I possibili incroci scatenati dall’addio di Zinedine Zidane al Real Madrid sono davvero tanti e coinvolgono molti nomi, perché avere liberato la panchina dei campioni d’Europa in carica a fine maggio, quando quasi tutte le panchine sono ormai occupate, ha avuto un effetto dirompente sugli allenatori disponibili. Concentriamo adesso la nostra attenzione su tre nomi italiani: il primo, un po’ a sorpresa, è quello di Fabio Cannavaro, ex madridista che godrebbe dell’appoggio di Sergio Ramos e che sarebbe un’operazione simile a quella che aveva portato proprio Zidane sulla panchina del Real Madrid nonostante scarsa esperienza da allenatore, almeno nel calcio “che conta”, considerando che attualmente allena i cinesi del Guangzhou Evergrande. Ci sarebbe poi Antonio Conte, che però ha una personalità forte che potrebbe non risultare gradita a Florentino Perez: il salentino è comunque uno degli elementi determinanti del ‘domino’ che si innescherà, a seconda del fatto che rimanga o meno al Chelsea. Sappiamo infatti che uno dei candidati più autorevoli per sostituirlo sulla panchina dei Blues è Maurizio Sarri, al quale però sta pensando anche il Tottenham nel caso in cui Mauricio Pochettino andasse proprio al Real Madrid… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’IPOTESI DESCHAMPS
L’addio di Zinedine Zidane al Real Madrid ha aperto a una serie di interrogativi che non riescono a trovare una spiegazione immediata. Sicuramente il calciomercato si arricchisce di un grande allenatore, in grado di portare il Real Madrid alla vittoria di tre Champions League di fila. Tra le voci c’è quella della possibilità di vederlo al posto di Didier Deschamps come commissario tecnico della Francia. Di questo ha parlato in conferenza stampa il nuovo ct dell’Italia Roberto Mancini alla vigilia della sfida proprio contro i blues. Questi ha sottolineato: “Zinedine Zidane è libero? Credo che Didier Deschamps possa stare tranquillo”. Al momento non sembrano esserci possibilità di vedere proprio Zidane sulla panchina della Francia, ma il Mondiale potrebbe cambiare le carte in tavola e magari offrire a Zizou una possibilità di riscatto con la nazionale a cui nel 1998 ha regalato la vittoria del Mondiale con una doppietta in finale ma che ha salutato con una testata a Materazzi e un cartellino rosso difficile da dimenticare. (agg. di Matteo Fantozzi)
SCAMBIO CON ALLEGRI?
Continuano le voci di calciomercato l’egate all’addio di Zinedine Zidane al Real Madrid. SportMediaset ha ipotizzato un possibile scambio con la Juventus che potrebbe lasciar partire prima dello scadere del contratto, proprio verso Madrid, Massimiliano Allegri. Sicuramente è una soluzione molto complicata, anche perché i bianconeri hanno da poco rinnovato la fiducia al loro mister, in grado di regalare alla squadra il suo settimo Scudetto consecutivo, mettendo a segno il quarto double personale di fila. Nonostante questo va segnalato come i tifosi bianconeri siano ingolositi dal ritorno di un ex come Zinedine Zidane che in bianconero ha fatto molto bene. In un calciomercato che è sempre più dedito alle sorprese però non ci sarebbe sicuramente niente di cui stupirsi di fronte all’eventuale possibilità di vedere Zinedine Zidane e Massimiliano Allegri scambiarsi sul serio le panchine. (agg. di Matteo Fantozzi)
WENGER, CONTE, POCHETTINO E GUTI
Nove titoli conquistati in meno di 900 giorni e una pesantissima eredità di successi che non sarà facile eguagliare, anche se dalle parti di Valdebebas sono abituati a cercare di battere i propri record: laddio di Zinedine Zidane al Real Madrid a pochi giorni di distanza dalla conquista della terza Champions League consecutiva apre adesso un doppio fronte dato che tutti si domandano innanzitutto quale sarà la prossima tappa nella carriera dellex Pallone dOro transalpino e, in seconda battuta, chi ne raccoglierà il testimone in casa Blancos. Nel primo caso è possibile che Zizou si prenda un anno sabbatico dato che, nello scacchiere delle panchine europee, molte caselle sono già assegnate anche se cè già chi parla di uno scambio con la Juventus, con Allegri pronto a fare le valige in Spagna. Fantamercato al momento: di certo cè che dalle parti di Madrid si pensa già al successore e tra i nomi più gettonati ci sono vecchi califfi del mestiere, tecnici emergenti e persino alcuni ex beniamini del Santiago Bernabeu. Alla prima categoria appartiene Arsene Wenger, fresco di divorzio dallArsenal dopo una vita a Londra, mentre non si esclude che possa esserci un testa a testa tra due tra gli allenatori di Premier League più stimati, vale a dire Antonio Conte, vicino alladdio al Chelsea, e quel Mauricio Pochettino che sembrava potesse proprio sostituirlo sulla panchina Blues in caso di divorzio dal Tottenham. Infine, la stampa spagnola dà conto di alcune voci che, come nel caso di Zidane tre anni fa, vorrebbero un ex calciatore del Real quale successore: i rumors parlano di Guti, uno che è stato una mezza leggenda da quelle parti, mentre nella girandola di nomi è finito anche Santiago Solari, ex Blancoso e con trascorsi anche in Italia, allInter. (agg. di R. G. Flore)
I TIFOSI DELLA JUVE VOGLIONO IL SUO RITORNO A TORINO
Zinedine Zidane lascia il Real Madrid e i tifosi della Juventus sognano. Già dopo il 3-0 subito all’Allianz Stadium in Champions League si era alimentata la voce di un possibile ritorno del francese a Torino come allenatore, tanto che il tecnico a Premium Sport mandò un bel messaggio nei confronti dei suoi vecchi tifosi. Al momento l’idea di vederlo sulla panchina dei bianconeri appare una possibilità non remota ma proprio irreale, visto che la società si è già sbilanciata sulla permanenza di Massimiliano Allegri ma anche per i costi dell’operazione che non sono assolutamente alla portata della società sette volte di fila Campione d’Italia. Il sogno rimane intatto e c’è chi sui social network sottolinea come sarebbe molto felice di vedere il tecnico francese arrivare a Torino insieme a Cristiano Ronaldo, anche lui al passo d’addio a Madrid, per provare a vincere quella Champions League che manca da 23 anni e che vide proprio Zidane protagonista in campo di due sfortunatissime finali perse contro Borussia Dortmund e proprio Real Madrid. (agg. di Matteo Fantozzi)
CAPELLO APPROVA LA SCELTA
Laddio di Zinedine Zidane al Real Madrid ha fatto molto rumore, a maggior ragione se si considera che lallenatore francese ha vinto tre Champions League in due stagione e mezza. Eppure la piazza di Madrid è talmente esigente che vincere non basta mai; ad esempio a Zidane in questa stagione molti hanno rimproverato leccessiva distanza in campionato dal Barcellona, sanata solo dallennesimo cammino trionfale in Champions. Ne sa qualcosa chi ha allenato il Real Madrid in due diverse occasioni e in entrambe ha vinto la Liga (1996-1997 e 2006-2007), ma non è mai arrivato alla seconda stagione, cioè Fabio Capello. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Capello ha mostrato di apprezzare molto la scelta del suo erede: “Zidane ha fatto la scelta giusta andando via, non c’era aria buona a Madrid. Sapevo che lui, qualora non avesse vinto la Champions, sarebbe stato mandato via. Questa cosa era stata palesata già tre mesi fa e il francese ha fatto la cosa più giusta. Ci sono state tante polemiche e Florentino Perez vuole fare anche l’allenatore: quando si vince è contento, quando non si vince deve sempre dare la colpa a qualcuno. Io vinsi e fui mandato via lo stesso”. Per Zidane si profila un anno sabbatico e nemmeno questo stupisce Capello: Dopo aver vinto tanto voleva far vedere a Florentino di non aver bisogno di allenare e di poter decidere da solo il da farsi”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
I NUMERI DI ZIDANE
Zinedine Zidane ha lasciato il Real Madrid: è ancora scioccante lannuncio dato poco fa in conferenza stampa. Inevitabile, quando sei appena entrato nella leggenda per aver vinto la terza Champions League consecutiva ed essere diventato il secondo allenatore più vincente nella storia del club: già, perchè con i suoi nove trofei in due stagioni e mezzo il francese ha agganciato Luis Molowny che era fino a questo momento il solo inseguitore del grande Miguel Munoz, vale a dire lallenatore che ha vinto la Coppa dei Campioni in due occasioni – 1960 e 1966 – oltre a una serie impressionante di nove campionati (nellarco di 12 stagioni), due Coppe del Re e la Coppa Intercontinentale. Munoz ha racimolato questi titoli in 14 anni di Real Madrid; in poco più di un sesto del tempo, Zidane ha vinto più della metà di lui. Molowny invece, anche lui ex calciatore dei blancos, è il tecnico del bis di Coppa Uefa (1985 e 1986), di tre campionati, della Coppa di Spagna e della Coppa della Liga; aveva riportato il Real ai fasti internazionali dopo le finali perse in Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe. Zidane ha staccato Vicente Del Bosque, autore dei grandi trionfi di inizio millennio; tra gli altri allenatori vincenti va ricordato Arthur Johnson, il primo tecnico di sempre che il Real Madrid abbia avuto. Per lui cinque trofei, ma quattro di questi (laltro è la Coppa di Spagna) riguardano il Campeonato Regional Centro, scomparso nel 1940. (agg. di Claudio Franceschini)
ZIDANE, DAI DUBBI AI TRIONFI
Due anni e mezzo da allenatore di una prima squadra (dopo lapprendistato nel Real Madrid B) e tre Champions League vinte: daccordo, cominciare allenando subito il Real Madrid aiuta, ma il record di Zinedine Zidane resta comunque impressionante. Il tecnico francese ha lasciato oggi, forse anche nella consapevolezza che riuscire a fare meglio di quanto gli sia riuscito finora è praticamente impossibile: Zidane infatti ha eguagliato il record di Bob Paisley e Carlo Ancelotti raggiungendo quota tre successi in Coppa dei Campioni/Champions League, ma è stato il primo a vincerle consecutivamente e soprattutto ad appena 45 anni di età, quando la carriera di un allenatore può ancora essere molto lunga. Nel gennaio 2016 venne accolta con una certa diffidenza la scelta del presidente Florentino Perez di promuovere dal Real Castilla alla prima squadra Zidane al posto di Rafa Benitez: sono passati due anni e mezzo, sembra essere trascorsi un secolo grazie ai tre successi consecutivi a Milano nel 2016 contro i cugini dellAtletico Madrid, a Cardiff 2017 contro la Juventus e sabato scorso a Kiev contro il Liverpool. Quando vorrà tornare ad allenare, Zinedine Zidane avrà certamente un lungo elenco di pretendenti; più difficile invece il ruolo del suo successore al Real Madrid, perché arrivare dopo uno che ha vinto tre Champions League consecutive sarebbe difficile per chiunque (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ANNO SABBATICO PER ZIDANE
A fugare ogni dubbio circa il futuro, Zinedine Zidane ha annunciato che lanno prossimo non allenerà nessuna squadra: una dichiarazione che non lascia alcuno spazio ai dubbi e alle illazioni che ovviamente si erano aperti appena dopo la comunicazione delladdio. Se ha bisogno di una pausa la merita anche lui ha detto invece Florentino Perez, anche se il presidente non è riuscito a nascondere la tristezza per il suo addio e infatti ha anche detto che è un arrivederci a presto, il Real Madrid è sempre stato la sua casa; Zizou dal canto suo è stato netto, ha affermato con molta serenità di aver dato il massimo come allenatore e di aver ricevuto il massimo dai calciatori. Per lui dunque anno sabbatico: lo aveva fatto Pep Guardiola dopo lo strepitoso quadriennio al Barcellona (14 trofei), lo fa Zidane. E poi? E poi, cè già chi scommette che sia pronta la staffetta con Massimiliano Allegri alla Juventus, laltra società cui lex fantasista è rimasto legato e dove ha giocato cinque anni; intanto però si apre il toto-allenatore al Real Madrid, il primo nome emerso è quello di Mauricio Pochettino che ha fatto molto bene con il Tottenham e che ha una clausola che gli permetterebbe di liberarsi dagli Spurs per arrivare al Santiago Bernabeu. (agg. di Claudio Franceschini)
ZIDANE LASCIA IL REAL MADRID
Zinedine Zidane lascia il Real Madrid: dopo 9 trofei in due anni e mezzo il francese, primo allenatore nella storia a vincere per tre anni consecutivi la Champions League (contando anche la vecchia Coppa dei Campioni), ha annunciato il suo addio ai blancos. Motivi personali: questa la sua dichiarazione nella conferenza stampa che, convocata in fretta e furia presso la Ciudad Deportiva, lasciava già intendere – come detto – che qualcosa di grosso potesse bollire in pentola. Florentino Perez, che ha aperto la conferenza, si è detto sconcertato dalla decisione di Zidane, che non mi aspettavo aggiungendo di non essere riuscito a convincerlo a restare; poi Zizou, che ha confessato di aver voluto parlare con il presidente per spiegargli i motivi delladdio. E un momento duro e importante: questa squadra deve continuare a vincere e ha bisogno di un cambio in panchina. La decisione del tecnico francese è chiara, almeno per quanto ha spiegato: secondo lui, dopo questo ciclo fantastico e forse irripetibile è necessario cambiare rotta, soprattutto a livello di metodologie di lavoro. Voglio bene a questa squadra e al presidente ha detto Zidane, che proprio in ragione della gratitudine verso Florentino Perez e tutto lambiente ha scelto di cambiare. A questo punto si rafforza la convinzione delladdio di Cristiano Ronaldo e si aprono due domande non da poco: chi sarà il prossimo allenatore del Real Madrid e, soprattutto, dove andrà ad allenare Zinedine Zidane. (agg. di Claudio Franceschini)
LA CONFERENZA STAMPA DI ZIDANE
Zinedine Zidane ha convocato una conferenza stampa improvvisa alle ore 13: a seguito di un incontro in corso in questi minuti con Florentino Perez, lallenatore del Real Madrid ha deciso di incontrare la stampa presso la Ciudad Deportiva, casa dei blancos. Colpi di scena in vista? Sicuramente sì: una conferenza stampa indetta allimprovviso (lo comunica anche il sito ufficiale del club) solitamente reca con sè novità impellenti da comunicare, ed è davvero difficile immaginare sulla carta che Zidane voglia parlare ai giornalisti in maniera ufficiale per confermare la sua permanenza sulla panchina della squadra. Tuttavia cè anche lipotesi del rinnovo di contratto: un allenatore che abbia vinto tre volte consecutive la Champions League, diventando il primo tecnico nella storia a riuscire nellimpresa, merita certamente che il prolungamento dellaccordo sia annunciato con squilli di tromba. Anche perchè stiamo parlando del Real Madrid, forse la società più gloriosa al mondo con buona pace delle altre. Non resta dunque che aspettare qualche minuto, per capire quello che Zidane avrà da dire.
ZIDANE E IL REAL MADRID
Zinedine Zidane è ormai una leggenda del Real Madrid: arrivato da calciatore nel 2001 dopo il quinquennio alla Juventus, vi è rimasto un lustro vincendo Liga e Champions League con tanto di gol pazzesco nella finale dl Glasgow, contro il Bayer Leverkusen. Terminata la carriera da calciatore, il francese è rimasto in società svolgendo diversi compiti: direttore sportivo e allenatore del Castilla (la società satellite), poi assistente di Carlo Ancelotti con il quale ha vinto la Decima Champions League e infine allenatore, dal 2015 quando è stato chiamato a prendere il posto di Rafa Benitez. Nessuno pensava che il suo impatto potesse essere quello che ha effettivamente avuto: Zidane ha vinto tutto, mettendo in bacheca tre Champions League in fila con anche due Supercoppe Europee e due Mondiali per Club, in più il campionato e la Supercoppa di Spagna. A conti fatti gli manca la Coppa del Re, ma siamo davvero ai dettagli: tuttavia, quello che dirà tra pochi minuti potrebbe davvero mettere la parola fine sulla sua avventura nel Real Madrid. Quanto abbiamo detto prima rimane, ma è anche vero che al momento è davvero difficile non solo immaginare Zidane lontano dai blancos, ma anche parecchio complicato capire quale allenatore potrebbe sostituirlo.