La vera domanda che si fanno i tifosi di calcio, in merito al bando Mediapro annullato, è chi trasmetterà le partite della Serie A nella prossima stagione? Il popolo pallonaro è arrivato ormai alla fine della stagione conscio che non ci sarà l’Italia da tifare ai Mondiali e che per tornare a fare sul serio si dovrà aspettare la fine di agosto. Per questo ci si vuole far trovare preparati anche di fronte a eventuali soluzioni particolari. La sensazione è che alla fine si Sky Sport che Premium Sport avranno la possibilità di trasmettere lil panorama più ampio possibile di partite di calcio anche se ci sono altre soluzioni da non sottovalutare. Non si può per esempio escludere che verrà fondata una piattaforma a sé condotta dalla Lega Calcio e pronta a trasmettere solo le partite di campionato. Intanto in molti stanno cercando di trovare informazioni sulla possibilità di guardare la Serie A all’estero magari tramite contratti streaming del tutto legali. Al momento la cosa più saggia però è portare pazienza e aspettare una soluzione, perché nessun potrà privare gli italiani del calcio in televisione. (agg. di Matteo Fantozzi)
ECCO COSA SUCCEDER
Scoppia il caos e per fortuna all’inizio del prossimo campionato mancano ancora tre mesi ma la questione si risolverà fino ad allora? Gli addetti ai lavori sono sicuri di sì e per questo pensano che sia lontana la possibilità che si possa partire al buio ma al momento è tutto da rifare. Il Tribunale ha dato ragione a Sky e quindi l’accordo sui diritti tv, assegnati al momento a MediaPro, è tutto da rifare. Proprio riguardo alle prospettive future che ci attendono, TuttoMercatoWeb.com riporta alcune dichiarazioni e impressioni del presidente e amministratore delegato di StageUp, Giovanni Palazzi che rilancia: “Ci sono due possibilità. O si arriva a un accordo tra Mediapro e Sky, con gli spagnoli che andrebbero però a perdere tanto. L’altra ipotesi è che la Lega decida di portare avanti il proprio canale assumendosi l’onere e l’onore di difenderlo“. In entrambi i casi sembra che sia proprio la Lega a doversi dare da fare ma, soprattutto, che dovrebbe rivedere alcuni meccanismi interni all’associazione e alla moderazione di un mondo, quello calcistico, che ha preso davvero una piega dalla quale sarà difficile uscire in modo semplice. (Hedda Hopper)
UN’OMBRA SI ALLUNGA SUL CAMPIONATO
Il caos generato dalla bocciatura del bando di MediaPro getta unombra sui diritti tv per il prossimo campionato di Serie A: gli spagnoli hanno due settimane di tempo per presentare le garanzie finanziarie, faranno ricorso ma a questo punto è davvero lecito pensare a un inizio di stagione al buio. Ripercorriamo però il bando che MediaPro aveva presentato: il motto del fondatore Jaume Roures è sempre stato più calcio per tutti, ed effettivamente la società di Barcellona si era aggiudicata la rivendita dei diritti (cifra di 1,05 miliardi di euro come ricordato) su una base di quattro piattaforme coinvolte e soprattutto nessuna esclusiva, al contrario invece dei desideri di Sky che puntava a fare man bassa, soprattutto dopo essersi accordata con Mediaset. Una sorta di rivoluzione: di fatto MediaPro, lo abbiamo già detto, aspirava non solo alla rivendita dei diritti ma anche alla creazione di un canale della Lega vero e proprio, con tanto di contributi pre e post-partita e telecronache. Adesso però il tempo stringe, e cè anche la possibilità che gli spagnoli si ritirino dalla corsa; una situazione non semplice. (agg. di Claudio Franceschini)
LA SERIE A PARTE AL BUIO?
La notizia labbiamo data, e già settimane fa avevamo parlato di come Sky Sport avesse contestato la condotta da parte di MediaPro circa lassegnazione dei diritti tv. La televisione satellitare di Murdoch ha vinto la prima battaglia in tribunale, e adesso cosa succederà? Ad essere nei guai non è soltanto la società spagnola, ma anche la stessa Serie A e, di rimando, tutti i telespettatori. MediaPro ha 15 giorni di tempo per presentare ricorso, ma potrebbe anche non farlo: come spiega Il Fatto Quotidiano, gli spagnoli potrebbero anche rinunciare del tutto se dovessero accettare un ruolo di semplici rivenditori dei diritti. Anche in caso non lo facessero, ma dovessero perdere il ricorso, lassegnazione dei diritti tv per la prossima Serie A sarebbe nuovamente in discussione e bisognerebbe rifare tutto daccapo. Il problema è che il campionato parte il 19 agosto, con una settima a di anticipo rispetto alle ultime giornate: dunque, almeno le primissime fasi del torneo rischiano concretamente di non avere una copertura televisiva. (agg. di Claudio Franceschini)
IL TRIBUNALE DA’ RAGIONE A SKY
Diritti tv, annullato bando Mediapro: è tutto da rifare, viola i principi della normativa Antitrust, questa la sentenza del Tribunale di Milano. Il Presidente della Sezione Imprese ha bloccato la vendita dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A per il triennio 2018-2021 come sottolineato da La Gazzetta dello Sport: confermata la sospensione dello scorso 16 aprile 2018 del bando di Mediapro. Accolte le istanze di Sky Sport, il giudice Claudio Marangoni ha sentenziato che il bando va annullato perché non era correttamente formulato e in particolare ha riscontrato violazioni dei principi antitrust. Nuovo capitolo dellaffaire diritti tv: lo scorso venerdì si era tenuta ludienza tra le parti, con il giudice che si era riservato. Ora Mediapro ha quindici giorni di tempo per presentare il ricorso, tra le possibilità disponibili quella di formulare nuovamente il bando, tenendo conto in questa occasione di quanto deciso dal giudice del Tribunale di Milano.
DIRITTI TV, ANNULLATO BANDO MEDIAPRO
Come sottolineato da La Gazzetta dello Sport,il giudice Claudio Maragoni ha riscontrato le principali violazioni nel documento di offerta pubblicato da Mediapro per raccogliere le proposte dei broadcaster principalmente sulla formulazione del pacchetto di partite chiavi in mano: questi violerebbero la libertà di decisione dei singoli offerenti nel proporre offerte per i diversi contenuti e diversi. Per questo motivo il bando di Mediapro è stato ritenuto non formulato correttamente secondo la normativa Antitrust. Ora Mediapro, assistita dal legale Luca Ferrari (studio Withers) ha a disposizione quindi giorni per presentare ricorso alla sentenza del giudice Claudio Marangoni: negli scorsi mesi lazienda spagnola aveva messo sul piatto unofferta superiore di 1000 euro alla richiesta minima della Lega Serie A per lassegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2018-2021. Attesi aggiornamenti nei prossimi giorni, bagarre sui diritti tv