Quinto in gara 2 del Dtm: questo il risultato raggiunto dal leggendario Alex Zanardi. Il cinquantadueenne, in corsa con la BMW grazie a una wild card, ha corso per la prima volta senza le protesti alle gambe e ha sfidato piloti molto più giovani di lui. Controllando però i comandi con le mani, il bolognese ha registrato l’ennesimo record nella sua prima prova assoluta in una delle categorie più competitive al mondo. Intervistato dal Corriere della Sera, Zanna ha parlato di “risultato epico”, evidenziando “un’emozione incredibile” per il risultato ottenuto. Ecco il suo commento, come sempre ironico: “Quando mi hanno comunicato la posizione pensavo fosse uno scherzo. E’ stato lo scherzo più bello di tutto il fine settimana”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

ZANARDI, DTM DI MISANO

“Sono un pantofolaio, ma penso a godermi la vita consapevole che ciò che è passato non torna più”. Queste le parole con cui Alex Zanardi, ripreso da Repubblica Tv, racconta il suo vissuto privato. Il pilota spiega: “Mi sento un privilegiato però sto bene a casa a fare una partita a burraco con mia moglie e magari a bere una birra con gli amici. Sono un uomo che sa godersi il proprio tempo libero anche quello passato sul divano di casa”. Un racconto che ci apre una visione del tutto nuova, ma non troppo, su un pilota che si dimostra uomo normale e con la voglia di godersi i suoi affetti nel tempo libero anche perché da anni chiamato a girare il mondo, senza fermarsi un momento, col suo lavoro. Un professionista serio che sveste per un attimo i panni del pilota per indossare quelli dell’Alex Zanardi che conoscono i suoi amici e i suoi famigliari.

“ECCO COME GUIDO SENZA PROTESI”

Alex Zanardi parla prima di salire sulla sua Bmw M4 DTM a Misano. L’automobile è stata progettata su misura per il pilota che purtroppo nel 2001 ha perso le gambe in seguito a un terribile incidente. L’autovettura non ha pedali e quindi ha totalmente vuoto il vano inferiore dove di solito troviamo acceleratore, freno e frizione. I comandi per la guida sono stati invece posizionati sul volante permettendo quindi ad Alex Zanardi di guidare anche senza protesi ed evitando quelli che sarebbero degli sforzi inutili. E’ così che Alex Zanardi, con la grande semplicità che lo contraddistingue, racconta le sue emozioni quotidiane che si riflettano in maniera inevitabile anche all’interno di quella che è la sua professione che non ha mai abbandonato nemmeno dopo il terribile incidente.