Prima tappa del Giro d’Italia 2018, l’edizione 101 è partita con la cronometro di Gerusalemme di 9,7 chilometri e la vittoria dell’olandese Tom Dumoulin, la maglia rosa del Giro 2017. Dumoulin ha fatto la sua parte, ha dimostrato che nelle corse contro il tempo ha sempre qualcosa di più, anche di Chris Froome che però era caduto nella ricognizione prima della partenza e forse anche per questo ha accusato 37 secondi di distacco da Dumoulin. Tra gli altri big, grande prova del corridore britannico Simon Yates arrivato a soli 20 secondi. Anche Domenico Pozzovivo, arrivato a 27 secondi da Dumoulin, ha fatto molto bene, è stato anche il migliore dei corridori italiani. Domani seconda tappa Haifa-Tel Aviv di 167 chilometri, giornata per velocisti in questo inizio in terra d’Israele. Per parlare della tappa di oggi abbiamo sentito Maurizio Fondriest. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Tom Dumoulin vince la prima tappa, un successo meritato? Direi di sì, ha fatto molto bene, del resto era lui il candidato principale per vincere questa prima tappa a cronometro. Si sono però comportati nel modo migliore anche Rohan Dennis e Victor Campenaerts, il secondo e terzo classificato di questa frazione.
Sarà ancora Dumoulin il principale favorito per la conquista del Giro? Direi di sì, credo proprio che sia ancora lui il favorito. Attenzione però a Yates. Il corridore britannico ha disputato una grande cronometro, potrebbe veramente mettere in difficoltà anche l’olandese in questo Giro, perché è cresciuto veramente molto!
Per Chris Froome una prova opaca, la caduta prima della partenza ha condizionato la sua prova? La caduta può averlo condizionato ma mi sembra che Froome sia nella fase calante della sua carriera, ha già dato il meglio. Poi magari la situazione che sta vivendo per le presunte accuse di doping può anche non lasciarlo tranquillo.
Cosa dire della prestazione di Fabio Aru, un distacco molto pesante, se l’aspettava? Non è stata una grande tappa per Aru ma del resto anche prima del Giro era in difficoltà. Credo che quest’anno farà fatica a finire sul podio.
Domenico Pozzovivo invece ha fatto una grande cronometro, potrebbe veramente puntare al Giro? Si è comportato nel migliore dei modi, è stato il migliore dei corridori italiani pur non essendo di certo un cronoman. Avrà molte chance di finire sul podio.
Tra gli altri favoriti chi l’ha particolarmente delusa? Nessun altro, non ci sono state altre sorprese tra gli altri corridori. Credo che Dumoulin dovrà vedersela da Yates, da Pozzovivo dallo stesso Pinot che non ha demeritato nella cronometro. Poi non sottovaluterei le chances di Chavez che è già arrivato sul podio al Giro e di Lopez. Alla fine naturalmente anche le montagne potranno avere una parte importante sul successo alla corsa rosa.
Le è piaciuta la tappa, un evento unico… Moltissimo, una tappa bellissima attraverso Gerusalemme, toccando luoghi che sono rimasti impressi nella storia dell’umanità in una città unica, come unica è stata la prima volta fuori dall’Europa per il Giro. Neanche il Tour c’era riuscito prima! (Franco Vittadini)