 gol, il Real Madrid 4; il precedente che forse pochi ricordano è quello della finale di Coppa dei Campioni 1981, al Parco dei Principi di Parigi. Sulla panchina dei Reds Bob Paisley, ancora oggi recordman di vittorie in Coppa dei Campioni (con Carlo Ancelotti), su quella delle merengues Vujadin Boskov che in Italia abbiamo conosciuto e amato; in campo da una parte Kenny Dalglish e Graeme Souness, dall’altra una mediana formata da Vicente Del Bosque (futuro CT della Spagna invincibile ma anche vincitore di due Champions League da allenatore del Real) e il mito Santillana a guidare l’attacco. Vinse il Liverpool, al terzo titolo in cinque anni: a decidere, a otto minuti dal 90’, fu il gol del terzino sinistro Alan Kennedy. L’uomo della storia: sarebbe stato sempre lui a timbrare il rigore decisivo all’Olimpico nella finale contro la Roma, regalando al Liverpool la quarta Coppa dei Campioni della storia – la seconda personale – mentre l’anno seguente, scalzato da Jim Beglin, non avrebbe giocato la sfida dell’Heysel contro la Juventus e poco dopo sarebbe passato al Sundarland. (agg. di Claudio Franceschini)

L’ARBITRO

Real Madrid Liverpool sarà diretta da Milorad Mazic: arbitro serbo di 45 anni, quest’anno ha già diretto 35 partite e ha una media di poco meno di 3,5 ammonizioni per gara, ma è riuscito a limitare il numero di espulsioni (5, una sola delle quali per rosso diretto) e dei rigori fischiati (appena 7, uno ogni cinque partite). La curiosità se vogliamo sta nel fatto che in cinque precedenti stagionali di Champions League (compresa una sfida dei preliminari) non ha espulso nessuno e non ha concesso rigori: per di più quella di Mazic è una scelta “non convenzionale”, nel senso che nel principale torneo europeo non arbitrava da fine novembre – Juventus-Barcellona 0-0 – e dunque dalla fase a gironi, mentre in Europa League aveva diretto il ritorno dei quarti tra Sporting Lisbona e Atletico Madrid. L’altra squadra della capitale spagnola con Mazic al fischietto non ha mai vinto quest’anno e non ha mai segnato (l’altro precedente è la trasferta di Roma, terminata 0-0), con lui il Real è imbattuto (due vittorie e un pareggio) e lo ha trovato nella Supercoppa Europea del 2016 (vinta ai supplementari contro il Siviglia) e così il Liverpool (una vittoria e un pareggio) che non lo incrocia dal ritorno degli ottavi di Europa League 2016, 1-1 a Old Trafford contro il Manchester United e qualificazione. (agg. di Claudio Franceschini)

ORARIO E PRESENTAZIONE PARTITA

Real Madrid Liverpool sarà diretta dal serbo Milorad Mazic ed è la finale di Champions League 2017-2018: alle ore 20:45 di sabato 26 maggio lo stadio Olimpico di Kiev ospita le due squadre che sono rimaste in corsa e si contenderanno dunque il trofeo più prestigioso. Per i blancos si tratterebbe del terzo consecutivo, un’impresa mai riuscita a nessuna squadra da quando esiste la nuova formula (era record anche il bis dello scorso anno); i Reds invece tornerebbero a vincere la Champions League dopo 13 anni, da quella fantastica notte di Istanbul chiusa ai calci di rigore. Se il Real Madrid è più abituato a giocare le finali e ormai non conosce segreti, il Liverpool ha dalla sua l’entusiasmo che gli deriva da una grande stagione, dal fatto che l’essere arrivati fino a Kiev è comunque sorprendente e dall’idea per la quale già aver conosciuto la finale è tanto di guadagnato anche se, naturalmente, arrivati a questo punto tutti vogliono vincere.

RISULTATI E PRECEDENTI

Si incrociano anche storie interessanti in questa finale, perchè Zinedine Zidane potrebbe eguagliare Carlo Ancelotti (suo ex “capo” e vincitore della Decima con il Real Madrid) e Bob Paisley (leggenda del Liverpool) come allenatore in grado di conquistare tre volte la Champions League/Coppa dei Campioni, anche se dei tre sarebbe l’unico a farlo consecutivamente. A proposito: nessuno dai tris di Ajax e Bayern Monaco, negli anni Settanta, ha mai vinto per tre volte in serie, e questo è un altro grande traguardo che i blancos inseguono. La tradizione gioca a loro favore come dice nelle finali europee, ma un aspetto ancora più importante deriva dal fatto che il gruppo sia praticamente lo stesso che ha iniziato a vincere quattro anni fa e che in questa edizione è arrivato a Kiev facendo fuori Psg, Juventus e Bayern Monaco pur rischiando tanto negli ultimi due turni. Una caratteristica delle merengues, che anche un anno fa non avevano brillato nei turni precedenti ma avevano poi dominato la finale. Il Liverpool è arrivato a Kiev a suon di gol: ne ha segnati cinque al Porto, cinque al Manchester City e sette alla Roma. La difesa non ha sempre convinto, anche se per sei delle 12 partite è rimasta imbattuta; quello che gioca a favore dei Reds è la cabala perchè, come vedremo più avanti, il Liverpool ha già battuto il Real Madrid in questo contesto e gli spagnoli sembrano soffrire particolarmente le finali contro squadre del Regno Unito. Da segnalare anche che, comunque andrà questa partita, il prossimo anno ritroveremo entrambe nella fase a gironi della Champions League.

PROBABILI FORMAZIONI REAL MADRID LIVERPOOL

Ormai non ci sono più segreti per quanto riguarda le formazioni: Zinedine Zidane sembra aver deciso di schierare il suo Real Madrid con Isco in posizione di trequartista, a supporto dei due attaccanti che saranno Cristiano Ronaldo (capocannoniere della Champions League con 15 gol, ma a secco in semifinale) e uno tra Benzema e Bale, con le quotazioni del gallese che sembrano in ascesa. Solito centrocampo nel quale Casemiro fa il frangiflutti e l’equilibratore, posizionandosi al centro tra Modric e Kroos che si dividono i compiti in cabina di regia; in difesa Sergio Ramos e Varane si piazzano a protezione di Keylor Navas – protagonista nella semifinale di ritorno – mentre sulle corsie come sempre ci saranno Carvajal e Marcelo. Le assenze nel Liverpool non condizionano più di tanto Jurgen Klopp, che non può utilizzare Oxlade-Chamberlain e lo sostituisce con Wijnaldum, che sarà la mezzala sul centrosinistra in una mediana comandata da capitan Jordan Henderson e con Milner che sarà un tuttofare, iniziando come interno di centrocampo ma poi libero di allargare la sua posizione o anche avanzarla, formando una sorta di pericolosissimo 4-2-1-3. Naturalmente il tridente offensivo è quello che ha messo numeri straordinari in stagione, e che è composto da Salah (dovesse vincere la Champions League, sarebbe giustamente candidato al Pallone d’Oro), Firmino e Sadio Mané; anche in difesa tutto confermato, con i giovani Alexander-Arnold e Robertson come terzini e Van Dijk piazzato al fianco di Lovren come centrale, davanti al portiere Karius scelto fin dall’inizio della stagione per la Champions League.

QUOTE E PRONOSTICO

Parte favorito il Real Madrid, ed è anche inevitabile che sia così: i blancos hanno una quota di 2,20 sul segno 1, che identifica la loro vittoria, secondo quanto stabilito dall’agenzia di scommesse Snai. Arriva in ritardo la quota sul segno 2 per il successo del Liverpool, ma stiamo parlando in ogni caso di un 3,10: vale a dire che la finale di Champions League è comunque una partita che i bookmaker valutano in equilibrio. A tale proposito, il segno X per il pareggio vi permetterebbe di guadagnare 3,75 volte la cifra che avrete deciso di mettere sul piatto e, ricordiamo, si intenderebbe che la sfida dello stadio Olimpico di Kiev andrebbe ai tempi supplementari (il pareggio è da intendersi al termine dei 90 minuti).

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