Un’altra mazzata per Sara Errani, una batosta che potrebbe mettere fine alla sua carriera nel tennis. Il TAS non le ha concesso sconti, anzi ha aumentato la squalifica per violazione delle regole antidoping. Nado Italia ah ritenuto troppo leggera la squalifica di due mesi, quindi aveva presentato ricorso. E il Tribunale Arbitrale dello Sport ha deciso che Sara Errani dovrà restare ferma fino all’8 febbraio. Niente Wimbledon, Us Open e Australian Open. Inoltre, la tennista romagnola dovrà anche pagare 4mila franchi svizzeri alla Nado. Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, ha commentato duramente la decisione del Tas: «Il fatto che abbia emesso questa sentenza iniqua sei mesi dopo la data che lo stesso organo giudicante aveva annunciato rappresenta una grave violazione dei diritti dell’atleta che si è vista privata della serenità necessaria a svolgere la sua professione di tennista ormai da un anno a mezzo. Il tutto a causa dell’assunzione di una sostanza che lo stesso Tas ha valutato come involontaria. Binaghi è fiducioso sul ritorno della Errani: «Sono convinto che Sara supererà questo momento difficile e la aspettiamo in campo. (agg. di Silvana Palazzo)
NAUSEATA, NON SO SE TORNO
La notizia della squalifica di Sara Errani – potete leggere nei paragrafi sotto tutte le novità sul caso doping che ha coinvolto la tennista italiana – ha scatenato la forte reazione da parte della diretta interessata, che ha affidato ai social network una sorta di lettera aperta indirizzata a tutti. Uno sfogo a caldo, ma che potrebbe far pensare anche a un addio al tennis da parte di Sara Errani: “Sono davvero nauseata da questa vicenda. Non credo sia mai successa una cosa del genere, gestita in questo modo a mio giudizio vergognoso. Sono sette mesi che vivo pensando ed aspettando la sentenza definitiva. Per otto volte mi hanno comunicato una data limite di uscita per poi rinviarla. Otto volte! Senza mai darmi la possibilità di vivere e di giocare con la serenità necessaria per questo sport. Questo aumento di squalifica di otto mesi lo trovo una vergogna. Non ho mai assunto nessuna sostanza dopante in tutta la mia vita, amo troppo questo sport per fare una cosa del genere. Ho sempre cercato di essere un buon esempio, sia dentro che fuori dal campo”. Lo sfogo di Errani prosegue con grande amarezza ma anche determinazione di far risaltare il punto di vista di chi si sente vittima di una situaszione assurda più che colpevole: “Ho vestito e cercato di onorare sempre la maglia azzurra dando tutta me stessa in qualsiasi momento, anche quando lasciare sarebbe stata la cosa più logica e più semplice. Ho dato la mia vita a questo sport e non penso di meritarmi tutto questo. Mi sento impotente davanti a un’ingiustizia così grande. Il Tas ha confermato, per la seconda volta che si è trattato di un’assunzione involontaria, e per di più di una sostanza che non migliora le prestazioni atletico-sportive. Dopo aver già scontato sette mesi tra risultati tolti e periodo di inattività, ed essere ripartita da un ranking di 280, mi aggiungono ora, che ho rialzato sportivamente la testa, altri otto mesi di squalifica. Tutto questo è assurdo! Trovo, in tutta questa vicenda, una profonda ingiustizia e la voglio gridare a testa alta, perché so di non aver più niente da rimproverarmi. Non so se avrò la forza e la voglia di rigiocare a tennis dopo tutto questo”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SQUALIFICATA SARA ERRANI
Sara Errani è stata squalificata per 10 mesi: non si tratta di una nuova vicenda, ma della coda di quanto era iniziato la scorsa estate. Ricorderete: la tennista bolognese era stata trovata positiva a un test antidoping (il letrozolo era la sostanza proibita nello specifico). La Federazione internazionale laveva sospesa per due mesi, ma la Nado Italia (lagenzia antidoping nazionale) aveva immediatamente fatto ricorso, sostenendo che la pena fosse troppo leggera rispetto allinfrazione. Detto, fatto: i tempi della giustizia sportiva purtroppo non sono mai velocissimi in questi contesti, e oggi è arrivata la notizia – riportata da Ansa – secondo cui il Tas ha accolto il ricorso, aumentando a 10 i mesi di squalifica e comminando alla Errani inoltre una multa di 4000 franchi svizzeri (circa 3400 euro). Due sono già stati scontati, dunque a partire dallo scorso venerdì lazzurra dovrà rimanere fuori fino all8 febbraio 2019. Non solo: il Tribunale Arbitrale dello Sport ha anche disposto che alla tennista siano cancellati i risultati ottenuti dal momento in cui ha fatto ritorno in campo.
ERRANI SQUALIFICATA: IL PASSATO E IL FUTURO
Già nella parabola discendente della carriera, Sara Errani non ha particolarmente brillato in questo primo scorcio di 2018 ma qualcosa laveva anche fatto: per esempio aveva raggiunto gli ottavi di Dubai partendo dalle qualificazioni (eliminata da Angelique Kerber) e aveva vinto il 125K di Indian Wells – il torneo da 1400 mila dollari – per poi superare due turni sulla terra verde di Charleston e giocare la semifinale a Bol, altro 125K dove ha dato forfait prima di incrociare Magda Linette. Avendo poco da difendere nel ranking ha guadagnato 532 punti ed è arrivata al numero 72 della classifica Wta; purtroppo questa lunga squalifica significa che Sara non potrà giocare i prossimi tre Slam in calendario (Wimbledon, Us Open e Australian Open) e dovrà anche rinunciare agli altri tornei importanti lungo la strada. Probabilmente avrebbe dovuto comunque qualificarsi in certi contesti, ma anche così si tratta di una punizione dura; al ritorno in campo bisognerà vedere quale sarà la sua posizione mondiale, nel 2019 la Errani andrà per i 32 anni e forse dovrà ricominciare a giocare in ambito ITF per riprendere slancio.