Per il Giappone si tratta dunque ufficialmente della terza qualificazione agli ottavi di finale nella storia dei Mondiali. Un ostacolo mai superato, con i nipponici che proveranno a sfatare questo tabù cercando di migliorare la performance storica della Corea del Sud del 2002, che fra tante polemiche arbitrali raggiunse la semifinale, unica squadra asiatica a spingersi così lontano. Nel 2002, Mondiale che anche i giapponesi giocarono in casa, la corsa si fermò negli ottavi di finale al cospetto della Turchia, poi terza. Nel 2010, grande occasione sfumata con la sconfitta ai calci di rigore contro il Paraguay, probabilmente il momento in cui il calcio del Sol Levante andò più vicino al salto di qualità. Ora un nuovo assalto, con l’orgoglio di essere l’unico paese del calcio emergente, tra Asia e Africa, ad aver superato lo scoglio del primo turno in questo Mondiale. (agg. di Fabio Belli)
DECISIVI I CARTELLINI GIALLI
Il Giappone si qualifica agli ottavi dei Mondiali 2018 in virtù del minore numero di ammonizioni subite rispetto al Senegal: può sembrare incredibile dopo tre partite, ma nessun altro criterio sarebbe servito. Infatti sia il Giappone sia il Senegal hanno chiuso con 4 punti, 4 gol segnati e altrettanti gol subiti: tutto nel segno del quattro, rendendo inutile anche il ricorso alla differenza reti. Quanto allo scontro diretto, è stato un pareggio per 2-2 e di conseguenza nemmeno questo avrebbe potuto fare la differenza: così, alla fine del girone H il Giappone deve ringraziare la migliore correttezza dal punto di vista disciplinare, che colloca i nipponici secondi davanti al Senegal, che si deve accontentare di un beffardo, inutile e doloroso terzo posto. Per il Giappone agli ottavi ci sarà una tra Belgio e Inghilterra e non sarà affatto facile, ma per il momento Nagatomo, Honda e compagni possono pensare a festeggiare… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
STRADA IN SALITA
Il Giappone si complica tremendamente la vita nella strada verso gli ottavi dei Mondiali 2018: al 59’ minuto Jan Bednarek spinge in porta il gol del vantaggio della Polonia, meritato per quello che gli europei avevano fatto nel corso della partita. A questo punto cambia tutto: la scelta del CT giapponese di cambiare tutto il reparto offensivo non sta pagando, e con questa rete i nipponici sarebbero eliminati dai Mondiali. Nell’altra partita infatti è ancora 0-0; il Senegal si prenderebbe tranquillamente il primo posto, mentre la Colombia avanzerebbe come seconda in virtù della migliore differenza reti rispetto al Giappone. Il quale tornerebbe a mettere le mani sulla qualificazione se l’altra partita del gruppo H si sbloccasse: con la vittoria del Senegal sarebbe davanti di un punto alla Colombia, con il successo dei Cafeteros tornerebbe a far valere il minor numero di ammonizioni ricevute. A meno che ovviamente non arrivi un altro gol della Polonia… (agg. di Claudio Franceschini)
INIZIA GIAPPONE POLONIA
Siamo pronti a vivere la sfida del Giappone alla Polonia: la nazionale del Sol Levante ci prova, e potrebbe diventare l’unica asiatica di questi Mondiali 2018 a qualificarsi agli ottavi. Le altre infatti hanno fallito, anche se hanno lasciato un buon ricordo: la peggiore è stata l’Australia (dal 2006 è affilata alla AFC) che ha raccolto un solo punto, l’Arabia Saudita eliminata dopo due giornate ha comunque vinto contro l’Egitto l’ultima partita e la Corea del Sud ha clamorosamente battuto e fatto fuori la Germania campione in carica, non riuscendo però a qualificarsi a causa della vittoria della Svezia sul Messico. Infine l’Iran, quella che ha maggiormente stupito: 4 punti nel girone con vittoria contro il Marocco, pareggio con il Portogallo e qualificazione sfiorata all’ultimo secondo. Riuscirà il Giappone a fare meglio e proseguire la sua corsa? Lo scopriremo tra poco, adesso diamo la parola al campo perchè finalmente Giappone Polonia prende il via! (agg. di Claudio Franceschini)
STORIA E TRADIZIONE
Il Giappone prova a qualificarsi agli ottavi di finale dei Mondiali 2018: per la nazionale del Sol Levante si tratterebbe del terzo passaggio del turno nella storia della Coppa del Mondo, i primi due sono quelli del 2002 (edizione casalinga) e del 2010, e mai questa nazionale è andata oltre gli ottavi. Curiosamente, questi due Mondiali sono gli stessi in cui la Corea del Sud ha passato il girone: i coreani a differenza del Giappone hanno sfruttato la coppa giocata davanti al proprio pubblico arrivando ad un incredibile quarto posto. Le due nazionali sono sicuramente le più competitive in un’Asia calcistica che stenta ancora a decollare, ma non le sole ad aver centrato il passaggio dei gironi: nel 1994 toccò alla sorprendente Arabia Saudita poi fatta fuori dalla Svezia, mentre nel 1966 ricordiamo con nostro dolore la Corea del Nord, che ci eliminò per poi andare in vantaggio 3-0 contro il Portogallo di Eusebio, prima di venire rimontata, perdere 5-3 e venire eliminata tra grandi onori. (agg. di Claudio Franceschini)
LA SFIDA CON LA POLONIA
Il Giappone va a caccia degli ottavi di finale ai Mondiali 2018: la nazionale del Sol Levante affronta oggi alle ore 16:00 la Polonia, che ha perso le prime due partite e dunque è già eliminata. Se nell’altra partita del girone Senegal e Colombia possono tecnicamente non curarsi di questo risultato, il Giappone lo farebbe soltanto in caso di vittoria: se andasse così, la nazionale asiatica si porterebbe a 7 punti in classifica e sarebbe dunque qualificata, dovendo poi eventualmente giocarsi il primo posto con il Senegal (la Colombia, dovesse passare il turno, in questo caso sarebbe comunque seconda). Dunque, anche il Giappone è padrone del proprio destino: dopo tutto è primo in classifica nel gruppo H (4 punti), insieme a lui c’è il Senegal e la differenza reti è in totale parità, +1 con 4 gol realizzati e 3 subiti. Il che ci porta inevitabilmente a considerare il secondo aspetto del problema: vale a dire, il caso in cui il Giappone non dovesse vincere. Cosa succederebbe se le cose andassero in questo modo.
GIAPPONE AGLI OTTAVI: CON PAREGGIO O SCONFITTA…
Diciamo subito che se la Colombia dovesse vincere, al Giappone basterebbe il pareggio: il Senegal infatti resterebbe dietro di un punto. Non solo: la nazionale del Sol Levante potrebbe anche permettersi di perdere, ma in questo caso dovrebbe farlo con uno scarto minore rispetto alla sconfitta dei Leoni della Teranga oppure segnando un gol in più (dunque perdendo ad esempio 1-2 contro un 1-0 della Colombia), di modo da aver segnato una rete in più in tutto il girone. Se il Senegal dovesse vincere, il Giappone sarebbe comunque qualificato perchè la Colombia resterebbe alle sue spalle; con un pareggio nell’altra partita gli africani salirebbero a quota 5 punti, e qui il Giappone sarebbe costretto a pareggiare perchè in caso di arrivo a quota 4, insieme alla Colombia, sarebbero i Cafeteros ad andare agli ottavi avendo già adesso una differenza reti migliore, e la nazionale del Sol Levante inevitabilmente peggiorerebbe la sua. Dunque si giocherà sul filo dell’equilibrio su entrambi i campi, per forza di cose collegati.