Ha preso il via l’assemblea della Lega Serie A che dovrà decidere, definitivamente, se accettare le garanzie patrimoniali presentate ieri sera con un rilancio in extremis da Mediapro, o proseguire con la risoluzione del contratto con l’intermediario spagnolo decisa nei giorni scorsi. In caso di risoluzione si dovrebbero approvare i nuovi pacchetti per commercializzare attraverso trattative private i diritti del campionato. La votazione per i diritti tv si svolgerà oggi a Milano: le società che hanno diritto di voto sono 17, ovvero tutti i club della scorsa Serie A a parte le tre retrocesse. Alla votazione sono naturalmente presenti tutti i club di serie A per prendere una decisione fondamentale visti che i proventi tv sono indotto ormai principale dei club. Arriva intanto una prima indiscrezione riguardo la la disputa della Supercoppa italiana in Arabia Saudita nel prossimo gennaio. Nelle casse di Juventus e Milan, i due club che si contenderanno il trofeo, entrerebbero circa tre milioni di euro netti. L’Assemblea ha deciso di escludere ufficialmente Mediapro, adesso si andrà avanti con una trattativa privata per tre giorni con la decisione che verrà presa per il prossimo 13 giugno.
LA PROPOSTA DI MEDIAPRO
Mediapro non vuole rinunciare alla Serie A, ma le garanzie degli spagnoli non convincono appieno la Lega. Il gruppo spagnolo ha presentato ieri alla Lega A, come spiegato in una nota: “Nei termini legali previsti le garanzie richieste, Queste garanzie patrimoniali sono formate dalla garanzia di Imagina (i soci attuali) e da una garanzia dei soci di Orient Hontai certificata da KPMG per un totale di 1,6 mld. Mediapro, a seguito dellaccettazione formale delle garanzie da parte dellassemblea già convocata domattina, riprenderà il processo di vendita dei diritti tenendo conto del pronunciamento del Tribunale di Milano. Queste garanzie sono state presentate in una riunione avvenuta oggi pomeriggio alla presenza del presidente della Lega, dei consulenti legali e ai rappresentanti del board della Lega”. Un colpo di coda inaspettato che ha riaperto la partita dei diritti tv anche se resta difficile il rientro effettivo in corsa del broadcast spagnolo. Infatti gli spagnoli sono stati ufficialmente esclusi dalla corsa ai diritti tv.