Vivere per lavoro in Inghilterra, anche se sei un calciatore famoso e soprattutto ben pagato, e avere il figlioletto appena nato in ospedale in Spagna, non deve essere stato facile per David Silvia, campione spagnolo che milita nel Manchester City allenato dal compatriota Guardiola. Un dramma durato ben cinque mesi, senza risposte apparenti, anzi differenti da medico in medico, e che solo adesso sembra rischiararsi. Mateo è infatti nato prematuro di ben 25 settimane lo scorso dicembre e ha avuto una serie di complicazioni tali da essere rimasto ricoverato ben cinque mesi: “Sono stati mesi molto difficili, i mesi più complicati della mia vita. Sono venuto in Spagna a parlare con i medici, davano risposte differenti, io e mia moglie non sapevamo cosa sarebbe successo il giorno dopo” racconta.
NON PUOI CONCENTRARTI AL 100% IN UNA SITUAZIONE COSI’
Ovviamente quando si ha un figlio in queste condizioni che ti tengono in apprensione e obbligano a stargli vicino, quello che ne va di mezzo è il lavoro: “Non puoi concentrarti al 100% nel tuo lavoro quando hai un problema così” dice, aggiungendo che “Quando entri nello spogliatoio guardi il telefono e cominci a chiederti “Che starà succedendo? Starà migliorando? Che succederà?” Ma grazie a Guardiola, il suo coach, ha potuto godere di permessi speciali saltando anche molti allenamenti: “Non c’è niente di più importante della propria famiglia, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per stare vicino a tuo figlio, la tua famiglia e te stesso” gli ha detto. Silva è pieno di gratitudine verso di lui e tutto il Manchester United: “Il Manchester City” ha detto “è un club costruito per vincere ma in quei momenti il manager, lo staff, i proprietari, i miei compagni di squadra e i fan mi hanno fatto capire che un grande club di calcio non pensa solo al calcio”. Silva che ha oggi 32 anni è arrivato al City nel 2010 ed è considerato il più grande calciatore della storia di quel club, anche se nel 2020 il suo contratto finirà e sembra deciso a cambiare team.