Gareth Bale ha segnato ieri sera un gol fantastico, una spettacolare rovesciata la cui caratura è ancora più elevata avendola realizzata in finale di Champions League contro il Liverpool. Se cè un modo di segnare che esalta i tifosi e ovviamente chi lo fa, è proprio quello della bicicletta, e sono diversi gli specialisti che nella storia del calcio hanno regalato dei gol pazzeschi in sforbiciata. Si pensi ad esempio a quanto fatto soltanto poche settimane fa da Cristiano Ronaldo, durante landata dei quarti di finale di Champions League contro la Juventus. CR7 che tra laltro segnò nello stesso modo anche con la nazionale portoghese, in una sfida del 2006 contro lAzerbaigian. Fra i grandi specialisti della rovesciata cè anche Marco Van Basten: memorabile il gol con la maglia del Milan contro il Goteborg, quando fece un clamoroso poker in Champions, ma anche la storica rete con la casacca dellAjax che potete trovare tranquillamente su Youtube. Rivaldo, altro grande ex Pallone dOro, segnò con il Barcellona da fuori area in rovesciata, ma la rovesciata per eccellenza rimane quella di Bressan, ex calciatore della Fiorentina, che segnò un gol proprio contro i catalani quasi impossibile da ripetere: una rovesciata da 25 metri con annesso pallonetto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FRA I GOL PIU’ BELLI DELLA STORIA CHAMPIONS
Leroe della finale di Champions League 2017-2018 è Gareth Bale: il gallese finito nel dimenticatoio, Mr. 100 milioni tenuto costantemente in panchina, un calciatore del quale si è discusso spesso e volentieri nelle ultimissime stagioni. Eppure, un signore che ha impiegato tre minuti dal suo ingresso in campo per inventarsi una rovesciata pazzesca con la quale riportare il Real Madrid in vantaggio contro il Liverpool, e indirizzare ancora la finale di Champions League. Come se non bastasse, Bale ha fatto anche di più: a sette minuti dal 90 ha trovato la doppietta che ha definitivamente chiuso i conti, questa volta con la preziosa collaborazione di Loris Karius che ha così completato la sua disastrosa serata. Pensate: fino a ieri sera Bale aveva giocato un totale di 99 minuti tra ottavi, quarti e semifinali, partendo titolare solo contro la Juventus e venendo per di più sostituito allintervallo. Aveva segnato un solo gol in Champions League (contro il Borussia Dortmund, a fine settembre) e pareva fuori dal progetto avendo subito lennesimo infortunio, un problema al polpaccio sfociato nella rottura della fibra muscolare: risultato, due mesi e mezzo di stop tra autunno e inverno. Invece, ancora una volta ieri sera è stato lui a fare la differenza.
BALE ANCORA DECISIVO
Gareth Bale ha segnato 16 gol in questo campionato, ma come detto in Champions League aveva latitato; Zinedine Zidane però ha mostrato a tutti come allenare uno spogliatoio di campioni possa essere complicato e come lui lo abbia fatto al meglio, mandando in panchina un giocatore capace di 25-30 gol stagionali ma riuscendo comunque a motivarlo al punto giusto da renderlo decisivo in una finale di Champions League. Non va dimenticato che il gallese aveva già fatto sentire il suo peso determinante nella finale contro lAtletico Madrid: era stato suo il gol che nei tempi supplementari aveva dato il vantaggio ai blancos, che avevano poi dilagato con Marcelo e il rigore di Cristiano Ronaldo. Allora in panchina cera Carlo Ancelotti e Bale era un punto fermo del Real Madrid; oggi il suo ruolo è cambiato ma i campioni si riconoscono anche da come sanno fare la differenza anche nel poco spazio che viene loro concesso. La sua rovesciata allOlimpico di Kiev resterà nella memoria collettiva di tutti gli appassionati di calcio, un po come il gol del suo attuale allenatore Zidane nella finale del 2002 contro il Bayer Leverkusen, o lacrobazia a oltre due metri da terra di Cristiano Ronaldo sul campo della Juventus. Insomma: evidentemente al Real Madrid si intendono di spettacolo.