I 50 anni di Paolo Maldini sono un momento importante per un vero totem del calcio italiano. Lo storico Capitano del Milan, non va dimenticato, fa parte di una dinastia iniziata dal padre Cesare, bandiera rossonera negli anni Settanta e ct della Nazionale azzurra (e poi successivamente anche tecnico milanista) negli anni Novanta. E il ricordo del padre, da cui ha ereditato la sconfinata passione per il Milan, è sempre toccante per Paolo Maldini, come ricordato in un’intervista rilasciata a Gianni Mura per La Repubblica: “Non mi sono ancora abituato a parlare di mio padre al passato. In testa mi viene spontaneo il presente. Era un padre all’antica. Giochi solo se vai bene a scuola, altrimenti smetti. Io ero il primo dei maschi e quindi il primo a provarci. Dalla squadra dell’oratorio di piazza San Pio X sono passato a quella del Milan. Per me era un gioco, non pensavo alla fama di mio padre. A casa, nel piano sotto al nostro un mio compagno di scuola aveva un grande terrazzo: giocavamo uno contro uno, anche due contro due. Ho scoperto casualmente che mio padre, quand’era a casa, e non succedeva spesso, ci guardava dal nostro balcone.” (agg. di Fabio Belli)

IL MESSAGGIO DI SERGINHO

Paolo Maldini compie oggi cinquant’anni e nelle ultime ore sui social network sono tantissimi i calciatori che hanno voluto lasciare una testimonianza o un pensiero. In tantissimi anni di calcio sono molti i volti che l’ex storico capitano del Milan ha incrociato e moltissimi quelli che in un certo senso si sentono verso di lui debitori. Tra questi c’è l’ex terzino brasiliano Serginho che ha voluto salutare Paolo Maldini con un augurio davvero molto commovente: “Grande zio, auguri di buon compleanno. E’ stato un grandissimo onore per me fare parte della tua vita, della tua storia nel mondo del calcio. Per fortuna grazie a Dio ti ho conosciuto e sei una persona spettacolare. Grande Paolo Maldini. Auguri, ciao ciao“. Anche chi con Paolo Maldini ha condiviso poco sa benissimo che di fronte si è trovato una persona dai principi morali saldi così dentro come fuori dal campo. Un giorno speciale questo in cui tutti hanno voluto spendere una parola per lui. (agg. di Matteo Fantozzi)

GLI AUGURI DI CLAUDIO MARCHISIO

Sono tantissimi gli auguri di compleanno fatti dai calciatori a Paolo Maldini che compie oggi 50 anni. Un traguardo davvero importante condito dall’affetto che tantissima gente prova per lui. Tra questi stupiscono ancor di più quello che con lui non hanno mai giocato e che sono, per così dire, rivali sul campo del Milan. Splendido è il messaggio che ha postato su Twitter Claudio Marchisio, bandiera della Juventus e per anni pilastro della nostra nazionale: “Un fenomeno, un esempio da seguire, una storia da sognare, una leggenda da onorare. Mi hai insegnato che il bacio sulla maglia è una cosa davvero molto seria. Buon compleanno Paolo Maldini“, clicca qui per il tweet e per i commenti dei follower.

UN GIORNO SPECIALE

Un giorno speciale per Paolo Maldini e per il calcio in generale: lo storico capitano del Milan compie oggi 50 anni. Mezzo secolo per il difensore più forte del mondo (citazione di Fabio Capello), nonché uno dei calciatori più forti e vincenti di tutti i tempi. I trofei vinti confermano le qualità immense del signore della difesa, leggasi cinque Coppe dei campioni, cinque Supercoppe europee, tre Intercontinentali e sette Scudetti. Suoi anche due record che dureranno ancora molto a lungo, leggasi le 647 presenze in Serie A (Buffon avrebbe potuto eguagliarlo ma la Juventus non gli ha rinnovato il contratto), e le 139 in Champions League. La particolarità è che “Paolino”, come lo chiamava il padre, (il compianto Cesare), le ha giocate tutte con una sola maglia, quella del Milan, la sua seconda pelle.

L’ESORDIO E L’ULTIMO MATCH

E’ stato Maldini il giocatore che ha ereditato la prestigiosa fascia da capitano da Franco Baresi (altro grandissimo della storia del Diavolo), e che ha attraversato l’era Sacchi, Capello e infine Ancelotti. Insieme a lui hanno giocato i tre olandesi, ma anche Shevchenko, Kakà, Pirlo, Nesta, Gattuso, Seedorf e tutta quella serie di giocatori che negli anni ’80, ’90 e 2000 ha dominato in Italia, in Europa e oltre il Vecchio Continente. L’esordio in Serie A avvenne in uno storico match contro l’Udinese, il 20 gennaio del 1985, quando Paolo non era ancora maggiorenne, mentre l’ultimo match, 24 anni dopo, il 31 maggio del 2009 a Firenze, la gara numero 902 con la casacca del Diavolo. La maglia numero 3, la storica indossata da Paolo, è stata ritirata dopo il suo addio, un privilegio che spetta a pochissimi nel mondo del calcio. L’unico neo, sempre che di questo si possa parlarne, rimane il mancato trionfo con la nazionale italiana, visto che nel 2006 aveva già abbandonato la casacca azzurra, dopo il bruciante mondiale del 2002.