Carlo Pellegatti, noto giornalista di fede Milan, ha dato l’addio alle telecronache dopo 35 anni. Colleghi e amici lo stanno omaggiando sui social network, un tributo meritato per uno dei giornalisti più amati da tutti i calciofili. Ecco le parole di Cristiano Ruiu su Facebook: “Come direbbe lui, il numero “UNISSIMO”. Grande giornalista, grande milanista e grande amico. Senza le sue telecronache questi stupendi 35 anni rossoneri non sarebbero stati la stessa cosa. Inimitabile vecchio cuore”. Queste, invece, le parole del collega di Telelombardia Michael Cuomo: “Idolo quando eravamo bambini, esempio e unico compagno di avventure nel nostro percorso. I suoi racconti, gli aneddoti e la sua passione ci hanno trascinato giornalisticamente nel “suo” mondo Milan. grazie Pelle, grazie vecchio cuore!”. Infine, segnaliamo l’omaggio di Matteo Vismara: “Sono cresciuto con le radiocronache di Carlo #Pellegatti su Radio Milan Inter, quando mio padre mi mandava a letto la domenica sera e io nascondevo la radiolina sotto il cuscino, poi le sue telecronache. Un esempio di “telecronaca del tifoso” leggera e colta insieme. Grazie Carlo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



HA RACCONTATO I GRANDI SUCCESSI ROSSONERI

Carlo Pellegatti è stato sicuramente tra i capostipiti delle telecronache “tifose” che hanno preso sempre più piede negli ultimi venti anni di televisione, anche grazie a Mediaset Premium che ha dedicato un secondo canale audio alle big del campionato italiano. Memorabili le sue esultanze nei momenti di gloria del club rossonero, impossibile non citare la doppietta di Pippo Inzaghi nella finale di Champions League 2007 tra Milan e Liverpool, quando il Diavolo si prese la rivincita sui Reds a due anni di distanza dalla grande beffa di Istanbul. Il disimpegno della pay-tv del gruppo di Cologno Monzese, che non ha rinnovato i diritti per trasmettere le partite di Serie A, ha di fatto appiedato (oltre a Carlo Zampa, storica voce della Roma) Pellegatti che lascia un vuoto che non sarà facilmente colmabile se non dalle nuove generazioni che dovranno fare tesoro dei suoi insegnamenti e soprattutto della sua esperienza. (agg. di Fabio Belli)



PICCININI: “COMPAGNO DI MILLE TRASFERTE”

Sandro Piccinini è tra i primi ad aver salutato Carlo Pellegatti che lascia il ruolo di telecronista dopo 35 anni di onorato servizio. L’altra voce di Mediaset ha parlato su Twitter, sottolineando in maniera commossa: “Un pensiero e un abbraccio forte al mio amico e compagno di mille trasferte indimenticabili Carlo Pellegatti. Il suo entusiasmo per me è stato sempre contagioso, ne consiglio la frequentazione ai giovani colleghi”, clicca qui per il tweet e per i commenti dei follower. Le parole di Sandro Piccinini, altra colonna del giornalismo sportivo italiano, ci fanno capire come proprio Carlo Pellegatti sia uno dei più apprezzati in questo mondo e come sia per tutti un grave colpo pensare che da domani questi smetterà di fare quanto ha portato avanti con emozione e convinzione per una vita. Per Carlo Pellegatti ora arriva però il momento di passare dall’altra parte e diventare il primo tifoso proprio di quel Milan che ha raccontato per anni a tutti. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA FINE DI UNA GRANDE STORIA D’AMORE

“Ora linea a Carlo Pellegatti da Milanello”. Chi in questi ultimi 35 anni non ha sentito almeno una volta questa frase alzi la mano, perché Carlo Pellegatti è stato un volto costante e presente in tutte le case pallonare d’Italia. Il giornalista ha rappresentato un modo di fare questo mestiere in maniera corretta, pulita, sempre pronta a prendersi la responsabilità di quanto detto. Da Milanello ha raccontato il Milan con dettagli e approfondimenti, fino a poi scendere in campo con i ragazzi per raccontare le loro gesta come solo lui ha saputo fare. Tanti sono stati i soprannomi dati ai talenti rossoneri. Nel giorno in cui passa il testimone a un altro collega e decide di andare in pensione Carlo Pellegatti ci lascia anche le sue ultime perle, ufficializzando i soprannomi della nuova stagione. E’ così che Gonzalo Higuain da Pipita diventerà “Il Titano”, mentre Caldara sarà “Demone”. Per Bakayoko ha scelto “Molosso”, mentre per Pepe Reina “Semaforo rosso”. Sono interessanti anche quelli dei calciatori arrivati in punta di piedi da “falce dentata” Strinic, a “El lustroso” Castillejo, fino a “Coriandolo” Halilovic e “Vampata di calore” Laxalt.

UNA CARRIERA DA RICORDARE

Carlo Pellegatti ha dimostrato grande integrità professionale e anche quando ci sono stati dei rari scivoloni è sempre stato in grado di rimediare con intelligenza e soprattutto maturità. Saluta con un post su Instagram in cui vuole inquadrare San Siro in uno dei tanti momenti prepartita e sottolinea dopo aver dato i soprannomi ai nuovi acquisti: “Non li urlerò io però dal microfono. Le mie telecronache sono finite. Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito con grande affetto da Radio Panda a Premium Sport in questi indimenticabili 35 anni e sempre Forza Milan”. Un saluto che commuove non solo i tifosi rossoneri ma tutto il calcio italiano che vedeva in Carlo Pellegatti l’immagine di un giornalista serio e preparato, ma soprattutto pronto sempre a raccontare le cose come stavano, nonostante la sempre dichiarata fede milanista. Con la sua decisione di andare in pensione se ne va uno spicchio importante della storia del giornalismo sportivo italiano.