Mauro Zarate e la sua famiglia rischiano la vita? L’allarme è scattato dopo le minacce di morte denunciate dalla moglie Natalie Weber e cioè che lascia sconcertati è la motivazione: Zarate e i suoi cari sono stati minacciati dopo il trasferimento del calciatore ex Lazio, Inter e Fiorentina al Boca Juniors, che proprio non è andato giù ai tifosi del Velez Sarsfield. La moglie teme per la propria incolumità e quella dei figli: “Siamo stati minacciati, temo ci uccideranno”. Zarate ha da poco firmato per il Boca Juniors, un trasferimento che ha alzato un polverone attorno a lui, giudicato “traditore” dai tifosi del Velez. Il Velez è l’unica squadra argentina in cui Zarate abbia mai giocato, quella in cui è cresciuto fino al 2007 e dove poi era tornato per una stagione nel 2013-2014 al termine della sua prima esperienza italiana e ancora (sia pure in prestito dal Watford) nei primi mesi del 2018, e più volte aveva detto che non avrebbe mai giocato per altre squadre argentine. Promessa ora effettivamente tradita, ma che ha scatenato reazioni incredibili, a maggior ragione se si considera che Zarate ha passato in patria solamente una stagione e mezza delle ultime 11 della sua carriera.
LA MOGLIE DI ZARATE DENUNCIA LE MINACCE DI MORTE
La moglie di Zarate, Natalie Weber, ha denunciato minacce di morte arrivate a lei e ai suoi bambini: “Uccideranno i miei figli e anche noi – ha dichiarato spaventata -. Abbiamo ricevuto minacce su WhatsApp, Instagram e Twitter, la gente non capisce che questo è solo lavoro”. La paura per la famiglia argentina è poi ulteriormente aumentata quando la scuola frequentata dalla piccola Mia è stata evacuata per il falso annuncio di una bomba. Una situazione divenuta insostenibile e che il calciatore ha provato a spiegare ai microfoni di Tyc Sports: “Non pensavo che questo trasferimento potesse generare tanta rabbia nelle persone, con minacce e insulti – ha detto Mauro Zarate tra le lacrime -. Ora dovremo aspettare un po’ per far calmare le acque e rassicurare mia moglie e i miei figli. Ho preso questa decisione solo per motivazioni di natura sportiva e non economica, altrimenti sarei rimasto in spiaggia a Dubai. Ho accettato la sfida di giocare per il Boca e godermi gli ultimi anni della mia carriera. So che non ho mantenuto la parola data e la cosa mi fa soffrire, ma fa male che venga dimenticato quanto di buono ho fatto”. L’aspetto più incredibile è che pure da parte della sua famiglia Mauro Zarate è stato duramente attaccato, ad esempio il fratello Rolando Zarate ha scritto su Twitter: “Abbiamo interrotto i rapporti, per noi Mauro non esiste più”. Davanti però alle minacce di morte, persino ai figli, speriamo che tutti abbassino i toni di una polemica a dir poco esagerata.