Zinedine Zidane ha annunciato pochi giorni fa il suo addio al Real Madrid. «Cè bisogno di cambiare, ha confessato Zizou nella conferenza stampa in cui ha salutato le Merengues, e chissà che il cambiamento non coincida con un trasferimento in Qatar. Stando alle ultime indiscrezioni circolanti, riportate a cominciare da La Gazzetta dello Sport, pare che la nazionale qatariota abbia presentato una proposta shock allex tecnico delle Merengues, pari a 50 milioni di euro netti allanno per i prossimi 4 anni. Unofferta da 200 milioni in totale con lobiettivo di guidare la nazionale di casa ai prossimi Mondiali che si svolgeranno proprio nel golfo Persico. A rivelare tale offerta che renderebbe Zidane il più pagato al mondo, più ancora di Messi, Ronaldo e Neymar, un ricco imprenditore egiziano, tale Naguib Sawiris, operante nel business delle telecomunicazioni. Chissà se questa indiscrezione corrisponde alla realtà, e soprattutto, se riuscirà a far cambiare idea a Zidane, che aveva confessato di volersi prendere un anno sabbatico. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
L’ULTIMO MESSAGGIO DI ZIDANE AI GIOCATORI DEL REAL
Zinedine Zidane, l’addio al Real Madrid e i rumors non troppo sorprendenti sul suo accostamento alla panchina della Francia. Il nome dell’ex Juventus ha reso rovente il calciomercato degli allenatori; nelle scorse ore il programma radiofonico spagnolo El partidazo ha svelato l’ultimo messaggio WhatsApp dell’ex allenatore dei galacticos, inviato a tutti i suoi calciatori, Ronaldo compreso. Grazie di tutto – apre Zinedine Zidane – senza il tuo sostegno nei momenti peggiori nulla di quello che abbiamo fatto sarebbe stato possibile. Ci vedremo presto, un abbraccio. Un messaggio breve, ma intenso. Con parole semplice e chiare il tecnico del Real Madrid ha voluto dire grazie e archiviare una pagina importante della sua carriera. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
UNA NUOVA VITA CALCISTICA
Per Zinedine Zidane, dopo gli anni trionfali sulla panchina del Real Madrid, da oggi, comincia un nuovo capitolo della sua vita calcistica. Lallenatore, infatti, resterà sicuramente senza panchina per poco. I rumors sul suo futuro aumentano e tra quelli che lo vorrebbero sulla panchina di un club italiano, spunta anche una voce che lo proietta in Francia. Secondo il Corriere dello Sport, infatti, il futuro di Zidane sarebbe già scritto. Dopo i Mondiali di Russia 2018, Deschamps lascerà la panchina della Nazionale di Francia. La federazione transalpina avrebbe già in mente il sostituto ovvero Zidane. Il francese, dunque, potrebbe ripartire proprio dalla panchina della sua Nazionale. Al momento, però, non ci sono ancora conferme su quello che sarà il futuro dellormai ex allenatore del Real Madrid che, a sua volta, ha dato il via alla ricerca del suo erede (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
ZIDANE: I NUMERI DELL’ALLENATORE
Ormai al termine dellesperienza di Zinedine Zidane come allenatore del Real Madrid, si possono raccontare i numeri di unavventura tutto sommato breve (due stagioni e mezza) ma leggendaria. In quanto ai trofei, si devono ricordare soprattutto le tre Champions League consecutive, mai nessuno ci era riuscito prima, ma anche una Liga, due Supercoppe europee, altrettanti Mondiali per Club e una Supercoppa di Spagna. Le partite in totale sono state 149, con un bilancio di 104 vittorie, 29 pareggi e 16 sconfitte; nella Liga spagnola abbiamo 68 successi, 18 pareggi e 10 sconfitte su 96 gare; in Champions League 22 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte in 33 partite; qualche piccola nota dolente in Coppa del Re, lunico trofeo che Zidane da allenatore del Real non è riuscito a conquistare, con 6 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte in 12 partite; cammino perfetto però in tutte le altre competizioni con quattro vittorie nel Mondiale per Club su altrettanti match allenati, due su due invece sua in Supercoppa di Spagna sia nella Supercoppa europea. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
ZIDANE, PERFETTA SCELTA DI TEMPO
Zinedine Zidane dunque non è più lallenatore del Real Madrid. In queste ore naturalmente si sono scatenate voci di ogni tipo sia sul futuro del tecnico francese – che comunque si prenderà un anno sabbatico, con lunica possibile eccezione nel caso in cui la Francia gli chiedesse di diventare c.t. dopo i Mondiali, ma perché questo accada dovrebbe essere un flop lesperienza in Russia di Didier Deschamps – sia sul nome del nuovo allenatore del Real Madrid, per il quale sembra esserci in pole position Mauricio Pochettino ma resta forte pure la soluzione interna. Di certo è stata perfetta la scelta di tempo: andandosene da vincitore di tre Champions League consecutive, Zidane lascia a Madrid un ricordo perfetto, il che è difficile in una piazza così esigente – per informazioni chiedere ad esempio a Capello e Ancelotti, che pure con il Real hanno vinto tanto. Basterebbe ricordare che durante la stagione sono state parecchie le critiche ad una squadra che non è praticamente mai stata in lotta con il Barcellona per vincere la Liga: vero, ma come si poteva dimenticare che – prima di Kiev – Zidane aveva già vinto una Liga, una Supercoppa di Spagna, due Champions League, due Supercoppe europee e due Mondiali per Club e tutto questo sedendo sulla panchina del Real Madrid solo dal gennaio 2016?
ZINEDINE ZIDANE E IL PERCH DELLADDIO AL REAL MADRID
In effetti il vero perché delladdio al Real Madrid è stato lunico argomento su cui Zidane ieri non ha parlato in conferenza stampa, forse anche perché avrebbe dovuto toccare il rapporto con il presidente Florentino Perez, che era seduto al suo fianco. Quando scelse Zizou nel gennaio 2016, Perez impose sulla panchina del Real il nome di una leggenda da calciatore, ma che come tecnico aveva allenato al massimo la squadra B dei Blancos, dunque una sua creatura che forse immaginava più malleabile. In breve tempo però Zidane ha saputo imporre le proprie idee, dalla presenza fissa di Casemiro alla rottamazione della sacra BBC, che nei piani di Perez era praticamente intoccabile. In questo modo lallenatore ha guadagnato la stima dello spogliatoio, ma qualcosa ha perso nel rapporto con il presidente, che non a caso ha cominciato a punzecchiarlo dicendo che era troppo vicino ai giocatori – la stessa accusa che a suo tempo rivolse ad Ancelotti. Si dice addirittura che in caso di sconfitta contro il Liverpool, Zidane avrebbe potuto essere licenziato: invece ha vinto e ora toglie il disturbo da gran signore. Unuscita di scena perfetta, daltronde la testata a Materazzi nella finale dei Mondiali 2006 qualcosa gli avrà pure insegnato