Al termine di Real Madrid Atletico Madrid, esordio di certo non esaltante per Julen Lopetegui sulla panchina del Real Madrid in occasione della Supercoppa Europea 2018, il nuovo tecnico dei campioni d’Europa ha dovuto analizzare una sconfitta che Lopetegui ha commentato così: “Molte volte non è un problema fisico, è un tema che riguarda più il gioco – si può leggere su Marca -. Abbiamo preso decisioni rischiose, dovremo imparare dagli errori per migliorare. In una finale ci sono molti dettagli, a volte vanno a favore e talvolta contro. Non bisogna guardare gli errori dell’uno o dell’altro, ma bisogna imparare da questi. L’Atletico ha punito i nostri errori e ci ha sconfitti meritatamente. All’inizio dei tempi supplementari eravamo stati molto bravi, ma con il 3-2 abbiamo perso l’ordine. Il terzo gol ci ha fatto molti danni, soprattutto a livello emotivo. Ci ha fatto perdere l’ordine e cercare disperatamente il pareggio, un qualcosa che non è arrivato. Ciò che provo dopo questa sconfitta è frustrazione. Dobbiamo rialzarci al più presto, perché la Liga inizierà domenica e vogliamo iniziare bene per essere competitivi fin dalla prima giornata. Siamo contenti del lavoro di Bale, migliorerà le sue prestazioni nelle prossime partite“. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
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VIDEO SUPERCOPPA EUROPEA
Lo scorso 26 maggio, allo stadio olimpico di Kiev, Sergio Ramos alzava al cielo la Coppa dalle grandi orecchie: per il terzo anno di fila il Real Madrid dettava legge in Champions League, anche grazie alle papere di Karius che hanno indubbiamente spianato la strada ai blancos. A distanza di poco meno di tre mesi, le merengues si sono presentate a Tallinn per contendere la Supercoppa europea ai cugini dell’Atletico senza Cristiano Ronaldo (che proverà a regalare il triplete alla Juventus) e con Julen Lopetegui in panchina al posto di Zinedine Zidane, che per i giocatori del Real era ben più di un allenatore. Ok che siamo al 15 agosto e i valori di forza in questo periodo dell’anno, con alcuni giocatori provenienti dal mondiale che hanno ripreso da poco gli allenamenti, sono un po’ sballati, ma l’impressione è che questa sarà una stagione di transizione per questo nuovo Real che ora dovrà cercare di dare il via a un nuovo ciclo facendo dimenticare ai suoi tifosi il fuoriclasse portoghese, un’impresa non certo agevole. Soprattutto considerando il verdetto emesso dal Lillekula Stadium dove si è consumata la 44^ edizione della sfida che mette di fronte i detentori della Champions e dell’Europa League: 4 a 2 in favore dei colchoneros che arricchiscono la loro bacheca con l’ennesimo trofeo della lunga gestione Simeone.
CRONACA DEL MATCH
La serata comincia nel migliore dei modi per i colchoneros: pronti via e Diego Costa manda ai pazzi Varane e Sergio Ramos che non riescono a contrastarlo, l’ex-attaccante del Chelsea trafigge Navas gelando gli avversari. Nonostante la partenza ad handicap i blancos reagiscono da grandi campioni quali sono alzando il baricentro e occupando stabilmente la metà campo avversaria e dopo una serie di tentativi pareggiano i conti con l’incornata vincente di Benzema che su assist di Bale non lascia scampo a Oblak, 1-1 e palla al centro. Il nuovo equilibrio dura fino al 62′ quando Juanfran nel tentativo di anticipare Bale sugli sviluppi di un calcio d’angolo tocca il pallone con il braccio alto dentro l’area di rigore, l’arbitro Marciniak vede tutto e indica prontamente il dischetto. Dagli undici metri Sergio Ramos non sbaglia e trasforma il penalty in maniera glaciale, Real avanti. Sembra fatta per gli uomini di Lopetegui ma ci vuole ben altro per domare la compagine di Burgos (che ha sostituito Simeone che sconta ancora la squalifica ricevuta nell’ultima Europa League) che a dieci minuti dal novantesimo riacciuffa i supplementari: Marcelo tiene in campo il pallone anziché farlo scivolare in fallo laterale, un errore madornale da parte del terzino brasiliano che agevola il compito a Juanfran, Diego Costa si fa trovare prontissimo al centro dell’area e l’attaccante spagnolo realizza la sua doppietta personale con la porta praticamente spalancata. Nel recupero, a tempo praticamente scaduto, il Real in contropiede potrebbe piazzare il colpo del KO ma Marcelo, tutto solo davanti ad Oblak, ne combina un’altra delle sue optando per un improbabile tentativo di rovesciata che si trasforma in una figuraccia in mondovisione. Nell’extra-time le merengues cedono di schianto, l’Atletico rifila ai cugini un micidiale uno-due con la perla di Saul Niguez e il poker di Koke che finalizza un contropiede da manuale. Al triplice fischio, una volta tanto, sono i blancos a piangere e gli avversari a gioire, uno scenario a cui non eravamo più abituati.
IL TABELLINO
REAL MADRID-ATLETICO MADRID 2-4 DTS (1-1)
REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Kroos (102′ Borja Mayoral), Casemiro (76′ Ceballos), Isco (83′ Lucas Vazquez); Bale, Benzema, Asensio (57′ Modric). All. Julen Lopetegui.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Lucas Hernandez; Lemar (90′ Lemar), Rodri (71′ Vitolo), Saul Niguez, Koke; Diego Costa (109′ Giménez), Griezmann (57′ Correa). All. Diego Simeone.
ARBITRO: Szymon Marciniak (POL).
AMMONITI: Asensio (R), Marcelo (R), Correa (A), Diego Costa (A), Ceballos (R), Modric (R), Vitolo (A), Sergio Ramos (R).
RECUPERO: 1′ pt e 3′ st regolamentari, 2′ pt e 1′ st supplementari.
MARCATORI: 1′ e 79′ Diego Costa (A), 27′ Benzema (R), 63′ rig. Ramos (R), 98′ Saul Niguez (A), 104′ Koke (A).