Sono in corso degli accertamenti in merito al volantino contro mogli e fidanzate redatto dalla Curva nord e ormai diventato virale sui social network dopo la trasmissione alla fine di Lazio–Napoli. Parole importanti che hanno fatto muovere le autorità, secondo Ansa pare infatti che si sta lavorando con atti di controllo sulle telecamere a circuito chiuso per capire quali sono i profili di responsabilità in questo caso. La firma del comunicato è stata del Direttivo Diabolik Punto che porteranno a inevitabili ripercussioni. In un momento delicato come questo che purtroppo vede sempre più spesso donne vittime di femminicidio non è il caso assolutamente di escluderle in questo modo da un mondo dove negli ultimi decenni sono diventate a volte addirittura superiori agli stessi uomini. Ilaria D’Amico, Giorgia Rossi, Eleonora Boi, Diletta Leotta e Federica Lodi sono solo alcune delle splendide giornaliste che non meritano assolutamente, come non lo meritano tutte le altre donne, atteggiamenti del genere. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL VOLANTINO SHOCK
Ora neppure gli stadi sono luoghi per “donne”, o almeno questo è la mossa di alcuni ultrà della Lazio, che sotto il nome di “Direttivo Diabolik Pluto” hanno diffuso ieri sera un volantino sui seggiolini delle prime file della Curva Nord allo stadio l’Olimpico di Roma. L’occasione è il primo match del Campionato della Serie A: si gioca Lazio-Napoli e la formazione di Inzaghi esce sconfitta dal campo con il risultato di 1-2. Il risultato negativo però non è l’unica nota stonata ieri sera, anzi di fronte a tale ennesimo episodio di sessismo e becero maschilismo, quanto apparso sul tabellone passa in secondo piano, almeno sulla cronaca di oggi. Niente donne nelle prime 9 file della Curva nord: è questa l’imposizione degli ultrà biancocelesti, che rivendicano una certa “sacralità della curva” dove “mogli e fidanzate” sarebbero solo un disturbo e una distrazione, portata da qualcuno per cui ”la partita è alternativa alla spensierata e romantica giornata a Villa Borghese”. Per chi vive il calcio non come uno sport per cui tifare ma lo stadio come “una linea trincerata”, il genere femminile è un problema: si può andare in guerra a difendere il proprio paese ma guai a sedersi in prima fila in curva. Dopo tutto la curva è spazio solo per veri uomini duri, mica donnette in gita: un “machismo” che è davvero ingiustificabile e irragionevole.
GLI AUTORI E L’ENNESIMA OMBRA SCURA SUL TIFOSI LAZIALI
Non è però semplice capire però chi si sta nascondendo dietro al nome di “Direttivo Diabolik Pluto”, di certo non uno dei gruppi Ultrà laziali dei più noti. Alcuni indizi però ci sono utili e di certo le autorità non ci metteranno molto a scovare questi personaggi. Diabolik è il soprannome ben noto di Fabrizio Piscitelli, leader degli Irriducibili della Lazio, gruppo di cui fa parte anche il secondo autore Pluto, almeno secondo quanto riporta oggi il Messaggero. Piscitelli di certo è poi nome ben noto anche alla cronaca, visti i suoi guai con la polizia e la Guarda di finanza negli ultimi anni, le numerose condanne oltre che per il ben noto e triste caso degli adesivi di Anna Frank, occorso nell’ottobre scorso. Insomma un nuova ennesima ombra si è sparsa sulla Curva Nord: come purtroppo accade troppo spesso, un luogo di sport e unione si macchia dell’ennesimo peccato. Per chi, come si legge, vuole difendere la “sacralità” del luogo, il divieto di far entrare le donne dovrebbe essere proprio il nemico contro cui combattere.
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