Indagando nelle possibilità di qualificazione per l’Atalanta al prossimo turno dei preliminari di Europa League, andiamo adesso a ricordare quali erano stati i risultati dei nerazzurri fuori casa nella scorsa stagione europea. Il 28 settembre ci fu il bel pareggio per 1-1 a Lione con i gol di Traoré e del Papu Gomez, stesso risultato il 2 novembre in casa dell’Apollon Limassol con le reti di Ilicic su rigore e di Zelaya per i padroni di casa ciprioti: vero che oggi l’1-1 non basterebbe, ma sono precedenti comunque incoraggianti. Il culmine però fu toccato naturalmente il 23 novembre al Goodison Park di Liverpool, quando l’Atalanta travolse per 1-5 l’Everton già battuto 3-0 in Italia: i gol nerazzurri arrivarono grazie alle doppiette di Cristante e di Cornelius e alla rete di Gosens, solo per l’onore il gol di Ramirez per i padroni di casa. Infine, la sconfitta a Dortmund contro il Borussia del 15 febbraio per 3-2, con il gol di Schurrle e le doppiette di Ilicic e Batshuayi. Nonostante la sconfitta, anche questo è un bel ricordo: quell’Atalanta non deve certo avere paura del Sarajevo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DUE BUONI AUSPICI
L’Atalanta riparte dal 2-2 dell’andata per conquistare la qualificazione al prossimo turno di Europa League. Volgendoci al passato più recente, cioè alla scorsa stagione, possiamo ricordare con piacere che ci sono ben due precedenti positivi di squadre italiane che sono partite dal 2-2 all’andata e poi entrambe hanno ottenuto la qualificazione. Una è stata la Juventus, che negli ottavi di Champions League pareggiò la prima partita per 2-2 allo Stadium il 13 febbraio contro il Tottenham, tra l’altro sprecando un doppio vantaggio (Atalanta, ti ricorda qualcosa?) firmato dalla doppietta di Higuain a causa dei successivi gol di Kane ed Eriksen. Al ritorno a Londra il 7 marzo era stato proprio il Tottenham a passare in vantaggio con il gol di Son, ma nella ripresa le reti di Higuain e Dybala diedero ai bianconeri vittoria e qualificazione. Il giorno seguente, 8 marzo, per la Lazio era in programma l’andata degli ottavi di Europa League contro la Dinamo Kiev: pareggio per 2-2 all’Olimpico, in rete Immobile e Felipe Anderson ma anche Tsygankov e Junior Moraes per gli ucraini. Sette giorni dopo a Kiev ecco però la vittoria per 0-2 dei biancocelesti, in trionfo grazie ai gol di Lucas Leiva e De Vrij. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
I RISULTATI UTILI
La situazione dell’Atalanta nel secondo turno preliminare di Europa League non è delle migliori dopo il pareggio per 2-2 ottenuto all’andata in casa (a Reggio Emilia) contro i bosniaci del Sarajevo. Tuttavia l’impresa non è certamente impossibile, andiamo dunque adesso a vedere che cosa dovrà fare questa sera a Sarajevo l’Atalanta per ottenere la qualificazione al successivo turno di questo lungo cammino estivo per arrivare alla fase a gironi di Europa League a settembre. Partendo da un pareggio casalingo per 2-2, è evidente che l’Atalanta per qualificarsi dovrà vincere con qualsiasi punteggio oppure pareggiare ma con punteggi ricchissimi di gol, dal 3-3 in su; in caso di un nuovo 2-2 naturalmente la partita proseguirà con la disputa dei tempi supplementari e poi eventualmente con i calci di rigore, mentre un pareggio per 0-0 oppure per 1-1 significherebbe l’immediata eliminazione della Dea, eliminazione che ovviamente arriverebbe anche in caso di sconfitta.
UN RICORDO POSITIVO
La situazione non è delle migliori, ma va pure detto che nel calcio estivo le gerarchie sono più fragili e tutto può essere possibile. Ad esempio, una settimana fa l’Atalanta aveva dimostrato una certa superiorità nel primo tempo, ma poi non ha retto alla distanza perché la condizione fisica in questo periodo è certamente un punto a vantaggio dei bosniaci. Se però la settimana di lavoro in più sulle gambe aiuterà gli uomini di Gian Piero Gasperini, ecco che eliminare il Sarajevo non sarà impresa impossibile, pur con l’handicap di giocare il ritorno in trasferta e sappiamo che ciò nei Balcani significa sempre dover fare i conti con un pubblico molto caldo. Un precedente che dà fiducia riguarda la Juventus nei preliminari di Champions League 2004-2005: all’andata i bianconeri furono bloccati in casa proprio sul 2-2 dagli svedesi del Djurgarden, avversari certamente non irresistibili, che infatti furono poi travolti 1-4 al ritorno in Svezia. Due avvertenze: allora c’erano due settimane fra andata e ritorno, inoltre Solna non è Sarajevo. Tuttavia, il ricordo ci permette di dire che l’impresa è certamente possibile.