Cristiano Ronaldo o Lionel Messi, Lionel Messi o Cristiano Ronaldo? Scusate le ripetizioni, ma questo è stato il motivetto che negli ultimi anni ha attraversato il pensiero di chi doveva assegnare il Pallone d’oro. L’inizio dei Mondiali 2018 sembrano però aver tolto ogni dubbio in favore del portoghese ancora in gol anche contro il Marocco dopo la tripletta al debutto quando si è trovato di fronte la Spagna. Dall’altra parte invece Lionel Messi, anche se ha giocato una sola partita, sembra aver ricominciato il suo rapporto conflittuale con la maglia della nazionale. Nella gara clamorosamente pareggiata dall’albiceleste contro l’Islanda la pulce non solo ha fallito il calcio di rigore del possibile 2-1, ma ha anche sbagliato praticamente ogni scelta diventando superfluo tra le linee e sempre bloccato dal muro dei difensori avversari. Si riprenderà, perché ha già dimostrato di saperlo fare, ma Cristiano Ronaldo in questo momento sembra irraggiungibile anche per lui. Ora il sogno del calciatore del Real Madrid è quello di far alzare ai lusitani la Coppa del Mondo dopo che due anni fa riuscì a fargli vincere l’Europeo. (agg. di Matteo Fantozzi) 



ALTRI DUE RECORD NEL MIRINO

A questo punto, archiviato il quarto gol nei Mondiali 2018, non c’è limite a quello che può fare Cristiano Ronaldo: due partite per portarsi in testa alla classifica marcatori, tornando a staccare Denis Cheryshev che ieri sera aveva segnato la sua terza rete. Cristiano Ronaldo potrebbe dunque succedere a James Rodriguez come re dei bomber in Coppa del Mondo: il suo ex compagno nel Real Madrid aveva messo a segno 6 gol nell’edizione brasiliana, mentre Neymar ne aveva segnati 4 nella fase a gironi ma poi, anche a causa di un infortunio, si era bloccato. Dunque, attenzione: CR7 potrebbe diventare il primo portoghese, a 52 anni di distanza da Eusebio, a vincere la classifica marcatori di un Mondiale. Non solo: dal 1970 (Gerd Muller, 10) un giocatore non va in doppia cifra in singola edizione. Ronaldo mette nel mirino anche lo straordinario attaccante tedesco, e magari anche il record assoluto di 13 reti di Just Fontaine. Sono passati 60 anni esatti da Svezia 1958: sarebbe un bel modo per festeggiare l’anniversario… (agg. di Claudio Franceschini)

CRISTIANO RONALDO SEGNA ANCORA

Quattro minuti in campo: questo è quanto serve a Cristiano Ronaldo per mettere a segno il suo 4 gol nei Mondiali di calcio di Russia 2018. CR7 parte a razzo nella gara del suo Portogallo contro il Marocco, dimostrando – se ancora ce ne fosse bisogno – che il calciatore più in forma di questo campionato del mondo è proprio lui. Dopo la tripletta contro la Spagna il trascinatore della squadra di Fernando Santos conferma di essere in uno stato di grazia che se andasse avanti potrebbe anche impensierire le favorite della vigilia per la vittoria finale del torneo. In due partite Cristiano ha già superato il suo precedente record di gol ai Mondiali. Non è un azzardo dire che questo fenomeno, giunto al culmine della propria maturità anche caratteriale, non è mai stato. E adesso il Portogallo può sognare…(agg. di Dario D’Angelo)

NUOVO EXPLOIT DI CR7?

Sarà di nuovo tempo di Cristiano Ronaldo ai Mondiali 2018 di Russia: si accenderà oggi infatti il match a Luzhniki Arena di Mosca tra Portogallo e Marocco, secondo turno del girone B. La sfida, sulla carta, non pare troppo difficile per i lusitani di Santos: per i campioni deuropa in carica però i tre punti messi in palio oggi valgono di fatto un pass per la qualificazione al tabellone finale di questa intensa edizione 2018 della competizione iridata. Di certo la formazione di Fernando Santos ha tutte le carte in tavola e non solo per il Jolly Cr7: in occasione del match di esordio contro la Spagna è infatti stato possibile non ammirare la grande compattezza del gruppo lusitano, coem di un meccanismo svizzero ben oliato, dove tutte le sue parti funzionano alla perfezione. Vertice di tale meccanismo non può che essere Cr7 chiaramente: i suoi compagni giocano in funzione del suo talento e ovviamente il bomber del Real non ha alcun avversario nel ruolo, e giustamente occupa la prima posizione sul palco. I risultati sono stati sotto gli occhi di tutti pochi giorni fa nel ben pareggio realizzato per 3-3 contro la Spagna di Hierro, favoritissima alla vittoria della Coppa: oltre al risultato la sfida è stata emozionate e la nazionale portoghese ha offerto uno spettacolo senza precedenti. 

LA STAR E  I SUOI NUMERI

Il Portogallo che ci attendiamo quindi oggi in campo contro il Marocco è quindi una squadra ben unita al suo interno, forte, che pensa e agisce in maniera unica, con un capitano che è guida assoluta nel campo come nello spogliato. Cr7 ha di fatti in mano la sua nazionale e il bomber sa bene come caricarsi sulle spalle questo tipo di responsabilità: difficilmente ha fallito. Che siano i successi ottenuti con la maglia del Real Madrid, il titolo di campioni di Europa vinto due anni fa con lanazionale (e con Cr7 fuori dalla finale dopo dieci minuti di gioco per infortunio) Cristiano Ronaldo di certo non è un novellino di situazioni del genere. Lo dicono anche i suoi record: capitano della nazionale, ha il record di presenze, ben 151  (dal 2003 a oggi per la squadra maggiore) e pure dei gol, ben 84, per una media di 0.56 gol a match. Se poi volessimo ancora indugiare nei numeri, ci basti ricordare la tripletta  segnata nella sfida di esordio contro la Spagna. Insomma Cr7 sa bene la posta in gioco, come è ben consapevole di avere questanno tutte le miglior condizioni per regalare al suo Portogallo un traguardo storico. Vedremo però che dirà il campo!.