C’è una squadra nerazzurra in testa alla classifica del campionato di Serie A 2018-19 dopo la prima giornata, ma non è l’Inter, bensì l’Atalanta che nel primo monday night della stagione ha travolto il Frosinone per 4 a 0: protagonista assoluto della serata Papu Gomez che quest’estate sembrava dovesse partire da un momento all’altro, invece è rimasto e l’attaccante argentino ha lasciato il segno con due gol e due assist, in pratica su ogni gol degli orobici c’è il suo zampino. Non poteva cominciare meglio la stagione per il numero 10 di Gasperini, capocannoniere a quota 2 reti: nessuno ha segnato quanto lui nei giorni scorsi, e dire che lo scorso anno uno dei suoi punti deboli era la mancanza di precisione sotto porta.
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Ovviamente sarebbe ingiusto dire che la compagine bergamasca abbia vinto solo grazie a lui: Pasalic non ha fatto rimpiangere Ilicic (ancora ricoverato in ospedale per un’infezione, i compagni gli hanno dedicato la vittoria) ed è anche andato a segno così come Hateboer che a inizio ripresa ha firmato la rete del raddoppio che in pratica ha messo la partita in ghiaccio smorzando le velleità di rimonta degli avversari. Ritorno in Serie A amaro per i ciociari che sullo 0-0 hanno scheggiato il palo con Ciano: a 28 anni fa il suo esordio nella massima categoria ed è stato di gran lunga il migliore dei suoi, andando vicino al bersaglio anche prima dell’intervallo su calcio di punizione, con il pallone terminato di pochissimo a lato. Il numero 28 rappresenta l’unica nota positiva della serata per Moreno Longo, che se non altro si sarà reso conto che tra la Serie B e la Serie A c’è una differenza abissale e che per restare nel gotha del calcio italiano servirà uno sforzo straordinario e soprattutto rimanere in partita per novanta minuti. Cosa che i canarini non hanno fatto, soprattutto dopo lo 0-2 gli ospiti si sono lasciati andare perdendo tantissimi palloni (37 per la precisione, un dato preoccupante considerando che il Frosinone vanta un misero 39% di possesso palla) e spianando la strada ai micidiali contropiedi della Dea che ha potuto così dilagare e calare il poker approfittando degli enormi spazi concessi ai giocatori di Gasperini. Che già ai preliminari di Europa League hanno dimostrato di aver raggiunto un’ottima condizione di forma, la sfida più importante e difficile sarà mantenersi su questi livelli nei mesi successivi, cosa che non aveva saputo fare il Milan un anno fa: i rossoneri, che cominciarono la stagione a fine luglio, già a ottobre andarono incontro a una grave crisi di risultati e rendimento che poi costò il posto in panchina a Vincenzo Montella. Già lunedì prossimo, all’Olimpico contro la Roma, l’Atalanta avrà pane per i suoi denti, un banco di prova significativo per capire se gli orobici possono rientrare nel lotto delle big o quantomeno mantenersi a ridosso delle fantastiche cinque.
LE DICHIARAZIONI
Il migliore in campo per distacco, Papu Gomez ha fatto la differenza e al termine del match non si è sottratto ai microfoni per un paio di battute a caldo: “Ci mancava giocare a Bergamo, il sostegno dei tifosi ci ha dato ancora più forza. Negli ultimi anni abbiamo sempre perso alla prima giornata, è bello aver invertito la tendenza. I 50 gol in Serie A sono un traguardo importante, ora posso concentrarmi sugli obiettivi della squadra, contro il Copenaghen si giochiamo una fetta importante di stagione anche se siamo soltanto ad agosto, vogliamo tornare in Europa League e fare meglio di un anno fa. L’Atalanta è una bella squadra, sono contento di essere rimasto qui, i movimenti di mercato non ci hanno indebolito. La fascia di capitano? Quella della Lega era troppo grande, non riuscivo a indossarla…”
Le parole di Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel post-gara: “Un inizio di stagione oltre le più rosee aspettative, nonostante i tanti impegni stiamo facendo molto bene, ci aspettano due giovedì tosti perché incontriamo la più forte squadra danese che negli ultimi anni ha sempre disputato i preliminari di Champions e quindi ha più esperienza di noi in campo internazionale. Siamo molto motivati e cercheremo di fare del nostro meglio per qualificarci ai gironi di Europa League per il secondo anno di fila. Papu Gomez è il nostro Cristiano Ronaldo, poi quest’anno è partito alla grandissima, lavorando duramente sin dal primo giorno di ritiro, rispetto alla scorsa stagione è molto più reattivo e cinico sotto porta. A mercato chiuso direi che è inutile parlare, penso solamente a preparare nel migliore dei modi le prossime partite”.
Il commento di Moreno Longo, tecnico del Frosinone, che nonostante lo 0-4 non si strappa i capelli: “Rispetto alla scorsa stagione ci sono sedici calciatori nuovi, la formazione è cambiata di sette undicesimi e la maggior parte dei nuovi acquisti sono arrivati negli ultimi giorni. I play-off che si sono conclusi a metà giugno non hanno dato molto tempo alla società per muoversi sul mercato con oculatezza, inoltre abbiamo incontrato una squadra già rodata che rispetto alle altre ha già quattro partite ufficiali sulle spalle. Non facciamone un dramma, dobbiamo solamente lavorare a testa bassa, il nostro è un gruppo completamente nuovo e per farlo diventare una squadra occorrono tantissimi allenamenti e parecchia pazienza. Il campionato per noi comincerà dopo la sosta, a metà settembre sicuramente saremo in una condizione migliore di adesso. Dobbiamo imparare a tenere i ritmi degli avversari e a rimanere in partita fino al triplice fischio”.
IL TABELLINO
ATALANTA-FROSINONE 4-0 (1-0)
ATALANTA (4-3-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (75′ Castagne); Pasalic (81′ Pessina); Barrow (55′ Zapata), Papu Gomez. All. Gian Piero Gasperini.
FROSINONE (3-5-2): Sportiello; Goldaniga, Salamon, Krajnc; Zampano, Chibsah, Maiello (62′ Soddimo), Hallfredsson, Molinaro; Ciano (82′ Pinamonti), Perica (82′ Matarese). All. Moreno Longo.
ARBITRO: Marco Piccinini.
AMMONITI: Perica (F), Goldaniga (F).
RECUPERO: 2′ pt e 3′ st.
MARCATORI: 14′ e 90’+2′ Papu Gomez (A), 48′ Hateboer (A), 61′ Pasalic (A).