E’ ormai rottura totale tra Aurelio De Laurentiis e il sindaco della città, Luigi De Magistris: lo riporta Il Mattino, che dà ampio risalto allo scontro che avanza ormai da tempo. Il primo cittadino ha appena comunicato che, per la prima volta dopo sette anni, non saranno disponibili i biglietti omaggi per i consiglieri comunali, in occasione di Napoli-Milan: decisione ufficiale, presa dopo un colloquio con il capo di gabinetto Auricchio. Di fatto si è dunque arrivati allo scontro, ma l’origine è ancora una volta la querelle sullo stadio San Paolo: una polemica che ormai procede da tempo, con tante tappe ma una storia fatta di tensione tra le due parti, qualche riappacificazione e quant’altro. Di fatto si è passati a tante modifiche nel progetto: quattro anni fa si parlava di un San Paolo rifatto, il sindaco solo l’anno prima aveva minacciato di costruire un nuovo impianto a Caserta, ancora nel 2015 l’idea di avere uno stadio di proprietà pareva essere naufragata, di fronte alla necessità di ristrutturare e alla bocciatura di un progetto da 45000 posti da parte del Comune. Negli ultimi anni De Laurentiis aveva parlato male del San Paolo e della sua visibilità, aprendo nuovamente al progetto di un nuovo stadio; a Palazzo San Giacomo però tutte le proposte messe sul tavolo sono state bocciate da De Magistriis.



LA CONVENZIONE PER IL SAN PAOLO

Tutto questo mentre per utilizzare il San Paolo, la cui proprietà è del comune di Napoli, la società di volta in volta doveva e deve negoziare una convenzione con l’amministrazione, e dunque con De Magistriis. Qui si arriva ai giorni attuali: le indiscrezioni – riportate anche dal Corriere del Mezzogiorno – riferiscono che un accordo sia già sul tavolo, ma che la firma non sia ancora arrivata. A cosa porta tutto questo? Semplice: al fatto che per il momento il Napoli non abbia ancora stilato un’intesa con il comune per poter fisicamente entrare al San Paolo e giocarvi le sue partite. Dunque, di volta in volta la società dovrà pagare l’affitto dell’impianto, ma questo porta inevitabilmente a dover andare incontro a costi maggiori, visto che oltre al canone fisso ci sarà un 10% che per ogni gara dovrà essere versato nelle casse comunali. In più c’è il fatto che il San Paolo è in ristrutturazione; il certificato di agibilità è finalmente arrivato, ma tra un anno ci sono le Universiadi e per questa stagione il Napoli dovrà stringere i denti, sperando di trovare alla fine un accordo con De Magistris.

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