Il Milan è da scudetto? Secondo Arrigo Sacchi sì. L’allenatore romagnolo, fautore dello straordinario ciclo che alla fine degli anni Ottanta ha portato il Milan a vincere tricolore e bis in Coppa dei Campioni, rendendolo una potenza del calcio mondiale dopo anni difficili, è convinto che la sua ex squadra abbia tutto per giocarsela con la Juventus. “Che non è favorita, è strafavorita”: mette subito i puntini sulle I Sacchi, che indica ovviamente nei bianconeri la formazione da battere ma è anche convinto che il Milan possa mettere i bastoni tra le ruote dei campioni d’Italia. Dice che la partita del San Paolo contro il Napoli sarà indicativa per la prestazione, non tanto per il risultato; a motivare la sua dichiarazione sulle pretese rossonere c’è la persona “adorabile” di Gennaro Gattuso. “Un professionista eccezionale, se riuscirà a fare il salto di qualità allora il Milan potrà essere la vera sorpresa del campionato e giocarsela per lo scudetto”. Può sembrare un azzardo ma l’ex allenatore ha le sue bravi ragioni: dalla presenza di giovani come Mattia Caldara e Alessio Romagnoli, che dice di conoscere bene soprattutto per il loro valore umano, alla presenza della garanzia Gonzalo Higuain passando per la solidità di una società che ha riportato la storia, la competenza e il carisma di Paolo Maldini e Leonardo ai vertici. “In cima a tutto c’è sempre il club” afferma, la squadra viene sempre dopo e con essa i giocatori. Momento utile per parlare di Cristiano Ronaldo: secondo Sacchi rende la Juventus ancora più forte ma non aiuta il movimento italiano. “Il calcio è fatto di squadre con qualche momento individuale: CR7 da solo non può vincere, figuriamoci se può aiutare il nostro calcio”.



IL PARERE DI SACCHI SULLA SERIE A

Arrigo Sacchi ha poi parlato a tutto tondo del campionato, definendo “enigma” l’Inter – sconfitta a Reggio Emilia all’esordio – ma dicendo anche di aspettarsi questo inizio traballante; riguardo la Juventus, ha esteso il discorso sulla Champions League e affermato che Ronaldo porterà i bianconeri alla terra promessa soltanto se Massimiliano Allegri sarà più generoso. “La Juventus dovrebbe provare a unire merito, bellezza e vittoria, è così che si vince in Europa”. Un club eccezionale quello piemontese, per Sacchi però non è un caso che la Champions League sia stata vinta solo due volte in oltre 60 anni. Una parola anche per Carlo Ancelotti, di cui approva la scelta di andare al Napoli: secondo lui i partenopei hanno preso il migliore in circolazione, anche se non è affatto detto che il centrocampista del suo ciclo rossonero riuscirà a ripetere quanto fatto da Maurizio Sarri che, secondo Sacchi, mancherà a tutto il calcio italiano. E ancora: Simone Inzaghi è nel gruppo degli incerti (“ha gusto del gioco ma ancora qualche paura”), bene invece Eusebio Di Francesco con la Roma perché la squadra ha qualità e gioca bene in un ambiente non semplice. Gli allenatori preferiti di Sacchi oggi sono 5-6: c’è Marco Giampaolo, c’è anche Roberto De Zerbi che ha dato subito fiducia al Sassuolo come si è ben visto nella vittoria contro l’Inter alla prima giornata. In più Aurelio Andreazzoli, che guida il neopromosso Empoli ed è “una bella sorpresa”; e ovviamente Gian Piero Gasperini, perché i 90 minuti dell’Atalanta contro il Frosinone sono stati “uno spettacolo”.

Leggi anche

Diretta/ Albinoleffe Trento (risultato finale 0-0), finisce senza reti (Serie C, 16 novembre 2024)Diretta/ Sorrento Picerno (risultato 0-0) streaming video tv: si comincia! (Serie C, 16 novembre 2024)