Nel weekend arriverà la sentenza della Uefa sul caso Milan: oggi è andata in scena a Nyon l’udienza dopo la bocciatura del settlement agreement presentato dalla dirigenza rossonera e il clima è di tensione. Il Diavolo riceverà una sanzione, con un raggio che va dalla semplice multa all’esclusione dalle coppe. Marco Fssone, amministratore delegato, è pronto a fare ricorso al Tas in caso di quest’ultima ipotesi ma c’è di più. Sky Sport riporta una indiscrezione shock: la Uefa starebbe pensando a due anni di stop dalle competizioni europee. La società meneghina per il momento ha smentito, ma la proposta della camera giudicante dell’organismo europeo potrebbe essere clamorosa. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, con Fiorentina e Atalanta che guardano e aspettano: in caso di esclusione del Milan, la Dea eviterebbe un turno preliminare e la viola ‘guadagnerebbe’ una partecipazione all’EL. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



L’ANALISI DI FILIPPO GALLI

Al momento l’udienza Uefa tenuta a Nyon non ha chiarito se il Milan sarà escluso dall’Europa League nella prossima stagione. Si può parlare solo di sensazioni e di possibilità che potrebbero portare a delle dicisioni magari già prese. Di questo ha parlato un uomo simbolo del passato del Milan, Filippo Galli. L’ex difensore si è pronunciato a RMC Sport, dove ha spiegato: “Le sensazioni non sono di certo positive purtroppo da quello che trapela, ma anche io posso leggerlo dai giornali. La Uefa potrebbe avere la mano dura col Milan e non permetterci di partecipare all’Europa League. Sarebbe un peccato perché questa è stata conquistata sul campo. Aspettiamo fiduciosi, ma la sensazione è che l’Uefa sia davvero molto rigida“. Proprio ieri abbiamo parlato dell’addio dello stesso Filippo Galli al Milan dove per numerosi anni è stato responsabile del settore giovanile e dove ha rifiutato di andare avanti per diversi motivi espressi in una lunga intervista. (agg. di Matteo Fantozzi)



“FUORI DALLE COPPE? LO ESCLUDO”

All’uscita dall’udienza Uefa, l’ad del Milan, Marco Fassone ai microfoni di Sky Sport non ha nascosto un certo velato ottimismo per quanto riguarda l’andamento della riunione di fronte alla camera giudicante europea. non ha caso il dirigente, pur non lasciando si sfuggire nulla di quanto è emerso nel contraddittori ha affermato oggi a Nyon: “Ho il sentimento che quanto meno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione-“. in ogni caso roa dovremmo attendere diverso tempo perché al sente Uefa venga pubblicata e i tifosi non nascondo il timore che il Milan rischi anche qualcosa di più ch l’esclusione per la prossima stagione dalle coppe europee. Fassone però ha una risposta anche per tale dubbio: “Qualcosa di più tendo a escluderlo. Non voglio esprimere giudizi, soprattutto prima. Lasciamo alla Camera giudicante, che è composta da personaggi di altissimo livello e profilo, il tempo per poter valutare bene il caso, le nostre memorie e per fare tesoro anche di quanto abbiamo espresso verbalmente questa mattina. Eventualmente la commenteremo dopo”. (agg Michela Colombo)



FASSONE: FATTI CERTI NON CONGETTURE

Terminata l’udienza a cui era stato convocato il Milan a Nyon questa mattina per discutere di fronte alla camera giudicante della Uefa della salute del la società, l’ad del club rossonero Marco Fassone ha affidato ai microfoni di Sky sport i primi commenti a caldo. Il dirigente del Diavolo ha infatti dichiarato a seguito dell’incontro: “Speriamo vengano valutati fatti certi e non congetture” e ampliando il suo discorso Fassone ha aggiunto: “Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture. Chiediamo soprattutto che il club sia valutato in coerenza con le decisioni che sono state prese negli anni del Financial Fair Play, ormai ce ne sono decine. Abbiamo un po’ la sensazione che il fatto di rimandare il nostro caso alla Camera giudicante sia differente rispetto a come sono stati trattati altri casi. Non ci è stato detto quando sarà presa la decisione, però immagino che sarà abbastanza veloce”. Non c’è ancora una data certa per la sentenza Uefa sul caso Milan ma le voci parlando di un 48/72 ore di tempo perchè la CFBC deliberi. (agg Michela Colombo)

TERMINATA LA RIUNIONE

Si è appena chiusa, dopo circa poco più di due ore, la riunione tra la dirigenza del Milan e il CFBC, il comitato di controllo della Uefa: sul tavolo la ben nota questione sulla presunta poca solidità finanziaria della società rossonera, che ora rischia pure l’esclusione della coppe europee nella prossima stagione. Al momento da Nuyon non filtra alcuna indiscrezione sia su come sia andata la riunione con la commissione giudicante della federazione europea (composta da 5 membri) sia sull’esito della sentenza. E’ però quasi confermato che alla commissione Uefa serviranno almeno 48-72 ore prima di diffondere la sentenza e quindi i tifosi rossoneri e non solo non avranno in mano notizie ufficiali prima del weekend. Servirà quindi ora tanta pazienza tra i vertici del club di Via Aldo Rossi: nel frattempo infatti continua la trattativa tra Yonghong Li e il nuovo socio, che pur entrando nel Cda in minoranza, a breve potrebbe anche rilevare la maggioranza del Milan. (agg Michela Colombo)

LA RIUNIONE HA INIZIO

Ha preso il via alle ore 9, senza ritardi, l’incontro tra il Milan e la camera giudicante dell’UEFA a Nyon che dovrà decidere le sanzioni da comminare al club rossonero in merito alle violazioni del Fair Play Finanziario. L’ipotesi da scongiurare è ovviamente quella che porta all’esclusione dalle coppe europee, ma quali sono i tempi di questo processo? L’incontro tra la delegazione capitanata da Marco Fassone e la camera giudicante, secondo Sky non dovrebbe durare più di un paio d’ore: da qui a pochi minuti, dunque, il summit dovrebbe concludersi. Più lunghi, però, sono i tempi riguardanti il verdetto, ovvero ciò che più interessa ai tifosi. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, infatti, la decisione arriverà nel giro di 48 ore: due giorni per stabilire il futuro prossimo del Milan, che in caso di parere negativo potrebbe comunque giocarsi il jolly del ricorso al Tas di Losanna. (agg. di Dario D’Angelo)

LA STRATEGIA DEL MILAN

Si accenderà tra pochissimo il match decisivo per il Milan: oggi a Nyon alle ore 9.00 dovrebbe iniziare l’incontro tra la dirigenza rossonera e il CFBC (Organo di Controllo Finanziario per Club): le tappe dalla vicenda come il suo possibile epilogo, che portrebbe, nell’eventualità, il Milan fuori dalle coppe europee per la stagione prossima. sono note. Ora si torna quindi al tavolo per convincere la Uefa che il club di via Aldo Rossi ha le giuste carte in tavola. La tattica della società rossonera è chiara. Ieri pomeriggio nel corso di una riunione fiume è stato ritoccato un dossier di 25 pagine che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, chiarire tutti i dubbi del comitato di controllo europeo. Nel documento, almeno per quanto si legge questa mattina sulla Gazzetta dello sport, i riflettori sarebbero sulla solidità del club più che sui personaggi intorno: la società ha bilancio e numeri chiari anche se non sono chiari personaggi come il presidente Yonghong Li, o il nuovo socio in minoranza di cui si è molto parlato in quesi giorni. La difesa è pronta ma il Milan ha già pronta una strategia in caso di rifiuto da parte della Uefa: immediato sarà quindi il ricorso al Tas e qui la sentenza però non verrà pronunciata prima del 25 luglio. Staremo a vedere. (agg Michela Colombo)

PARLA MIRABELLI

In attesa dell’udienza Uefa a Nyon per decidere sul destino del Milan nelle Coppe Europee della prossima stagione, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, ospite al “Festival del Milanismo” a Gallipoli, ha fatto il punto della situazione: “Attendiamo i paletti dell’Uefa, se ci saranno, fare nomi adesso è superfluo. Non vogliamo illudere i nostri tifosi. Sappiamo di dover fare un mercato attento, intelligente e contenuto, nel rispetto delle regole. Non sarà un mercato folle ma di aggiustamento alla nostra rosa. Ho sentito accostati al nostro club ottimi giocatori, ma non dobbiamo fare false promesse per non illudere nessuno. Anche noi abbiamo ottimi giocatori e un patrimonio da salvaguardare e rinforzare, ovvero essere la squadra più giovane d’Italia“. Dichiarazioni che lasciano presagire un cambio di rotta rispetto al mercato faraonico dell’anno scorso, ma una promessa il DS rossonero si è sentita di farla ai tifosi, a prescindere da quale sarà il verdetto Uefa: “I big resteranno.” (agg. di Fabio Belli)

VERDETTO A FINE SETTIMANA?

Milan, domani udienza Uefa a Nyon: martedì 19 giugno 2018 sarà il giorno decisivo per il futuro del Diavolo in ambito europeo. La dirigenza rossonera, guidata dall’amministratore delegato Marco Fassone, si è vista respingere la richiesta di Settlement Agreement dalla Camera investigativa e rischia una serie di sanzioni. Domani una delegazione si presenterà di fronte alla Camera giudicante dell’organo calcistico e si va dal rischio di multa alla possibile esclusione dall’Europa League. Come sottolineato dall’Ansa, i giudici potrebbero non decidere subito, ma prendersi 48-72 ore di tempo. Oltre all’ad Marco Fassone, parteciperanno all’udienza in programma a Nyon la Cfo Valentina Montanari, l’avvocato Roberto Cappelli, consigliere rossonero, il responsabile della comunicazione del club Fabio Guadagnini e due legali. Assenti invece Umberto Lago, professore tra i padri del Fair play finanziario, e il direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli.

MILAN, DOMANI UDIENZA UEFA

“C’è grande amarezza, è un danno alla nostra immagine”, questo è stato il commento dell’amministratore delegato del Milan Marco Fassone dopo la decisione della Uefa di respingere la richiesta di settlement agreement presentata dal club meneghino. E ora c’è grande attesa per capire la possibile sanzione: come sottolineato, si va da una multa all’esclusione dalle coppe europee. Nel mezzo, diversi tipi di sanzione, come ad esempio un “roster” ridotto per partecipare all’Europa League. E dalla decisione della Uefa dipenderà molto anche del futuro del Milan di Gennaro Gattuso: la dirigenza ha sì sottolineato che gli acquisti arriveranno lo stesso, a prescindere dal tipo di sanzione, ma anche evidenziato che senza le entrate dell’Europa League sarà necessario “abbassare” le pretese sul tipo di profilo di rinforzo. Come riportato da Pianeta Milan, il ds Mirabelli ha analizzato così i dubbi sul presidente Yonghong Li: ““Vorrei dire una cosa, in generale e non sulla UEFA: servirebbe più rispetto per Yonghong Li. Ha sempre mantenuto gli impegni e ha investito tanto. Certo, non chiacchiera tanto, ma mette il denaro e non fa mancare nulla. Poi si è affidato a Fassone, uno dei manager più importanti sul panorama europeo, con grandi competenze. Siamo in un mare pieno d’ostacoli, ma ci sono tanti altri motivi che mi fanno osservare il Milan con serenità”.”.