Neymar è chiamato a trascinare il Brasile questa sera nel quarto di finale dei Mondiali 2018 contro il Belgio dove sarà proprio lui l’uomo più atteso dei verdeoro. Sappiamo da qualche minuto che la vincente di Brasile Belgio dovrà sfidare in semifinale la Francia e di conseguenza per Neymar c’è pure la prospettiva di un affascinante incrocio con la nazione che lo ha visto protagonista nell’ultima stagione con il Paris Saint Germain. Possiamo definirlo un rapporto di amore odio quello tra Neymar e la Francia: sicuramente l’approdo di O Ney al Psg ha dato grande risalto all’intera Ligue 1, ma ha anche aumentato la differenza tra i parigini e tutte le loro rivali, inoltre persino gli stessi tifosi del Psg non riescono ancora ad amare Neymar fino in fondo, forse perché il brasiliano sembra vivere Parigi solo come una tappa di passaggio verso lidi più prestigiosi (Real Madrid?). Insomma, battere il Belgio questa sera per regalare a sé stesso e a tutto il Brasile la grande sfida contro la Francia: la missione di Neymar per questa sera è chiara. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



LA DIFESA DI RONALDO

Neymar, stella del Brasile, è al centro di molte polemiche per il suo atteggiamento in campo e per le sue simulazioni. La difesa arriva però da chi del Brasile ha fatto la storia, cioè Ronaldo. Il Fenomeno nei giorni scorsi ha parlato alla Gazzetta dello Sport difendendo a spada tratta O Ney: “Ma quali simulazioni! Il bello del calcio è che ognuno può avere la sua interpretazione dei fatti. Io la vedo diversamente. Neymar è un grande giocatore che usa la sua mobilità e la sua intelligenza per difendersi da tutte le entrate pericolose che subisce. Mi ricorda quello che subivo anch’io. Le critiche sono stupide: scrivono storie su di lui, ma su Internet c’è gente molto creativa. Gli arbitri dovrebbero difenderlo di più da questo gioco violento”. Adesso arrivano le partite più importanti, quelle che fanno la storia: Neymar ha l’occasione per entrare nel cuore di tutti i brasiliani e far dimenticare queste polemiche. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



NEYMAR VERSO BRASILE BELGIO

Ancora una volta Neymar si prepara ai Mondiali 2018: il suo Brasile gioca i quarti di finale contro il Belgio, inizio del match alle ore 20:00 (italiane) di venerdì 6 luglio. Siamo alla Kazan Arena: curiosamente si tratta dello stadio in cui il suo compagno nel Psg, Kylian Mbappé – anche lui in campo oggi – ha realizzato la doppietta che ha permesso alla Francia di eliminare l’Argentina, confermando la sua fama di fenomeno in erba ma già pronto a prendersi il mondo. Per Neymar, fino a questo momento i gol ai Mondiali sono due che lo portano a un totale di 6, contando anche quelli realizzati quattro anni fa; diciamo che O’Ney forse non si è ancora del tutto rivelato, perchè le sue prestazioni non sono state stratosferiche e le reti sono arrivate in maniera fin troppo semplice per lui. Entrambe con tocchi a porta vuota, sia contro la Costa Rica (assist di Douglas Costa) che contro il Messico, quando però ha avuto il merito di avviare l’azione attirando su di sè la difesa e poi di lanciarsi sul cross basso di Willian e sbloccare una partita che si stava facendo complicata. Adesso Neymar vuole fare il passo in più: tutto il Brasile si affida innanzitutto a lui per tornare a vincere la Coppa del Mondo e vendicare l’onta casalinga del 2014, una ferita ovviamente ancora aperta in tutti i tifosi.

NEYMAR, IL BRASILE E IL RICORDO DEL 2014

Già, il 2014: Neymar ci era arrivato dopo un anno nel Barcellona ed era già considerato il nuovo fenomeno in grado di trascinare il Brasile ai titolo mondiale. Nel primo turno il numero 10 non aveva tradito: doppiette contro Croazia e Camerun e Seleçao agilmente agli ottavi. Che erano stati superati solo ai rigori contro un Cile che aveva sfiorato il colpo grosso; nei quarti il Brasile aveva poi battuto la Colombia con le reti di Thiago Silva e David Luiz, ma a due minuti dal termine Neymar aveva subito un brutto fallo da Juan Camilo Zuniga: aveva dovuto abbandonare il campo e purtroppo il responso era stato di Mondiale finito. Senza la loro stella, i verdeoro erano affondati: non c’è bisogno di ricordare il clamoroso 1-7 contro la Germania, la sconfitta più larga nella storia della nazionale sudamericana, e il quarto posto finale.

Un anno più tardi Neymar si sarebbe rifatto vincendo tutto con il Barcellona – con tanto di gol nella finale di Champions League – ma il popolo brasiliano sta ancora aspettando una rivincita dal 2014 e la grande speranza è che possa arrivare in questa edizione dei Mondiali. Ovviamente, puntando forte su Neymar.