In una lunga intervista al Corriere della Sera Filippo Galli ha spiegato il vero motivo del suo addio al Milan. Questi ha sottolineato: “E’ stata per me una scelta maturata mio malgrado. la società mi ha offerto di restare, ma avrei dovuto rinunciare ai miei collaboratori e cioè Edgardo Zanoli per l’area tecnica e Domenico Gualtieri per quella atletica. Avrei dovuto accettare un nuovo responsabile senza alcuna condivisione. E’ stata una decisione legittima quella della società, ci mancherebbe, però io per rispetto al nostro lavoro non potevo accettare. E’ una scelta indotta quindi ancor più sofferta”. Ha sottolineato ora di voler ripartire dall’ambiente del calcio giovanile per mettere a disposizione delle nuove leve la sua infinita esperienza. Vedremo quale sarà la sua prossima destinazione e quale sarà la squadra che deciderà di affidarsi a un professionista così serio ed esperto.



L’ENNESIMA BANDIERA LASCIA MILANO

Filippo Galli è solo l’ennesima bandiera che lascia il Milan con il quale è stato legato professionalmente oltre venti anni. Aveva iniziato la sua avventura in rossonero da calciatore nella Primavera nel 1981 per entrare in prima squadra dopo essere stato girato in prestito per un anno al Pescara. Tra il 1983 e il 1996 da difensore centrale aveva rivestito un ruoo davvero molto importante collezionando 217 presenze e 3 reti. Aveva poi vestito le maglie di Reggiana, Brescia, Watford e Pro Sesto prima di decidere di appendere le scarpette al chiodo. Dopo un breve periodo di riflessione era tornato al Milan come allenatore della Primavera tra il 2006 e il 2008, diventando poi vice nella stagione successiva. Dal luglio del 2009 era stato nominato dalla società rossonera direttore del settore giovanile, fino all’addio arrivato proprio in queste ore.

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