L’Autorità Garante della Concorrenza e dei consumatori ha avviato due istruttorie contro Sky e Perform, società inglese proprietaria di Dazn, per presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori. Secondo l’Antitrust l’emittente satellitare, in merito alla modalità di pubblicizzazione dell’offerta del pacchetto calcio, ha precisato che «potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole», visto che mancavano «adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie». Inoltre, i clienti già abbonati sono stati oggetto di una condotta da parte di Sky che «potrebbe presentare profili di aggressività». C’è stato un «significativo ridimensionamento» del pacchetto per numero delle partite trasmesse, ma la pay-tv avrebbe indotto i clienti a rinnovare l’abbonamento «nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse mutata». E questi clienti non sono stati informati della «possibilità di recedere dal contratto senza penali, costi di disattivazione e senza la restituzione degli sconti fruiti». Sky potrebbe aver violato l’articolo 65 del Codice di Consumo «non avendo acquisito il consenso del consumatore rispetto alla nuova opzione del pacchetto calcio 2018-2019».



Per quanto riguarda invece il gruppo Perform, proprietario di Dazn, è oggetto di attenzione l’enfasi data allo slogan «quando vuoi, dove vuoi», visto che fa intendere al consumatore «di poter utilizzare il servizio ovunque si trovi, omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione». Inoltre, i messaggi pubblicitari indicherebbero la possibilità di fruire di un mese gratuito di offerta del servizio «senza contratto» ma in realtà se ne stipula uno per il quale è previsto il rinnovo automatico, quindi per non farlo bisogna esercitare l’eventuale recesso. In questo caso sarebbero diverse le pratiche commerciali scorrette: l’Antitrust ravvede la possibile violazione degli artt. 21, 24 e 25 del Codice del consumo. Quindi, Dazn potrebbe aver esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori. (agg. di Silvana Palazzo)



DAZN FLOP: PARTONO I PRIMI ESPOSTI, ANCHE SKY NEL MIRINO

Non si placano le proteste contro Dazn, piattaforma pay in live streaming che trasmette in esclusiva tre partite per ogni giornata di campionato di Serie A, oltre alla Serie B. Tantissime le lamentele sui social per i disservizi emersi durante la trasmissione delle partite. E Aidacon Consumatori è diventata il riferimento nella battaglia contro questi problemi. Tantissimi i tifosi napoletani che hanno contattato l’associazione per la scarsa qualità offerta da Dazn in occasione del big match col Milan, ma soprattutto le richieste di aiuto. «Due flop su due è troppo per chi è costretto a pagare il doppio abbonamento», ha dichiarato l’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon, ai microfoni del Mattino. Durante il primo tempo di Napoli-Milan è stato raggiunto un ritardo del segnale tra i 4 e i 5 minuti. Per ora Dazn non replica, in attesa di approfondimenti e valutazioni tecniche. Né ha commentato la vicenda della sparizione della pagina Facebook dopo i tanti messaggi di protesta arrivati sabato sera da Napoli. Ne erano ottomila, poi improvvisamente ridotti a 800.



“VOGLIAMO RISPOSTE DA LEGA E ANTITRUST”

Sono partiti intanto i primi esposti, che vedono coinvolta anche Sky: sarà oggetto di valutazione da parte dell’Antitrust perché «il cliente è stato obbligato a sottoscrivere due abbonamenti a condizioni economiche svantaggiose», senza avere la «facoltà di scegliere un operatore in base al costo o alla qualità del servizio, che sono principi essenziali in un mercato che rispetti la libera concorrenza». La posizione di Sky è anomala secondo Aidacon perché «costringe i tifosi a pagare il pacchetto della serie A allo stesso prezzo della scorsa stagione, fornendo ai propri clienti la visione di un numero inferiore di partite, senza specificare quali gare il tifoso potrà vedere». L’avvocato Carlo Claps, presidente dell’associazione, al Mattino ha spiegato di aver raccolto i vari aspetti del malcontento generale verso Dazn e Sky: «Abbiamo inoltrato gli esposti: Lega e Antitrust dovranno risponderci presto e in modo esaustivo».