Luciano Spalletti può dirsi felice: la sua Inter a partire dalla prossima stagione potrà contare su Radja Nainggolan, pupillo già cercato la scorsa estate. Il tecnico di Certaldo è stato importante per il Ninja, che con lui in panchina ha disputato la sua miglior stagione. Nel corso della conferenza stampa odierna il centrocampista belga ha analizzato le differenze con Eusebio Di Francesco: “Mister Di Francesco punta di più sul gioco di squadra, ma poi dipende comunque da me. Io ho sempre dato il massimo”. Rispetto a Spalletti, l’ex allenatore del Sassuolo lo ha utilizzato in una posizione più arretrata, ciò ha inciso sulle statistiche personali del calciatori nella casella dei gol segnati. Inter-Nainggolan un matrimonio che è stato celebrato, ma sarebbe stato lo stesso anche senza Champions League? “Magari sì: c’è molto altro dietro la scelta di un club, in particolare motivazioni e convinzioni”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



I TIFOSI DELLA JUVENTUS LO PROVOCANO

Radja Nainggolan si presenta all’Inter e improvvisamente è di nuovo derby d’Italia con la Juventus. I tifosi bianconeri sono stati pronti nel valutare le parole del Ninja andando a sottolineare sui social quanti dubbi ci siano sul suo affermare di essere “un vincente”. In carriera il centrocampista belga non ha ancora vinto nulla né con la maglia della Roma né tantomeno precedentemente con Piacenza e Cagliari. Una frase che i tifosi della Vecchia Signora non gli hanno perdonato, soprattutto dopo che i tifosi dell’Inter lo avevano accolto sulle rime di: “Che ci frega di Emre Can, noi c’abbiamo Nainggolan”. L’eterna sfida tra bianconeri e nerazzurri non finisce mai, nemmeno quando il pallone è lontano dal dischetto del centrocampo e la maggior parte dei calciatori, esclusi quelli impegnati al Mondiale, sono in vacanza. (agg. di Matteo Fantozzi)



E SU DEMBELÈ…

Alla fine c’è stata la battuta di Radja Nainggolan sul compagno di nazionale Moussa Dembelé durante la presentazione all’Inter. E’ stato il primo giorno in cui il ninja ha avuto la possibilità di esprimere le sue sensazioni di questo clamoroso trasferimento che ha lasciato senza parole soprattutto i tifosi della Roma che lo adoravano. Il centrocampista del Tottenham può arrivare per una cifra davvero accessibile visto che va in scadenza 2019, ma al momento è impegnato con il Belgio al Mondiale. A chi chiede a Radja Nainggolan se ci metterà una buona parola, lui ribadisce: “Moussa Dembelé è un mio grande amico e un calciatore molto forte. Ora però sta facendo il Mondiale e non lo stresserò col calciomercato”. Parole che sicuramente possono avere varie interpretazioni, ma che fanno capire come l’ex calciatore della Roma sarebbe molto felice di veder arrivare a Milano il suo connazionale che stima e con cui ha anche un rapporto al di fuori del rettangolo verde di gioco. L’Inter ci pensa, ma deve fare attenzione alla concorrenza agguerrita. (agg. di Matteo Fantozzi)



“GIOCO OVUNQUE, QUI PER DARE IL MASSIMO”

La presentazione di Radja Nainggolan come nuovo giocatore dell’Inter prosegue: il centrocampista belga non fa problema di ruolo (“ho giocato anche mediano, l’importante è dare il massimo”), si è detto felice dell’accoglienza dei tifosi nerazzurri ma sa che sarà poi fondamentale il rendimento sul campo, l’unica cosa che conta secondo Nainggolan per cercare di ricucire il gap con la Juventus sfruttando anche il grande impegno della proprietà Suning. Il Mondiale è un rimpianto che però il belga non vuole far pesare troppo: “Supero facilmente questa cosa”, godendosi le vacanze senza pensarci troppo e concentrandosi sull’Inter. C’è spazio anche per domande curiose, tipo sulla giornata tipo, che comincia portando la figlia a scuola e svelando pure di non essere un appassionato delle serie tv, prima di completare l’evento della conferenza stampa con le classiche foto di rito, nelle quali Nainggolan naturalmente tiene in mano la sua maglia numero 14 insieme al direttore sportivo Piero Ausilio e al Chief Football Operations Officer Giovanni Gardini. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

LE PRIME PAROLE DI NAINGGOLAN ALL’INTER

La conferenza stampa di Radja Nainggolan per la presentazione come nuovo giocatore dell’Inter del centrocampista belga è stata preceduta da una sessione di domande rivolte a Nainggolan direttamente dai tifosi nerazzurri, che potevano mandare le loro domande tramite i social network ufficiali dell’Inter. Poi è cominciato l’evento “classico” e le prime parole di Nainggolan sono state naturalmente di ringraziamento e di felicità per la nuova avventura che sta per cominciare. Subito arriva una domanda sulle possibilità di lottare per lo scudetto, il centrocampista spera di vincere qualcosa il più presto possibile. Un accenno alla Roma, lasciando trapelare la delusione per una storia “che poteva finire diversamente”, ma adesso Nainggolan pensa solo a ripagare la fiducia di una società che lo ha voluto fortemente. Parole importanti per Luciano Spalletti: “Ritrovarlo è un bene per me”, anche questo ha contribuito a una scelta che Radja ha definito “facile”. Un accenno anche al numero di maglia: Nainggolan avrebbe voluto il 4, che però è stato ritirato per Javier Zanetti e dunque ha scelto il 14, un numero comunque storico nel calcio. Il belga ha anche ammesso di avere già avuto in passato contatti con l’Inter, poi fa un paragone tra Mauro Icardi, più animale d’area, ed Edin Dzeko che dà un contributo maggiore anche in altri settori del campo. Sono comunque tanti i giocatori nerazzurri di qualità con cui Nainggolan non vede l’ora di giocare. Radja non vuole fissare priorità fra scudetto e Champions League, anche se magari avrebbe scelto i nerazzurri anche se non si fossero qualificati, non vuole invece fare riferimenti al connazionale e amico Dembele, in questo momento impegnato ai Mondiali. Con Spalletti Nainggolan arrivava in area più di quanto ha fatto con Di Francesco, l’auspicio è che possa succedere anche all’Inter. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

SI COMINCIA

Finalmente Radja Nainggolan è pronto a presentarsi come nuovo calciatore dell’Inter: il centrocampista belga ritrova Luciano Spalletti che lo ha allenato nella Roma per una stagione e mezza, e questo ci dà lo spunto per ricordare che ad averlo fatto debuttare nel calcio professionistico italiano (in Serie B con il Piacenza) è stato Beppe Iachini, che all’epoca era allenatore del club emiliano giunto undicesimo in Serie A. Nainggolan aveva 18 anni quando ha toccato il campo per la prima volta; chi però gli ha consegnato la maglia da titolare è stato, dopo Mario Somma nel 2007-2008 (10 presenze), Stefano Pioli: curioso pensare al fatto che l’emiliano sia passato dall’Inter nella stagione 2015-2016, sostituendo Frank De Boer e venendo poi esonerato a tre giornate dal termine del campionato. Fosse andata in un altro modo, Pioli e Nainggolan si sarebbero potuti ritrovare in nerazzurro nove anni più tardi, chiudendo una sorta di cerchio; ora invece sarà Spalletti a usufruire delle sue prestazioni. Adesso parola al centrocampista belga: Nainggolan inizia ufficialmente la sua avventura come calciatore dell’Inter. (agg. di Claudio Franceschini)

IL NUMERO DI MAGLIA

Radja Nainggolan sta per essere presentato ufficialmente come nuovo calciatore dell’Inter: resta il mistero sul numero di maglia che il centrocampista belga andrà ad indossare. Quelli che ha vestito finora sono infatti indisponibili: il 4, che lo ha accompagnato nella Roma, è stato infatti ritirato dall’Inter in onore di Javier Zanetti, attuale vice presidente della società nerazzurra. Il 44, che Nainggolan aveva vestito nei primi sei mesi in giallorosso, è sulle spalle di Ivan Perisic (che lo ha scelto “raddoppiando” il numero che porta con la nazionale croata) e dunque, a meno che l’esterno non sia venduto, anche questa opzione sarà preclusa al Ninja. Al momento la soluzione più probabile è quella del numero 21: Nainggolan lo ha indossato a Piacenza (dal secondo anno; prima aveva il 10) e in nerazzurro è stato appena lasciato libero da Davide Santon, proprio il calciatore che si è trasferito alla Roma come parziale contropartita per il cartellino del belga. Alternativa credibile il numero 8, liberato da Rafinha Alcantara; il 6 invece è stato prenotato da Stenfa De Vrij, il cui numero 3 – ritirato in onore di Giacinto Facchetti – è indisponibile. (agg. di Claudio Franceschini)

LA CLAUSOLA ANTI-SUNING

Nel contratto che ha portato Radja Nainggolan all’Inter è stata inserita, secondo un’indiscrezione del Corriere dello Sport, una clausola anti-Suning: ovvero, la Roma al momento delle firme ha voluto cautelarsi chiedendo di poter incassare il 10% di una futura vendita del calciatore belga. Quale il motivo? Sarebbe appunto per il timore che la società nerazzurra possa vendere Nainggolan, tra due o tre anni, all’altra società controllata da Suning (la cinese Jiangsu) ad una cifra importante. La percentuale sulla vendita futura è comunque una pratica che nel calcio esiste da tempo e che sta prendendo sempre più piede ultimamente; a riprova di questo, va ricordato che l’Inter ha accettato di inserire questa clausola voluta dalla Roma per vendere Nainggolan ma, a sua volta, ha chiesto e ottenuto un 15% di percentuale su un’eventuale futura vendita di Zaniolo. Che potrebbe incassare subito, se il giovane trequartista andrà al Sassuolo a titolo definitivo (ma dovrebbe trattarsi di un prestito). (agg. di Claudio Franceschini)

STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PRESENTAZIONE DI NAINGGOLAN

La presentazione ufficiale di Radja Nainggolan sarà trasmessa in diretta tv su InterTV: soltanto gli abbonati al canale (che è sul 232 del satellite Sky) potranno dunque assistere alle immagini da Appiano Gentile, mentre salvo variazioni di palinsesto non dovrebbe essere prevista una diretta streaming video anche se, eventualmente, i canali ufficiali nerazzurri (per esempio quello presente su Youtube) potrebbero seguire l’evento.

ORARIO E PRESENTAZIONE EVENTO

Alle 13:00 di giovedì 28 giugno Radja Nainggolan viene presentato ufficialmente come nuovo calciatore dell’Inter: il centrocampista belga si presenterà ad Appiano Gentile per sostenere la prima conferenza stampa da calciatore nerazzurro. Archiviata dunque la trattativa di calciomercato che ha portato Nainggolan a lasciare la Roma dopo quattro stagione e mezza: ricordiamo che l’Inter ha versato nelle casse giallorosse una somma di 24 milioni di euro, ma la valutazione complessiva del giocatore è stata di 38 milioni. Per arrivare alla cifra giusta, i nerazzurri hanno inserito nell’affare i cartellini di Davide Santon e Nicolò Zaniolo, il quale peraltro potrebbe subito essere girato al Sassuolo per arrivare a Domenico Berardi. Nainggolan dunque si prepara a una nuova sfida: a dire il vero lui sarebbe volentieri rimasto alla Roma, come ha dichiarato, ma all’Inter ritrova quel Luciano Spalletti che lo ha trasformato in trequartista d’assalto, permettendogli di giocare la stagione migliore della carriera e di chiudere in doppia cifra di gol in Serie A.

LA CARRIERA DEL NINJA

Radja Nainggolan, belga di origine indonesiana (per parte di padre), è arrivato in Italia da giovane: aveva 17 anni quando il Piacenza lo ha prelevato dal Germinal Beerschot, facendogli terminare il percorso con le giovanili e poi lanciandolo in prima squadra al termine della stagione 2005-2006. Con la maglia dei lupi ha giocato fino a gennaio 2010, sempre in Serie B; finalmente è arrivata la chiamata dal piano superiore e precisamente dal Cagliari, dove Nainggolan è diventato un centrocampista completo e appetito sul calciomercato. Dopo quattro anni e 137 partite, il Ninja ha lasciato anche la Sardegna per approdare alla Roma: con Rudi Garcia è stato subito elemento portante di una squadra tornata a lottare per lo scudetto e presente in Champions League. Dal tecnico francese a Luciano Spalletti, il centrocampista belga è cresciuto ancora di più; già lo scorso anno l’allenatore toscano lo avrebbe voluto con sè all’Inter, il ritrovo dei due si è verificato con un anno di distanza. Nainggolan lascia la Roma dopo 203 partite con 33 gol: 28 di questi li ha segnati in Serie A, in Champions League ha giocato 26 partite realizzando 2 reti, tutte nella scorsa stagione quando i giallorossi sono arrivati in semifinale.