José Mourinho lancia la sfida alla “sua” Inter e alla Juventus: in un’intervista concessa a Teleradiostereo, emittente romana, lo Special One ha manifestato la volontà di incrociare le due squadre italiane nella prossima Champions League. E’ una dichiarazione utile per fare capire come la Serie A stia tornando sotto i riflettori del grande pubblico: in questo senso ovviamente c’entra molto l’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus. “Un colpo di mercato calcistico, pubblicitario e di marketing: devo fare i complimenti ai bianconeri” ha detto Mourinho, che per questa ragione sostiene che il nostro campionato tornerà a essere uno dei tre più guardati al mondo e dunque i più importanti. Gli altri due? Ovviamente la Premier League, dove lui in prima persona sarà protagonista con il Manchester United e che “è il torneo più competitivo con giocatori top”, poi la Liga che sarà sempre seguitissima per la presenza di Leo Messi. A questi si aggiunge appunto l’Italia, che “in questo momento è diventato uno dei campionati più importanti”. E, anche per questo motivo, l’allenatore portoghese si augura che una delle due squadre citate più sopra possa essere avversaria dei Red Devils nella fase a gironi della Champions League. Per lui sarebbe anche un bel tuffo nel passato, soprattutto se ci fosse l’incrocio con l’Inter.



MOURINHO SU KLUIVERT JR E I MONDIALI

Mourinho ha poi parlato di altri temi legati al calciomercato e alla nostra Serie A, per esempio dell’arrivo di Justin Kluivert: il giovane, figlio di Patrick che ha giocato con il Milan – pur senza brillare – è stato uno dei colpi di calciomercato della Roma e per lo Special One è un ottimo acquisto: “Nel calcio italiano può imparare tanto, sia tatticamente che mentalmente” è il pensiero dell’allenatore, pienamente convinto del fatto che l’esterno olandese abbia fatto la scelta giusta per la sua carriera. Meno soddisfatto di come siano andati i Mondiali: non sono mancati i complimenti alla Francia e a Didier Deschamps per aver vinto il titolo, ma è arrivata la punzecchiatura per come è stato usato il Var in finale: “Il rigore dato alla Francia ha deciso tante cose, di questo mi dispiace: non è stata una decisione che abbia rispettato in pieno il concetto di Var che era stato spiegato inizialmente”. Da cui una riflessione sull’utilizzo del video: “Penso che debba essere usato solo per errori gravi, chiare valutazioni sbagliate da parte degli arbitri”. Il rigore dato ai Bleus invece rientra per lo Special One nell’ambito delle situazioni dubbie: “Credo che averlo fischiato sia un’ingiustizia per una squadra come la Croazia che ha fatto un lavoro assolutamente fantastico”.

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