Serbia Svizzera rischia purtroppo di fare notizia più per le tensioni politiche fuori dal campo che per il risultato della partita, che ha esaltato gli elvetici autori di una vittoria in rimonta che li colloca ora al comando della classifica del girone alla pari del Brasile (con cui hanno già pareggiato) e davanti proprio alla Serbia, che ora rischia grosso. Una vittoria fondamentale quella della Svizzera, che il c.t. Vladimir Petkovic ha commentato così subito dopo il triplice fischio finale: Siamo riusciti a ritrovare il nostro calcio, nonostante la Serbia ci abbia messo in difficoltà nel gioco aereo e per le vie centrali. Abbiamo dovuto rimettere ordine nel nostro sistema nella ripresa. Ora possiamo affrontare la terza partita cercando di arrivare primi del girone che è il nostro obiettivo”, ha concluso l’ex allenatore della Lazio, anch’egli di origini slave. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VIDEO SERBIA SVIZZERA
Vladimir Petkovic interpreta Serbia-Svizzera come una partita a scacchi e la vince grazie a due mosse: la prima, quella della calma (che non a caso è la virtù dei forti); la seconda, quella della consapevolezza dei propri mezzi. Sul piano puramente tecnico e fisico la compagine elvetica è più debole rispetto a quella di Mladen Krstajic, per cui gli svizzeri si sono affidati alla proverbiale organizzazione per tendere la più classica delle trappole agli avversari. Che partono fortissimo sbloccando la contesa già al 5′ del primo tempo con Mitrovic e prima dell’intervallo sfiorano il raddoppio (sempre con Mitrovic). Anche sullo 0-1 Petkovic incita i suoi e li invita a non scoraggiarsi, sostenendo che le cose si sarebbero messe nel migliore dei modi per loro. Cosa che effettivamente accade nella ripresa, quando Xhaka pareggia i conti con un tiro da fuori area che coglie impreparato l’estremo difensore avversario Stojkovic, e poi nel finale a ridosso del novantesimo quando Shaqiri firma il raddoppio al termine di un contropiede a regola d’arte, approfittando di una Serbia completamente sbilanciata in avanti. Del resto la formazione slava con il pareggio non ci faceva granché, considerando che nell’ultima giornata del gruppo E avrebbe incontrato proprio il Brasile mentre la Svizzera affronterà la Costa Rica già eliminata. Adesso la classifica parla chiaro: Svizzera e Brasile 4, Serbia 3, Costa Rica 0; se c’è una squadra che in questo momento può dormire sonni tranquilli è proprio quella di Petkovic, la Seleçao dovrà sudarsi i tre punti contro gli spilungoni serbi che fisicamente, sulla carta, dovrebbero sovrastare i carioca. Neymar è avvisato, se ci tiene alla sua incolumità farebbe meglio a evitare i suoi dribbling irriverenti che provocano l’avversario fino a fargli perdere la pazienza e a colpirlo duramente. In ogni caso non sono rimaste molte speranze per la Serbia, dopo la prova deludente di Milinkovic-Savic che non è riuscito a lasciare il segno contro un avversario ben più solido come la Costa Rica ma di certo non insormontabile. Per battere il Brasile servirà la partita perfetta non solo da parte sua, ma da parte di tutti quanti.
LE DICHIARAZIONI
Il ct serbo Mladen Krstajic prova a non fare drammi anche se la situazione dopo il KO con la Svizzera è diventata problematica: “Ci siamo disuniti dopo il pareggio della Svizzera, non eravamo certamente più deboli di loro e sull’1-1 ho provato a vincerla inserendo un centrocampista offensivo per alzare il baricentro. Purtroppo siamo stati ingenui a concedere il gol in contropiede agli avversari al 90′, ma nel calcio questi episodi sono all’ordine del giorno. Potevamo e dovevamo sfruttare meglio alcune occasioni, ritengo comunque che i ragazzi abbiano dato il massimo. Contro il Brasile cercheremo di fare del nostro meglio, senza dimenticare che avremo di fronte una delle squadre più accreditate per la vittoria finale, batterli sarebbe un grandissimo risultato per noi. Niente è impossibile, abbiamo il dovere di preparare la partita nei minimi dettagli cercando di sfruttare i punti deboli della Seleçao”.
Le parole di Xherdan Shaqiri, l’uomo che ha segnato il gol da tre punti per la Svizzera: “Il nostro movimento calcistico è in continua crescita da anni e anche oggi abbiamo dimostrato di essere tra le nazionali più competitive in circolazione. Anche sullo 0-1 non ci siamo mai dati per vinti, abbiamo mantenuto la calma e cambiato l’inerzia della gara, cosa che tempo fa non saremmo mai riusciti a fare. Chi vuole vincere il mondiale dovrà fare i conti con noi”.
IL TABELLINO
SERBIA-SVIZZERA 1-2 (1-0)
SERBIA (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic (81′ Radonjic); Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic (65′ Ljajic); Mitrovic. All. Mladen Krstajic.
SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Ricardo Rodriguez; Behrami, Xhaka; Shaqiri, Dzemaili (73′ Embolo), Zuber (90’+4′ Drmic); Seferovic (46′ Gavranovic). All. Vladimir Petkovic.
ARBITRO: Felix Brych (GER).
AMMONITI: Milinkovic-Savic (SRB), Milivojevic (SRB), Matic (SRB), Mitrovic (SRB), Shaqiri (SVI).
RECUPERO: 2′ pt, 6′ st.
MARCATORI: 5′ Mitrovic (SRB), 52′ Xhaka (SVI), 90′ Shaqiri (SVI).