L’Inter conquista lo scudetto Under 15 stravincendo con un rotondo 5 a 0 la finale contro la Juventus grazie alla doppietta di Benedetti e alle reti messe a segno da gnonto, Zanotti e Ballabio. Una vittoria naturalmente meritata dai ragazzi di mister Annoni che ha preparato al meglio la sfida sorprendendo spesso in contropiede i ragazzi di mister Bovo che invece non è riuscito a gestire la tattica dell’incontro. Partono decisamente meglio i bianconeri che riescono a prendere il controllo delle operazioni a metà campo sfiorando il vantaggio al 7′ quando Bevilacqua ha concluso una pregevole azione personale con un tiro che è uscito di non molto oltre la traversa. I nerazzurri però iniziano a crescere andando vicino alla marcatura al 13′ quando Cepele con un intelligente sponda aerea ha smarcato all’interno dell’area Gnonto, il cui missile diagonale è uscito di non molto fuori dallo specchio. L’Inter continua ad attaccare e al 17′ quando Benedetti, dopo essersi accentrato dalla sinistra ha trovato la rete con un perfetto diagonale che si è infilato vicino al palo lontano. Non passano nemmeno dieci minuti e al 26′ arriva anche il raddoppio che nasce da un perfetto assist dello scatenato Benedetti che ha liberato in area Gnonto che, dopo aver saltato Oliveto con un perfetto dribbling, ha appoggiato nella porta ormai sguarnita. Mister Bovo decide di non attendere correndo ai ripari già al 27′ quando ha gettato nella mischia Lofrano al posto di Miretti. Nonostante il cambio, è sempre l’Inter a rendersi pericolosa con l’ennesima micidiale ripartenza al 31′: Maggazù, dopo essersi accentrato partendo dalla destra, dopo aver saltato Lucchesi e Giorcetti, ha tentato una conclusione che è uscita di poco oltre la traversa. Il primo tempo si è così concluso sul punteggio di 0 a 2, una prima frazione di gioco dominata dal punto di vista delle occasioni dai nerazzurri che sono riusciti a ripartire al meglio in contropiede.
SINTESI SECONDO TEMPO
La ripresa senza sostituzioni ma con l’Inter che riparte decisamente meglio sfiorando il tris già al 37′ quando De Mileto ha crossato per Gnonto, il cui imperioso colpo di testa ha centrato in pieno la traversa; al 40′ ancora i nerazzurri pericolosissimi questa volta con Magazzù, dopo esser entrato in area di rigore, ha tentato una gran botta respinta da Oliveto. Al 46′ arriva finalmente un’occasione per la Juventus con Giorgi, il cui tiro dal limite dell’area di rigore è uscito di non molto oltre la traversa; al 50′ però è ancora l’Inter ad affacciarsi in area di rigore con Magazzù che, dopo essersi liberato del suo diretto avversario, ha calciato con potenza trovando la respinta di Olivero. Al 52′ mister Bovo decide di effettuare la seconda sostituzione con la quale ha inserito Petronelli al posto di Giorgi. Al 57′ la Juventus ha l’occasione più ghiotta di tutto l’incontro quando Salduccio è riuscito a crossare alla perfezione per Lofrano che liberato a tu per tu con Gerardi si è fatto deviare la conclusione in calcio d’angolo. Passano pochi minuti e al 62′ arriva però il tris dell’Inter: cross di Magazzù per Zanotti che, dopo essersi liberato grazie ad una perfetta finta di corpo, ha insaccato con un preciso diagonale rasoterra che si è insaccato nell’angolino basso. Al 66′ arriva anche il poker: cross dell’incontenibile Magazzù per Gnonto che colpisce al volo la seconda traversa del match, sulla ribattuta il più lesto di tutti è capitan Ballabio che insacca il tap-in da distanza ravvicinata. Prima del triplice fischio finale c’è ancora il tempo per assistere anche al pokerissimo che viene servito da Benedetti che insacca da quasi trenta metri in rete con un gran tiro che Oliveto non riesce a controllare. Senza minuti di recupero si è così chiusa questa finale che ha regalato meritatamente lo scudetto di categoria all’Inter che questa sera ha stravinto con un roboante 5 a 0 conquistato soprattutto grazie alle micidiali ripartenze gestite al meglio dagli attaccanti nerazzurri che hanno anche approfittato dell’errata gestione difensiva dei bianconeri che si sono sempre fatti sorprendere in contropiede.